Fastweb, Tim, Asstel e tutta la filiera Tlc contro Starlink

Cosa fanno Open Fiber e Fibercop?

Banda larga operaio al lavoro

Per gli addetti ai lavori il possibile accordo per la connessione satellitare a bassa quota, servizio offerto dall’azienda Starlink, è il segreto di Pulcinella.

Il dossier Starlink sono mesi che viene letto in alcuni ministeri e da tempo l’Asstel, associazione di categoria che rappresenta la filiera tlc, chiede ai referenti del governo di analizzare e rivedere tutta la normativa in merito ai processi per la banda larga satellitare in virtù di un colosso che sta per sconvolgere tutto il sistema della tecnologia satelitare in Italia.

I contantti con alcuni membri del governo italiano con responsabili di SpaceX sono stati avviati circa 12 mesi fa allo scopo di facilitare la penetrazione di questa azienda nel mercato italiano firmando un primo accordo: il 7 giugno 2024 Telespazio e SpaceX con l’obiettivo di connettere Starlink nella rete di connettività e commercializzare i servizi di comunicazione a istituzioni, la difesa, l’industria e i settori energetici e di navigazione.

Novembre 2024, Alessio Butti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica, aannuncia: il governo sta valutando l’utilizzo di Starlink.

Banda larga operaio al lavoro

Una domanda è dobbligo

Quale è lo stato dell’arte del Piano 1 Giga finanziato dai soldi del PNRR, circa 3,5miliardi di euro, portato avanti dalla società Infratel al fine di migliorare e portare la banda larga nelle aree dove è inesistente?

La nota agenzia di informazione Reuters riporta alcuni passaggi del dossier soffermandosi su una domanda da parte di Asstel che denuncia la totale assenza di una normativa adatta ad un modello di business come Starlink. Nello specifico, Asstel chiede chiarimenti sulle regole dell’uso delle frequenze e l’obnbligo per tutti i gestori e gli operatori di banda larga satellitare a conformarsi su alcuni aspetti molto delicati come la sicurezza dei dati, declinata su tre principi fondamentali, la conservazione, la disponibilità e l’integrità. In un eventuale accordo questi elementi devono essere di qualità, trasparenti e professionali, perchè molte esperienze hanno poi registrato gravi problemi durante eventuali trasferimenti o cambi di tecnologia.

Oggi in Italia ci sono così tante aree dove non esiste una connessione a banda larga, perchp i ritardi sono dovuti all’operato del precedente governo. Una classica affermazione “politica” ma conferma la realtà. Nonostante i grassi fondi, sul territorio italiano molto lentamente si configurano sistemi ibridi, cioè connessione in fibra FTPH, satellitari con Starlink e anche radio ma perchè sono almeno 10 anni che c’è questa situazione?

Oggi analizziamo questa sperimentazione, laddove un area del paese non è raggiunta dalla banda larga, quindi la connessione è ancora adsl, il mercato ofrre alternative satellitari e radio, lo stesso servizio di connessione satellitare di Starlink è già acquistabile.

Ma cosa fanno e cosa hanno fatto Open Fiber e Fibercop?

Due grandi azienze si sono assicurate la realizzazione del Piano 1 giga, Open Fibre e Fibercop ma ad oggi sono stati cablati solo 1,300mila su 3,5 milioni di edifici dichiarati nel programma e la deadline è prevista per giugno 2026. La fantasia risolutiva italiana è riconosciuta a livello globale e anche in questa occasione ne da conferma e con un semplice emendamento nell’ambitpo del PNRR, dalle nostre carte spariscono circa 155mila numeri civici, quindi usciranno dal piano di investimento allegerendo le fatiche degli oepratori. In sintesi, la lotteria è partita, alcune aree non avranno mai la banda larga, le due aziende allegeriranno il piano di spesa e il risparmio verrà rastrellato per poi direzionarlo a favore della connessione satellitare, quindi Starlink.

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