di Alessandro Porcu
Il sole irrompe attraverso i vetri delle nostre finestre, come l’amore si trasfonde dalla nostra anima, ed entrambi irradiano di luce e calore gli oggetti, i sentimenti, le persone che incontrano, donando loro salute e benessere. Però, e lo sappiamo bene, il calore può essere eccessivo per la vita , come lo può essere il freddo. Il Pianeta Terra, che poi ha prevalentemente una superficie occupata dalle acque, è molto ben “differenziato” climaticamente, con temperature, calore e freddo, più o meno sfumate od intense, ed è “diviso” in spazi e superfici che “prescrivono” diverse modalità di vivenza, impongono amorevoli adattamenti reciproci tra umanità ed ambienti. In altre parole, il Pianeta Terra è per noi come fosse una vera e propria Democrazia: una democrazia ambientale! I differenti ambienti, come sappiamo, sono stati all’origine delle diversità culturali umane, come poi le culture umane sono state, e lo sono tutt’oggi, determinanti nell’evoluzione o nell’involuzione degli ambienti… Numerose teorie sui fenomeni che presiedono alle trasformazioni ambientali più significative, ci indurrebbero sensazioni vertiginose a doverle “osservare” tutte, analizzarle, studiarle e ristudiarle secondo i molteplici punti di vista, i quali focalizzano fattori principali diversi, scelgono diversi “parametri di controllo”. Come sottolinea Francesco Marino (1) “Noi viviamo in un periodo che, contrariamente a quello che si pensa non è un periodo caratterizzato dalla conoscenza, bensì è caratterizzato da dogmi, cioè ci sono alcune idee, alcuni concetti indiscutibili: questo vuol dire proprio censure e dogmi. Tanto per fare un esempio, un famoso professore universitario australiano è stato costretto praticamente a ritrattare, se avesse voluto continuare a lavorare”, e ciò “per aver pubblicato dei lavori che mettevano in dubbio la responsabilità della CO2”. Potremmo dire che come la “democrazia ambientale” avrebbe bisogno di un “atteggiamento” di rispetto reciproco e di lento adattamento, perchè la Terra consenta all’uomo di non estinguersi in quanto specie e l’uomo alla Terra di non distruggersi come ambiente, così tra sostenitori di teorie diverse dovrebbe esserci il massimo rispetto, affinchè ci possano essere i più profiqui confronti, a tutto vantaggio della migliore vivenza e della soluzione dei problemi della nostra specie e dell’intero Ambiente, del quale facciamo parte. Tale Ambiente è certamente di un ordine superiore a noi umani, in quanto è questo che ci consente primariamente di esistere come siamo. Potrei dunque concludere questo primo ragionamento dicendo che certamente sarebbe ancor più apprezzabile un approccio al problema, considerando la relazione umanità-ambiente, secondo una visione olistica, dalla quale scaturirebbe la definizione di un ordine ancor più elevato, per la quale il tutto sia più importante delle parti. E’ sempre stato così, e voler pensare, credere e rappresentare noi umani come superiori all’ambiente pone necessariamente diversi ordini di problemi, non facilmente rappresentabili in poche righe. Il primo e più importante per noi è il fatto che rischieremmo di superare in modo irreversibile gli ultimi limiti, che consentono -se non valicati- la “conservazione” di quel “particolare” equilibrio tra umanità ed ambiente. Ad oggi detti limiti sono stati studiati ed imposti dogmaticamente da schiere di ricercatori controllati dalle stesse èlite delle oligarchie finanziarie, che hanno sviluppato, orientano e gestiscono, quel sistema produttivo da loro stesse oggi criticato. Allora dovrebbe nascere spontaneo il dubbio, se non la certezza, che le stesse èlite stiano criticando il sistema produttivo (come se loro non avessero mai avuto alcuna responsabilità sui modi della sua attuazione, sia in termini quantitativi, che qualitativi), peraltro infiltrando e manovrando i movimenti ecologisti, proprio per poterne diventare, (agli occhi dei popoli obnubilati dal mainstream mass-mediatico), il soggetto più accreditato (2) a proporre ed attuare la soluzione dei problemi fortemente determinati da loro stesse. Di maggior gravità, se non assoluta inaccettabilità, il fatto che si tratti dei medesimi problemi che le èlite delle oligarchie finanziarie vogliono risolvere trasformando l’umanità e dividendola in due categorie sociali: loro stesse, che continuerebbero a dominare il mondo con l’aiuto della IA, applicata alla robotica produttiva, ed il resto della popolazione trasformata in post-umanità super controllata, ridotta in schiavitù tramite “sistemi cyborg” collegati alla IA stessa.
