Cos’è il sovranismo? Comprendere da dove veniamo per capire chi siamo

Il sovranismo non è né di destra, né di sinistra e non ha assolutamente nulla in comune con concetti quali populismo o nazionalismo. Tutt'altro.

Sei un vero sovranista?
Per esserne sicuro dovresti sapere cos’è il sovranismo e per farlo ne abbiamo tracciato un breve profilo che parte dalle radici storiche.
Prima di diventare una religione o un filone politico d’avanspettacolo il sovranismo era un principio.

Abbiamo deciso di aprire la nostra collaborazione con il blog di Sovranità popolare occupandoci dell’aspetto che, definendoci sovranisti, diamo più per scontato senza avere bene in testa cosa significhi sovranismo ed essere sovranisti.

Il sovranismo non è né di destra, né di sinistra e non ha assolutamente nulla in comune con concetti quali populismo o nazionalismo. Tutt’altro.

Anzi a bene vedere, se consideriamo gli ambienti in cui sorgel’idea del sovranismo, non è nemmeno socialista.
Ha molto a che vedere con la Politica (con la A maiuscola) ma viene prima di essa.

L’idea di sovranismo nasce già nel XIV secolo quando si iniziano a porre le questioni di predominio di signori e regnanti di varia specie sui propri territori.
Tuttavia non è a questo concetto che intendiamo rifarci, bensì alla sua evoluzione adattata alla sovranità popolare.
Stiamo quindi già parlando dell’avvenuto passaggio di testimone dal signore al cittadino che nel frattempo ha smesso di essere suddito di un regnante.

Prima di assumere i connotati del movimento politico odierno (che di per sé è già molto mutato rispetto ad una decine di anni fa) l’idea di sovranismo era molto attinente al concetto di collettività, anzi, per meglio dire, di COMUNITÀ.
Ecco il vero ritratto di un’idea che nulla ha a che vedere con le caricature nostrane o sparse in Europa.

Che ciò venga nei fatti smentito è dovuto alla banalizzazione dei media che, per “andare incontro” alle popolazioni sempre più prossime all’anfabetismo reale, semplificano i messaggi fino a capovolgere il loro significato.
È così che grazie a giornalisti, che fin troppo bonariamente definiamo compiacenti, la realtà viene capovolto.


Personalmente credo che i giornalisti che si occupano di intrattenimento politico e finto economico siano in realtà ignoranti tanto quanto il pubblico che si fregiano di informare, ma questo è un dettaglio polemico che poco interessa.

Dato che troppo spesso vediamo sovrapporre sovranismo e nazionalismo e populismo e che immancabilmente esso assume le sembianze di falsi profeti; ora Salvini, ora Grillo, ora chissà chi, ecc. ho creduto che fosse tempo di porre un punto fisso su questa faccenda.

Proprio queste macchiette infatti, complice la semplificazione a tutti i costi tesa alla confusione, diventano riferimenti per le masse a caccia di definizioni semplici e capi bastone alla propria portata, inconsci di quanto, in realtà, poco o nulla siano testimoni del pensiero sovranista.

Ecco, proprio queste macchiette SOVRANARE (così come giustamente vengono bollate) hanno dato il là a sberleffi che accomunano i sovranari e sovranisti, opportunisti e idealisti, sinceri fautori delle libertà individuali e squallidi ducetti.

Sarebbe utile soprattutto ai loro avversari imparare a distinguere indipendentemente dal fatto che poi vorranno combattere anche i sovranisti.

Almeno sapranno quando dicono una fesseria o qualcosa di sensato e utile, nel merito, a creare rapporti più civili e magari, chissà, anche a creare un nuovo modo di pensare e di interagire.


Cos’è realmente il sovranismo?

Trovo indispensabile fare chiarezza, pur nei limiti di questo modesto blog, perché mi rendo conto di quanta confusione ci sia nei vari gruppi politici anche locali.

È sovranismo quello degli autonomisti che si accontenterebbero dell’autonomia della propria Regione dal proprio Stato per potersi fondere ancor meglio all’Europa?
NOTA BENE, non facendo altro che eludere parzialmente il controllo di un padrone per trovarsi direttamente sotto il piede di un dittatore ancora più duro ma senza le esigue e residue tutele che lo Stato può ancora esercitare a suo vantaggio.

Gli autonomisti credono di difendere la prorpia comunità – che di comunità ha ben poco – all’interno della quale tentano quotidianamente di farsi le scarpe l’un l’altro.

