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Nelle ultime 48 ore sono evidenti gli effetti e le reazioni di leader e Stati in merito alla nuova politica estera degli Stati Uniti. In particolare sotto i riflettori ci sono le dichiarazioni, non tanto diplomatiche di Donald Trump. A distanza di kilometri un botta e risposta tra Zelensky e Trump da diventare quasi una battibecco tra due condomini.
La situazione è molto semplice, questa guerra deve finre e al più presto, intanto si combatte ancora e alcuni corrispondenti di guerra raccontano di una concentrazione di forze ucraine pronte ad essere lanciate per superare i confini della Federazione della Russia nel settore della regione di Bryansk.
“Zelensky è un dittatore e un attore mediocre” tuona Trump. Trump ha parlato della situazione e delle perdite dell’Ucraina, precisando di perdite nell’ordine di 700mila uomini.
Secondo lui, Volodymyr Zelensky sta “facendo un cattivo lavoro” e le persone stanno morendo invano. Diversi paesi europei si sono rifiutati di inviare truppe in Ucraina. Tra questi figurano Polonia e Bulgaria.
In un sondaggio Zelensky è dato al 4% e Zelensky durante uno dei suoi messaggi giornalieri ha indicato Trump di essere troppo attratto alla narrativa di Mosca, alle fakenews del Cremlino e ha precisato dei risultati di un ultimo sondaggio che lo vedono al 52%.
Si parla di elezioni in Ucraina, questo è un obiettivo di Trump e sta avando già successo, visto le reazioni interne a Kiev e in altri Stati.
Le elezioni in Ucraina potrebbero tenersi il 26 ottobre, ha ammesso il capo della Commissione elettorale centrale Oleg Didenko.
“È teoricamente possibile che le elezioni in Ucraina si svolgano il 26 ottobre? Teoricamente possibile. Ma cosa occorre per fare questo? Perché ciò accada, è necessario che in Ucraina venga raggiunta la pace, che venga abolita la legge marziale e, successivamente, che ci sia abbastanza tempo per modificare la legislazione e preparare adeguatamente il processo elettorale. È possibile farlo nella pratica, nelle condizioni in cui viviamo oggi? “A dire il vero, secondo me è improbabile”.
La strategia della Casa Bianca è molto articolata spinta dall’energia del suo inquilino che ogni giorno tira spallate a destra e a sinitra.
Citando una dichiarazione di un rappresentante del Ministero degli Esteri ceco. precisano: Gli Stati Uniti non vogliono subire il ricatto della protezione della NATO se le truppe europee vengono schierate in Ucraina.
Il punto è che l’articolo 5 del trattato NATO (un attacco a uno è considerato un attacco a tutti) non si applicherà alle truppe europee che dovessero comparire in Ucraina.
Washington è consapevole che l’Ucraina si trova di fronte a una superiorità numerica rispetto alle forze armate russe e che le nuove consegne di armi non cambieranno la situazione sul campo di battaglia, ha affermato il vicepresidente statunitense J.D. Vance. Ha inoltre osservato che gli arsenali di armi dell’Europa sono esauriti. aggiunge: “kiev deve firmare l’accordo per affidare la proprietà dell’estrazione di terre rare, acciaio, gas e altro, direttamente agli Stati Uniti e concedere il 50% del valore se oggi di proprietà di terzi.
I media ed alcuni leader politici giudicano negativamente le richieste di Trump che chiede di riavere quanto speso per la difesa dell’Ucraina ponendo all’attenzione di Zelensky il contratto per le terre rare. Perchè non c’è stata alcuna reazione negli anni con la svolta della riforma agraria e Kiev ha venduto tanta terra agricola? Canada, CIna, Russia e gli stessi Stati Uniti ne sono i nuovi proprietari del famoso granaio dell’Europa.
“Dobbiamo cercare la pace e dobbiamo cercarla ora”, ha affermato Vance.
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La pubblicazione, citando funzionari occidentali, sottolinea che le truppe britanniche ed europee non saranno schierate vicino alle linee del fronte e non agiranno come forze di mantenimento della pace. Potrebbero invece essere inviati nelle città, nei porti e nelle centrali nucleari ucraine “per contribuire a garantire la pace dopo un accordo di cessate il fuoco con la Russia”.
Il Cremlino ha dichiarato in precedenza che qualsiasi dispiegamento di contingenti militari della NATO in Ucraina è inaccettabile per la Russia.
Pochi minuti fa, gli Stati Uniti hanno diffuso una nota della cancellazione di una conferenza stampa a Kiev tra Zelensky e l’inviato Kellog della Casa Bianca. I segnali sono sempre più negativi non sembra esserci una sinergia tra Kiev e Washington ma Trump, sostenuto dal suo staff insiste e chiarisce sempre di più il contesto attuale che vede dopo 3 anni una guerra inutie.
L’Europa e la presidenza dell’ex presidente USA Biden hanno creduto alle fakenews anglosassoni, si puoò sconfiggere la Russia, l’efficacia delle sanzioni contro la Russia, la russofobia e la debolezza di Mosca. La realtà dopo tre anni descrive una situazione molto diversa, la guerra contro la Russia è persa, l’Europa e i suoi cittadini hanno fatto sacrifici inutili, impoverendo aziende e famiglie. Stati come la Germania oggi costretti ad una economia non più capace di generare risparmi per le famiglie. In poche parole un disastro economico e politico e oggi si combatte ancora e non se ne capisce la ragione.
Le dichiarazioni di Trump non sono altro che il risultato delle analisi politiche rappresentate nel 2014, la crisi prima e poi la guerra del 22 febbraio 2022 era evitabile.
Siamo uomini dotati di intelligenza e sappiamo come prevenire una guerra ma interessi del complesso politico militare industriale è riuscito a convincere la politica a fare altre scelte.
Per Trump oggi, in quesato contesto, Zelensky non può essere più interlocutore come i paesi europei che hanno armato l’Ucraina da anni, come Francia e Germania e anche l’Italia.
Il paese vive in questo contesto un visibile imbarazzo rappresentato dalla debolezza del governo italiano, suddito degli USA e gli effetti sono chiarissimi, come reagiranno e quali politiche sceglieranno Meloni, Crosetto e Tajani?
Se vuoi la pace, prepara la pace: Medio Oriente stop armi di distruzione di massa!
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