L’élite sovranista vera (3), quella che ha voluto e saputo perseguire l’obiettivo di assumere tutte le “sovranità”(4), attuando un piano predeterminato ormai palese (5), è proprio quell’ oligarchia finanziaria sovranazionale, composta da quelle famiglie di banchieri che da almeno due secoli insidiano, corrompono ed occupano gli Stati occidentali e non solo, dopo averne “infiltrato”gli apicali di tutte le loro istituzioni, compreso quelli militari, politici e religiosi. L’élite sovranista vera è anche quella componente sociale che ha progettato e commesso, per mano di uomini più o meno consapevoli, se non apertamente loro complici, i più grandi crimini dell’umanità, ed è per questo che ad alcuni viene difficile catalogarla come appartenente al “genere umano”… Per portare a termine i propri piani criminali, fini e strategie politiche, si camuffa di filantropismo, avvalendosi della complicità del sistema mediatico, del quale detiene il controllo, e “muove”, come vere e proprie marionette sia politici “di destra” che “di sinistra”: destre falsamente “populiste” e “sinistre” rappresentanti gli interessi falsamente progressisti ed umanitari. Ne risulta una democrazia falsa, nella quale destra e sinistra rappresentano, occultamente o meno, oggi sempre più apertamente che in passato, esclusivamente o principalmente, gli interessi delle oligarchie finanziarie sovranazionali e sovraniste! I popoli in questo contesto sono rimasti, in gran parte, senza un’autentica rappresentanza, senza sovranità propria vera, e senza democrazia! Come diciamo ormai in tanti, una democrazia vera oggi è tutta da ri/conquistare… Nel momento in cui tale realtà si appalesa, le stesse oligarchie finanziarie giungono alla meta del loro progetto distopico: la decostruzione della società precedente e l’imposizione di un “nuovo”ed inquietante modello di società: una società disumanizzata, depopolata, dipendente da un controllo assoluto.
Qual’è dunque oggi il problema di una società che voglia essere realmente umanistica?
Diciamo che si sta rendendo necessaria ed urgente una nuova produzione culturale, di idee e di proposte da attuare, una rinnovata visione della vita e della società. Ciò perchè una nuova visione generale del nostro orizzonte è un fatto ormai inderogabile, per conquistare una vera democrazia e per correggere i numerosi errori del passato, ma anche perchè l’umanità, diversamente, soccomberebbe alla rapida attuazione ed alla imposizione del piano strategico dell’èlite sovranista vera (6), l’èlite oligarchica. E perchè tale piano lo si sta attuando con le più moderne tattiche di una guerra non convenzionale, la quale ha come fine non solo l’assoggettamento di uno “Stato nemico”, bensì la diffusione veloce di un dominio mondialista e totalitario. Infine, ma non ultimo per importanza, soprattutto perchè tale piano mondialista prevede il criminale passaggio ad una società nella quale l’umanità diventerebbe un’appendice dell’IA (7), in una logica tecnocratica e transumanistica. Ed allora come potremmo procedere in difesa dei diritti umani affinchè una società umanistica possa svilupparsi e migliorarsi? Quali sentimenti dovremmo intercettare, dentro e fuori di noi, per intraprendere la giusta strada verso una meta così importante? Quali se non principalmente quello dell’amore che nasce dalla fiducia in sé e dalla fiducia negli altri e nel futuro? Di una fiducia che non può che riporsi sulle fondamenta di quel sentimento guidato dalla conoscenza ampia e penetrante, profonda e libera. Di una fiducia che sappia riporsi sulle fondamenta di quel sentimento guidato dalla consapevolezza dei veri e più importanti problemi dell’umanità. Di una fiducia che sappia affondare le proprie radici nell’anima, un’anima sensibile, riscoperta, coscienziosa, umile, dialogante con sé e con l’intero Creato: infinitesimo, macroscopico, cosmico, multidimensionale. Un’anima riscoperta, sentita, sensibile, ascoltata ed ascoltante, pulita, meditativa, come solo lei sa esserlo. Un’anima che ci faccia riscoprire la vera e importante dimensione “spirituale” della vita, che ci faccia cogliere le molteplici verità soggettive e ci renda edotti sul modo di farle convergere verso un mondo di vita armonioso e stabile. Un’anima buona e saggia, un’anima piena d’amore!
Cari lettori, che avete donato la vostra preziosissima attenzione a questo scritto, vi saluto con gioia augurando alle vostre coscienze, come faccio alla mia medesima, tanta felicità!
Note e riferimenti: (1) Si veda l’intervista a Daniele Mazza e Francesco Marino su https://www.byoblu.com/2021/03/23/chi-e-la-strega-perfetta-fatti-e-misfatti-della-c02-daniele-mazza-francesco-marino/ riguardante il loro libro ”La strega perfetta” di prossima pubblicazione. (2) Fatto che nella pratica si sta già verificando, indebitamente s’intende, grazie ad ogni tipo di abuso di potere e di trame criminose. (3) Oggi chi è veramente sovranista sono proprio le oligarchie finanziarie speculative, ed in particolare le sue èlite, le quali attraverso il loro accaparramento delle sovranità degli Stati e dei popoli, possono dominare il mondo imponendo un regime totalitario. (4) L’èlite sovranista oggi esercita, nei fatti, sia la sovranità monetaria che quella finanziaria, poi quella politica, scientifica, culturale, e perfino parte di quella religiosa… (5) Si vedano gli Atti del World Economic Forum di Davos “Covid19 The Great Reset” su cui molte sono le pubblicazioni, consigliato – al riguardo- il libro “IL GRANDE RESET” di Ilaria Bifarini. (6) Forse sarebbe opportuno chiamarla “èlite sovranista neoliberista”, per distinguerla da quella popolare, ridotta ad un pugno di intellettuali poveri ma fecondi, e da quella populista, falsamente dalla parte del popolo. (7) Intelligenza Artificiale.
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