Che sovranismo o indipendentismo è quello che non prevede un controllo diretto sulle finanze della propria comunità, la creazione e il controllo della propria moneta o altro strumento di scambio?

È sul serio sovranismo accettare una moneta comune, tale non per auto determinazione ma imposta da trattati sovranazionali?

È sovranismo quello che solo a parole declama la necessità di conservare territorio, cultura e comunità e poi si fonde al mondo globalizzato?

Considerato che ci sono persone molto più preparate di me anche su questa questione e di questa molto più capaci di darne ampia relazione, ho preferito rivolgermi ad uno di loro.

In questo lungo ma prezioso pezzo viene espresso in estrema sintesi le idee ed i propositi di coloro che diedero origine al pensiero sovranista e al sovranismo.

Ecco quindi che, per andare al sodo, ho chiesto di spiegarci cos’è e da dove nasce l’idea del sovranismo a quello che considero un amico.


Sovranismo, origini e significati, di Fabio Castellucci

SOVRANISMO

Il “SOVRANISMO” è un diritto primario INALIENABILE Naturale dell’INDIVIDUO.
Stirner e altri Anarchici come Proudhon lo hanno ben capito, anche perché il termine Sovranismo lo ha coniato Proudhon! Assieme ai termini “Anarchia” e “Federalismo”, e NON a caso…

Il “SOVRANISMO” non ha nulla a che fare con la “POLITICA”, è un concetto di Filosofia Naturale, cioè “PRE-POLITICO”.

È un diritto naturale DELL’INDIVIDUO! Esistente PRIMA del concetto di POLIS!

L’individuo liberamente forma/sceglie un gruppo che si dà regole, e l’individuo è sempre libero di restare nel gruppo di cui condivide le regole oppure di crearsene un altro, o ancora di stare solo, se non vuole accettare quelle regole!
Perché la sola Autorità riconosciuta dall’Individuo, è.… l’Individuo stesso, con le sue scelte Responsabili, che pesano solo sulle SUE spalle.

Lui sceglie, e lui subisce le conseguenze delle sue scelte, senza pesare su nessun altro.


PRINCIPIO DI RESPONSABILITÀ

Se egli vuole i vantaggi di un gruppo, ne accetta le regole CONDIVISE IN LIBERA ACCETTAZIONE, ed i doveri connessi, altrimenti si ritira e usa le SUE regole, subendone le conseguenze nel bene e nel male!

La Autonomia assoluta da tutto e tutti implica ovviamente anche degli svantaggi, perché si rinuncia alle azioni di mutuo aiuto e difesa… se si è capaci di farlo e lo si reputa conveniente.
La Natura da sola trova equilibrio fra Autonomia e Cooperazione.

La “Competizione” in Natura è ridotta al minimo.
Questo è un concetto mai abbastanza sottolineato.
Al contrario di quel che vi insegnano… SULLA TERRA LE POPOLAZIONI NATURALI VIVONO AL 95% PER COOPERAZIONE, E MENO DEL 5% PER COMPETIZONE.
Verificate. VERIFICATELO. Fate questa verifica di persona, per esercizio.

L’Individuo ha, come UNICA AUTORITÀ sé stesso e, SECONDARIAMENTE, la Sua Comunità, per Amore, Libera scelta sempre revocabile! Mai per imposizione o per sottomettere altri!

Esattamente come difende la sua Compagna/compagno/figli/famiglia/affetti. Per SCELTA.
Funzionano solo i “matrimoni d’amore”, non quelli forzati!
Ovviamente l’Individuo, siccome verifica OGNI giorno il valore EFFETTIVO e dimostrato sul campo, dei valori della SUA comunità, rispetta TUTTE le altre Comunità, perché riconosce LORO il reciproco diritto di darsi le LORO regole e di difendere i LORO valori.
Come specchio del SUO diritto!
La reciprocità fra Comunità è diretta conseguenza della natura comune di DIRITTO alla autodeterminazione, pur nelle differenze di strutturazione interna.

Siccome l’individuo è SALDO nella sua IDENTITÀ, allora è nella condizione di apprezzare e valutare con rispetto le IDENTITÀ ALTRUI.

“Se so CHI SONO, non ho problemi a confrontarmi per valutare pregi e difetti in me e negli altri…”.

