COMUNICATO STAMPA
L’Italia partecipi attivamente alla definizione del trattato ONU che istituisca in Medio Oriente un’area libera da armi nucleari e altre armi di distruzione di massa: questa la richiesta alle Istituzioni di 25 Associazioni italiane.
Firenze, 15 novembre 2024 : “Prima di tutto la pace, senza se e senza ma! Ma per raggiungerla occorrono atti concreti e non più rinviabili: per questo chiediamo alle massime Istituzioni del nostro Paese che l’Italia partecipi attivamente alla definizione del trattato ONU, che istituisca in Medio Oriente un’area libera da armi nucleari e altre armi di distruzione di massa”, è questa la richiesta che 25 Associazioni, ma il numero è in crescita, hanno inviato in una petizione al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Presidente del Senato Ignazio La Russa, al Presidente della Camera Lorenzo Fontana, alla Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, al Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, ai gruppi parlamentari di Camera e Senato.
“Si avvicinano le date, 18-22 novembre, della quinta sessione ONU della Conferenza per la realizzazione in Medio Oriente di una zona libera da armi nucleari e altre armi di distruzione di massa, chimiche, biologiche”, sottolinea Giorgio Ferrari, fisico nucleare, che dal disastro di Chernobyl 1986, è una delle voci più autorevoli per la denuclearizzazione globale. “Si tratta della ripresa di una iniziativa ONU del 1974, risoluzione 3263 approvata da 128 Paesi, inclusi i membri del Consiglio di Sicurezza, ma che non ha mai prodotto risultati: è stata riattivata nel 2018 ed estesa alle altre armi di distruzioni di massa. L’Italia nel 2018 assieme agli altri Paesi europei si è astenuta in merito a questo impegno dell’ONU e l’attenzione su una iniziativa così importante ci sembra inadeguata anche da parte della società civile. Con questa iniziativa vogliamo riportare la giusta attenzione su questo obiettivo dell’ONU e sostenerlo con ogni mezzo. Solo agendo per iniziative di pace si può ottenere la pace”.
“E’ impressionante il rosario di risoluzioni dell’ONU relative al tema della denuclearizzazione e per l’eliminazione di armi di distruzioni di massa nel Medio Oriente rimaste inascoltate. La loro mancata applicazione ha reso impossibile prevenire ed evitare i numerosi conflitti in quell’area, incluso quello in corso, con la catastrofe umanitaria e sanitaria che si abbatte sulla popolazione civile”, ha sottolineato Marco Caldiroli Presidente di Medicina Democratica, tra le associazioni promotrici. La petizione è rivolta alle nostre Istituzioni affinché una forte voce italiana per questa iniziativa concreta di pace si faccia sentire in quella occasione come in ogni altra utile, fino a raggiungere un accordo vincolante per tutti gli Stati dell’area medio orientale”.
Di seguito l’elenco delle realtà promotrici e che hanno promosso la campagna con l’invito ad ulteriori associazioni e anche ai singoli di aderire, attivare e partecipare a iniziative di sostegno fino ad arrivare alla sottoscrizione dell’accordo:
Associazione Abbasso la Guerra OdV
Associazione Amicizia Italo- Palestinese
Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia
A.N.P.I. Sezione Bagno a Ripoli – Firenze
Associazione PeaceLink
Centro di Ricerca ed Elaborazione per la Democrazia – CRED
Centro per la Riforma dello Stato – Sezione Toscana
Centro Studi Politico Sociale – Archivio Storico Il Sessantotto
CittàVisibili APS
Comunità delle Piagge
COSPE Onlus
Costituente Terra
FLC CGIL Università degli Studi di Firenze
Fondazione don Tonino Bello
International Union of Scientists against Militarism and the Destructive Use of Science and Technology – IUS
Istituto Ernesto de Martino
Laboratorio politico perUnaltracittà
Lavoro & Salute
Medicina Democratica ETS
Mosaico di Pace
Pax Christi – Punto pace Cogoleto – Helder Camara
Pressenza – Agenzia di Stampa Internazionale
Sinistra Progetto Comune
Statunitensi contro la Guerra – Firenze
Un Ponte Per
Al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella
Al Presidente del Senato Ignazio La Russa
Al Presidente della Camera Lorenzo Fontana
Al Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni
Al Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani
Ai capo-gruppi parlamentari di Camera e Senato
PETIZIONE/RICHIESTA
Illustrissimo Sig. Presidente della Repubblica,
Onorevoli Presidenti di Camera e Senato,
Onorevole Presidente del Consiglio dei ministri,
Onorevole ministro degli affari Esteri
Onorevoli rappresentanti dei gruppi Parlamentari delle due Camere,
Come a Voi noto, da cinque anni a questa parte, si è insediata in sede Onu una conferenza permanente per fare del Medio Oriente un’area libera da armi nucleari ed altre armi di distruzione di massa (Conference on the Establishment of a Middle East Zone Free of Nuclear Weapons and Other Weapons of Mass Destruction).
All’atto di votare per la sua istituzione, avvenuta nel 2018, l’Italia e gli altri paesi europei si sono astenuti.
In previsione della quinta sessione della Conferenza, che si terrà a New York tra il 18 e il 22 novembre pv, siamo qui a chiederVi quanto segue:
• che la posizione dell’Italia verso questa Conferenza, cambi da astenuta a favorevole;
• che in sede di Conferenza l’Italia sostenga e si adoperi per la finalizzazione di un trattato
vincolante che istituisca in Medio Oriente un’ area libera da armi nucleari ed altre armi di
distruzione di massa;
• che l’Italia eserciti la sua influenza in sede europea affinchè altri Stati europei e la Stessa
Unione europea si dichiarino a favore della conferenza e supportino l’attuazione del trattato.
Cosa ci ha spinto a inoltrarVi questa richiesta è presto detto: siamo atterriti, sgomenti, preoccupati per ciò che sta accadendo nel mondo; per le guerre che ci circondano sempre più da vicino e che rischiano di sfociare nell’ultimo e totale conflitto in danno dell’umanità.
Siamo senza parole -le abbiamo esaurite tutte- per descrivere il dolore e l’impotenza del dolore di fronte alle ormai incalcolabili morti di civili, di madri senza più figli, di bambini senza più madri e di popoli senza più bambini, primo fra tutti quello palestinese.
Pur essendo pienamente consapevoli delle difficoltà di questo momento storico, in cui il linguaggio della democrazia appare spogliato delle sue promesse e speranze, non abbiamo intenzione di tacere e non vogliamo parlare senza dire niente, senza lasciare nulla di intentato per fermare questa escalation.
Si vis pacem, para pacem. Se vuoi la pace, prepara la pace, non la guerra. E preparare la pace vuol dire in primo luogo perseguire la via del disarmo, adoperarsi affinché le armi cessino di essere un mezzo di risoluzione delle controversie.
Coerentemente con questa impostazione, siamo convinti/e che almeno l’escalation in corso in Medio Oriente, in questa area del mondo così travagliata, possa essere disinnescata iniziando col fare del Medio Oriente un’area libera da armi nucleari e da altre armi di distruzione di massa ed è in tal senso che vi chiediamo un atto concreto, un piccolo ma decisivo passo sulla via del disarmo e della de-escalation.
per info. Carmìna Conte
Ufficio Stampa
Medicina Democratica
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