di Antonella Grana
Prendo spunto dagli avvenimenti recenti per raccontare di Venezia, la laguna veneta e il turismo sostenibile
Negli ultimi mesi c’è stato un gran parlare – a volte a sproposito – di Venezia, l’acqua alta e la laguna. La portata dell’ultima acqua alta ha reso più che mai evidente come sia in atto un grande e pericoloso cambiamento e che parlare di sostenibilità sia ormai un “atto dovuto e necessario”. Ora, senza volere entrare in cose che non mi competono, voglio tranquillizzare tutti gli amici, specialmente stranieri: no, non c’è il rischio di affogare. A meno che non vi mettiate a nuotare in canale, o vi tuffiate da un ponte, ma questa va sotto il nome di imbecillità. Al limite se vi piace sguazzare a piedi nudi nell’acqua alta potreste incrociare una pantegana e prendervi il “samoro nero” ma per il resto tutto bene, potete continuare a visitare Venezia. Sto scherzando … ma è per sottolinare il comportamento assurdo di certi turisti. Un po’ di rispetto in più non guasterebbe. Mi rendo conto di essere un tantino perfida ma abbiamo tutti – come esseri umani – le nostre colpe verso Venezia e verso il pianeta.
Prendo ancora spunto dall’acqua alta e da tutte le polemiche che ci sono state anche per la raccolta fondi di Mentana poichè a “Venezia sono tutti ricchi”. A parte che non mi risulta sia proprio così comunque, tanto per chiarire, “Venezia è patrimonio dell’umanità” fine della storia. La raccolta fondi è andata a Pellestrina che fa sempre parte di Venezia ma non è certo centro storico. C’è un mondo intero che si trova al di fuori delle mete turistiche conosciute, bellissimo e (quasi…) incontaminato, un ambiente naturale che va valorizzato e visitato, sempre con grande rispetto per preservarlo.
E da qui parto per raccontare un ambiente diverso, con una sua poesia. Un ambiente che per me dà il suo massimo nel periodo invernale quando, con il cielo terso, le montagne abbracciano il mare. Oggi andremo in una piccola parte della laguna veneta che rientra nel parco turistico di Cavallino Treporti
Lio Piccolo
D’inverno c’è poca gente, è un po’ difficile trovare un posto aperto dove mangiare, ma lo scenario è assolutamente eccezionale e ci si può accontentare di un panino. Eccoci perciò andare alla scoperta di Lio Piccolo
“Lio Piccolo, un borgo nella laguna“, recita così il cartello delle informazioni turistiche. In effetti è microscopico. Alcune case, Palazzo Boldù, la Chiesa di Santa Maria della Neve, il Campanile. Pittoresco ma il punto di forza principale è il paesaggio della laguna, il labirinto di canali e la quiete che regna sovrana.
Grazie a questa quiete sono tornati – o forse sono arrivati per la prima volta, non lo so – i fenicotteri rosa. Non si tratta dell’unica specie presente, in tutta l’area è un tripudio di uccelli, abbiamo visto molte garzette e aironi cinerini. I feniocotteri siamo riusciti a vederli solo da lontano, era troppo tardi per tentare di avvicinarsi ormai il sole stava calando. Ci riproveremo
Ed è proprio “in sul calar del sole” che i colori diventano spettacolari. Un gioco di luci e ombre, il rosso del cielo che si riflette sull’acqua, una rete da pesca che è “all’ombra dell’ultimo sole”.
Laguna e sostenibilità
Non vale la pena spostarsi un po’ da Venezia – poi ci si torna non c’è problema – per ammirare anche ciò che la circonda? Venezia senza la laguna non esisterebbe, la laguna è un sistema complesso che va preservato, valorizzato e fatto conoscere. E soprattutto rispettato. L’acqua alta, anzi granda come l’ultima di novembre, è solo uno dei problemi che ha reso visibile al mondo la fragilità di Venezia. Ma ce ne sono anche altri. Solo come esempio l’aumento della temperatura dell’acqua della laguna e il conseguente cambiamento della fauna ittica. Cambiamento climatico, crisi climatica sono argomenti che abbiamo già trattato nel Q11 ma che vale la pena citare di nuovo
Come associazione ci piace far conoscere il nostro territorio – anche con i suoi problemi – e il territorio Italiano in generale. Crediamo in un turismo sostenibile, un turismo lento che si sposta anche a piedi o in bicicletta – e queste zone sono più che adatte – ci aspettiamo (solo) che le persone siano rispettose. Non chiediamo molto. Perciò eccoci qui a passeggiare tra Venezia e la laguna Veneta. Buona passeggiata! Divertitevi, camminate e ascoltate il silenzio
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