CHI, invece, è incerto e debole nella propria identità, vivrà TUTTE le altre identità come minaccia o mistero, diventando aggressivo e intollerante verso la diversità.

ERGO:
« Individuo ben saldo nella propria Identità = Individuo non aggressivo verso la diversità! »
Sia chiaro che il TRIBALISMO, invece, è incompatibile con il SOVRANISMO!!!
Il “tribale” rispetta SOLO la sua tribù e fuori da essa vede solo “nemici”.

Il “Sovranista” rispetta TUTTE le Comunità, perché in OGNI Comunità vede il riflesso del SUO diritto a formarsi una Comunità Libera ed autodeterminata! Magari non ne apprezza alcune, ma le RISPETTA, perché analogo e speculare RISPETTO pretende per la propria!

NAZIONALISMO

Il “NAZIONALISMO” è quella particolare forma autoritaria e dispotica per cui uno Stato Centrale IMPONE con la FORZA alle Comunità locali di “unirsi”. Con la FORZA!

Vedasi la Costituzione di Stato nazionale italiana, ad esempio, con le annessioni forzate dei Savoia.
Altroché “glorioso Risorgimento”!!! Carlo Cattaneo se ne rese ben conto…
Ma non divago: andate a studiarvi le sue considerazioni sullo Stato Invasore italiano!

Il NAZIONALISMO è una forma dispotica e tirannica in cui solo Tiranni di QUELLO stato hanno il diritto di opprimere e sfruttare gli SCHIAVI di quello stato. Una sorta di Feudalesimo senza imperatore… in cui i signorotti locali esercitano la tirannia su una porzione di territorio detta “Nazione”, senza alcun rispetto per le Comunità Autodeterminate.
«La Nazione è un carcere LOCALE.».

Non a caso sentiamo spesso ripetere della necessità di un patto o di accordo tra Stato e Cittadini in campo fiscale (ndr).

I tiranni e gli oppressori dominanti hanno ogni diritto sul “bestiame a due zampe” di quello stato, ma devono rispettare il fatto che negli altri Stati, ALTRI tiranni han quel diritto e loro no…

Gli accordi fra Stati sottostanno a due regole, SEMPLICI:
1) Se uno dei due stati è DEBOLE, lo stato forte sfrutta, OLTRE ai suoi cittadini, ANCHE, e ancor di più, quelli dello stato debole.
I TIRANNELLI LOCALI capiscono che il più forte va riverito, e cedono i diritti di sfruttamento al più forte, tenendo per sé diritti secondari di sfruttamento.
Esempio: USA e Italia. Comandano gli USA, ma i governati italiani possono sfruttare il bestiame locale…

2) Se entrambi gli Stati son FORTI, si mettono d’accordo per fottere stati più deboli, sempre con la semplice regola che “i miei cittadini son schiavi di serie A, e quelli delle nazioni più deboli di serie B, quindi più duramente sfruttabili”.
Esempio: Yalta e la divisione del mondo in due blocchi: quello Usa e quello Sovietico. Oppure la attuale partizione mondiale Usa-Cina-Russia-India…

Il Nazionalismo inventa un fantasma detto “Cultura nazionale” (con bandiera e tutti i simboli da religione dogmatica) e in nome di quel fantasma cerca di massacrare tutti quelli che non si inchinano a quell’idolo inumano, uniformandosi e cancellando le proprie individualità culturali.


Il concetto di Comunità che è andato perduto

Le prime vittime son quindi le VERE culture, quelle Comunitarie! Infiniti gli esempi. Cercateli da soli, per esercizio. Un aiuto: scomparsa dei dialetti e della tradizione culturale in dialetto…

Esempio… la cultura “Italiana” dal 1862 in poi… NON esiste una cultura “Italiana”!
Esiste l’insieme ricchissimo delle culture LOCALI, che hanno valore Universale proprio perché diverse fra loro e capaci di rispecchiare differenti approcci umani alla complessità della differenziazione in Natura!
Pirandello sarebbe “Italiano”? NO. È siciliano ed Universale, ma NON “italiano”. Pasolini? Sciascia? Svevo? Cattaneo? Longanesi? Rigoni Stern?


Le vere CULTURE sono sempre e solo COMUNITARIE e le eventuali mescolanze o influenze fra Comunità diverse sono liberamente sviluppate per adesione spontanea ed ammirazione spontanea.
Mai imposte dall’alto! Pensate, nel passato, a Federico II di Svevia, re “Cristiano”, che ammirava e coltivava amicizie fra i Mori ed i Musulmani, per ammirazione verso la loro cultura… ma ben difendendo la PROPRIA!
E al tempo stesso detestava i Franchi, considerati ignoranti, gretti, sporchi, beceri… ma dovette partecipare, controvoglia, alla Sesta Crociata, fatta solo per evitare gli effetti nefasti della scomunica papale…
Ma, da Uomo Saggio, combatté pochissimo e tesse relazioni diplomatiche di ogni tipo, facendo ben capire agli Arabi, che lo apprezzavano, la sua posizione in bilico… Di fatto ottenne tutto quel che il Papa voleva, ma senza spargere una sola goccia di sangue…


Ogni Comunità liberamente indaga la “diversità” delle altre Comunità, e liberamente ne integra parti e tendenze, sempre con perfetta sintesi nella matrice culturale PROPRIA!

La Cultura inter-Comunitaria è un LIBERO atto di Amore. Condiviso senza identificazione! NON annulla la cultura di origine, ma la integra, allargandosi e fortificandosi in identità!

MAI DISCONOSCE LA IDENTITÀ ORIGINARIA, MA LA AMPLIA, RENDEDOLA PIÙ FORTE E SICURA, PERCHÉ PIÙ ARMONICA E “CONSOLIDATA NELLA FORGIATURA ESEGUITA DAL CONFRONTO”!
Il confronto, anche in modo duro, porta ad elaborare nuove posizioni apprezzabili, ma sempre rivedibili. E porta arricchimento ed evoluzione per libero allargamento della visuale dei membri delle singole comunità. Convinti, mai forzati!

Pensateci… è come per gli sport di squadra. Il VERO “sportivo”, che gioca in una squadra, apprezza i rivali di valore che incontra. Non DIVENTA dell’altra squadra, resta della propria, ma non per questo odia o non apprezza il buon gioco fatto dagli avversari!
Solo il “tifoso” è incapace di apprezzare il buon gioco in sé, a prescindere se sia praticato dalla propria squadra o da qualsiasi altra squadra, anche animosamente avversata in campo…


LA IDENTITÀ – SALDA, FORTE, SVILUPPATA, ARMONICA – MIGLIORA I RAPPORTI CON ALTRE IDENTITÀ, MICA LI PEGGIORA!
Se sei saldo e fiero della Tua Comunità, cioè forte e sicuro della Tua Identità, sei nelle condizioni adatte MIGLIORI per valutare, ed eventualmente ammirare ed ASSIMILARE, aspetti di VALORE delle ALTRE Comunità vicine, con cui si viene a contatto.

Tutto ciò permette di scoprire in cosa, le altre Comunità, convergono e/o divergono dalla TUA, scegliendo liberamente se accettare delle modifiche perché valide, oppure non accettarle e proporre il TUO modello alla Comunità vicina, riconosciuta come DEGNA e RISPETTABILE.
Tale Comunità, in libero confronto, analizzerà ciò che TU testimoni applicandolo nella vita reale, e liberamente deciderà se questi valori testimoniati, piacciono o no, possono esser utili a loro, o no…
Li adotterà o li rigetterà o parzialmente li userà, per libera scelta. Perché CONVENIENTI e utili e apprezzabili. Senza temere di “perdere la propria Cultura”!!!

Questa, se ci pensate, è la differenza classica fra Tradizionalismo e Conservatorismo.
Il Tradizionalismo conserva quel che, del passato, funziona bene ancora oggi e lo integra con il nuovo, ma senza tradirlo. Se usi passati non passano l’esame OGGI, vengono dismessi.
Il Conservatorismo è dogmatico, e individua come “buono” solo ciò che è VECCHIO e come “male” tutto ciò che è NUOVO… La frase tipica del Conservatore è “Abbiamo sempre fatto così, quindi continueremo così!”.

Il Tradizionalismo è EVOLUTIVO, il Conservatorismo no!

Ma lo STATO NAZIONALE impedisce queste connessioni libere, spontanee fra Comunità autodeterminate! Perché se le permettesse cadrebbe, per reazione avversa interna.
Percherchéé risulterebbe evidente a TUTTI che lo Sato Nazionale esiste solo perchè soggioga ciò che è diverso.
Perché, se una Comunità scopre che le altre Comunità – magari NON dello stesso Stato!!! – sono rispettabili e per qualche verso ammirevoli, o comunque vicine e condivisibili PIÙ del modello imposto STATALE, centrale…

1. poi c’è il SERIO RISCHIO, per il POTERE, che i cittadini di quelle Comunità decidano liberamente di accordarsi fra loro, SALTANDO LA AUTORITÀ STATALE, IMPOSTA DALL’ALTO!

2. E MAGARI DECIDANO, quegli stessi cittadini, ANCHE DI FUORIUSCIRE DALLO STATO-CENTRALE, IMPOSTO, PER ADERIRE AD UNA LIBERA CONFEDERAZIONE FRA PARI COMUNITÀ!!!

3. E SCOPRANO L’ACQUA CALDA: CHE LO STATO ESIGE SOTTOMISSIONE E NON DÀ NULLA IN CAMBIO.

4. E magari succede anche che gli stessi cittadini si rifiutino di fare guerra fra loro, se appartenenti a due stati diversi…

5. E si rifiutino di sfruttare il cittadino di altre Comunità, solo perché sottoposti ad un differente Stato!
Si veda Tirolo, o Altopiano di Asiago, nella prima guerra mondiale… O Val d’Aosta nella seconda…MA GLI ESEMPI SONO INFINITI.


GLOBALISMO

Il “GLOBALISMO” è la forma raffinata, estrema E DEL TUTTO DISUMANIZZATA, del “NAZIONALISMO”.
Per la Finanza Globale (unico collante di questa degenerazione tumorale!), a-culturale ed a-umana, anche gli steccati delle singole Nazioni, sono ancora troppo “individualizzanti” e quindi creano resistenze contro il controllo globale, indifferenziato…

LE MASSE SONO CONTROLLABILI SOLO SE DEL TUTTO OMOGENEIZZATE, PRIVE TOTALMENTE DI IDENTITÀ CULTURALE, ALIENATE, SRADICATE E FORMATE DA INDIVIDUI PRIVI DI LEGAMI SVILUPPATI IN SECOLI DI CONVIVENZA COMUNE.

ERGO si deve creare una unica massa omogenea, indifferenziata di “zombies sradicati”, senza alcun legame comunitario o di fratellanza basata sull’aver elaborato assieme modelli di convivenza provati sul campo e resilienti.

Bisogna avere una sola “popolazione di bestiame alienato” uniformata totalmente in tutto il GLOBO.
Masse senza identità alcuna, che vestano uguali, mangino uguali, lavorino alle stesse condizioni miserabili per le stesse aziende globali che prendono tutta la loro vita, dalla nascita alla morte.

Secondo i fautori della cultura globalizzata concetti di CULTURA comunitaria e perfino di “Pseudo-CULTURA nazionale” devono essere distrutti, cancellati…

Alcuni di questi concetti vengono nella storia esaltati con prototipi tipo “Uomo nuovo” del Maoismo, della Unione Sovietica, dei Khmer rossi di Pol Pot…

“1984” di G.Orwell o “Il Mondo Nuovo” di A.Huxley e tutte le distopie simili han ben narrato cosa sia il Globalismo…
«La Globalizzazione è un carcere GLOBALE.».

Meccanismo degenerativo, contrario alle leggi di Madre Natura ed alla specializzazione e differenziazione che rende resiliente e capace di Evoluzione il mondo Naturale…
Nazionalismo e globalismo sono modelli ANTI-Naturali, come il tumore…
Organismi impazziti autoreferenziali, che si distaccano dalla interconnessione delle energie sottili delle Leggi Naturali…
Interconnessione che funziona solo NELLA DIVERSITÀ! E PROPRIO GRAZIE ALLA DIVERSITÀ!


Il dodecalogo del sovranista

RICAPITOLANDO: un “DODECALOGO SOVRANISTA”:

1. GLI UOMINI SONO TUTTI DIVERSI.

2. RENDERLI UGUALI PER FORZATURA È LA PEGGIORE DELLE TIRANNIE ANTIUMANE IMMAGINABILI!

3. IO SONO UN ESSERE UNICO, SOVRANO PER DIRITTO NATURALE.

4. LA SOVRANITÀ ASSOLUTA È UNA MIA PREROGATIVA MAI ALIENABILE, ANCHE SE IO VOLESSI ALIENARLA!

5. SU DI ME, E SUL GRUPPO A CUI VOGLIO LIBERAMENTE ADERIRE DECIDO IO E SOLTANTO IO. NESSUN ALTRO.

6. SE NON ACCETTO LE REGOLE DI UN GRUPPO NE ESCO, E ME NE FACCIO UN ALTRO, OPPURE ADERISCO AD UNO ESISTENTE (SE MI ACCETTANO E SE IO RISPETTO LE LORO REGOLE!).

7. OPPURE STO DA SOLO. CON LE CONSEGUENZE DEL CASO.

8. IN OGNI CASO SCELGO PER LIBERA VOLONTÀ. NON PER IMPOSIZIONE ESTERNA. NESSUNA AUTORITÀ MI PUÒ IMPONE MAI NULLA.

9. ANARCHIA COME STRUTTURA INTRINSECA ALLA LEGGE NATURALE.

10. IO SONO “SOVRANO” E MI RICONOSCO SOLO IN COMUNITÀ LIBERE, IN CUI TUTTI I MEMBRI ACCETTANO REGOLE COMUNI PER ATTO LIBERO, DI “AMORE” E DI CONVINZIONE INTERIORE PROFONDA.

11. SE, E QUANDO, DELEGO ALCUNE FUNZIONI DI AMMINISTRAZIONE (Giustizia, Difesa, Uso della forza per fermare chi nuoce e difenderci), LO FACCIO SEMPRE E SOLO RISERVANDO A ME IL DIRITTO DI RITIRARE QUESTE DELEGHE QUANDO E COME VOGLIO, E IL DIRITTO DI PUNIRE SEVERAMENTE IL DELEGATO CHE NE ABBIA ABUSATO!

12. IL RAPPRESENTANTE-SERVITORE DELEGATO DEVE VIVERE ED AGIRE CON LA PISTOLA DEL CITTADINO SOVRANO PUNTATA SEMPRE ALLA TEMPIA, 24 ORE AL GIORNO!
TUTTO CIO’ SI CHIAMA “SOVRANISMO“.
TUTTO IL RESTO NON è SOVRANISMO.


CONCLUSIONE

Alla luce di quanto emerso dal lavoro di Fabio Castellucci è evidente che il sovranismo odierno acquista tutt’altre valenze rispetto a quelle percepite e immaginate dalle masse e dai protagonisti stessi che si accalcano sul carro sovranista.

Infatti anche i sovranisti che si dichiarano per il totale recupero dei valori della Costituzione italiana sarebbero invece dei semplici repubblicani, dato che la sovranità appartiene al popolo (italiano) (non alle comunità) che la esercita nei limiti della Costituzione (dello Stato).

Ciononostante detti sovranisti, che pure vorrebbero ripristinare la Costituzione del ’48, a protezione del popolo, infrangerebbero il sovranismo se visto come descritto.

Ovvio, visto che si tratta di un’idea di origini anarchiche.
Sempre meglio di coloro che abbracciano la globalizzazione o la del tutto presunta indipendenza che altro non è che semplice subalternanza a un diverso Stato.
O se vogliamo, a un diverso Signore o padrone.

Forse allora mi convinco che il modo più degno di inquadrare i valori del sovranismo così come concepito in origine è un mio post su Facebook di qualche giorno fa:

La sovranità
appartiene all’individuo
che la esercita nei limiti
del rispetto degli altri individui
e della Natura.

Stanco di essere trattato da suddito?
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1 Commento

  1. Premessa.

    “Ogni trattazione sistematica di un argomento deve iniziare con una definizione, così che tutti possano capire l’oggetto dell’analisi”, Cicerone

    Definizione di Sovranismo.

    Posizione politica che propugna la difesa o la riconquista della sovranità nazionale da parte di un popolo o di uno Stato, in antitesi alle dinamiche della globalizzazione e in contrapposizione alle politiche sovrannazionali di concertazione

    Riferimento:

    https://www.treccani.it/vocabolario/sovranismo_%28Neologismi%29/

    Ergo, la defizione di sovranismo che da l’autore di questo articolo è fuorviante in senso restrittivo, addirittura arriva in qualche modo a negare l’esistenza del popolo italiano, quando invece, che strana coincidenza…, l’esistenza di un popolo è la classica “Conditio Sine Qua Non” per l’esatta definizione di sovranismo secondo la Treccani che fino a prova contraria è il migliore vocabolario di lingua italiana, that’s it!

    Cordiali saluti e buona giornata.

    TheTruthSeeker

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