All’indomani del 7 ottobre è stato chiaro che non tutti i giornalisti e gli analisti abbiano accettato l’interpretazione dei fatti come diffusi dal mainstream. Passerò in rassegna, più o meno in ordine di apparizione, quelle analisi che mi sono note e che hanno messo radicalmente in dubbio l’interpretazione corrente dei fatti di quel sabato 7 ottobre 2023, usati per “legittimare”, almeno agli occhi della maggioranza più sprovveduta, l’azione genocidiaria del governo israeliano, iniziata il giorno dopo, e che tragicamente continua, senza interruzione, da un anno a questa parte
di Francesco Cappello
Ecco come Grandangolo, la Rassegna stampa internazionale del venerdì su Byoblu, a cura di Manlio Dinucci, andata in onda venerdì 13 ottobre, presenta didascalicamente la propria versione dell’attacco di Hamas ai danni di Israele, avvenuto sabato 7 ottobre del 2023, nell’edizione dal titolo L’11 settembre del Medioriente:
Secondo la versione ufficiale, l’attacco di Hamas ha “colto di sorpresa” Israele. Vi è però una serie di fatti inspiegabili che non rende credibile la versione ufficiale.
Come è possibile che la barriera di Gaza sia stata sfondata con bulldozer senza che nessuno se ne sia accorto? La barriera che circonda Gaza, lunga 64 chilometri, è formata da un muro sotterraneo dotato di sensori, per impedire di scavare tunnel, e da una recinzione alta 6 metri con sensori, radar, telecamere e sistemi d’arma automatici collegati a un centro di comando, ed è presidiata da soldati.
Come è possibile che in quello stesso giorno si stesse svolgendo un festival musicale, con migliaia di giovani, nel deserto a pochi chilometri da Gaza, in una zona già ritenuta pericolosa perché nel raggio dei razzi di Hamas, per di più senza alcuna forza di sicurezza?
Come è possibile che, quando i militanti di Hamas hanno attaccato i centri abitati, non siano immediatamente intervenute con elicotteri le forze speciali israeliane, ritenute tra le migliori del mondo, e siano intervenute solo forze di polizia?
Come è possibile che il Mossad, ritenuto uno dei più efficienti servizi segreti del mondo, non si sia accorto che Hamas stava preparando l’attacco?
Le risposte essenziali si trovano in un articolo, pubblicato l’8 ottobre dal quotidiano israeliano The Times of Israel: “Per anni, i vari governi guidati da Benjamin Netanyahu hanno adottato una politica che ha diviso la Striscia di Gaza e la Cisgiordania tra due diversi poteri, mettendo in ginocchio il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas e favorendo Hamas. Questo è stato trattato come un partner a scapito della Autorità Palestinese per impedire ad Abbas di avanzare verso la creazione di uno Stato palestinese. Hamas è stato promosso da gruppo terroristico a organizzazione con cui Israele ha condotto negoziati attraverso l’Egitto, e a cui è stato permesso di ricevere dal Qatar, attraverso i valichi di Gaza, valigie contenenti milioni di dollari”.
Tutti questi fatti delineano uno scenario simile a quello dell’attacco terroristico a New York e Washington l’11 settembre 2001, quando l’intero sistema statunitense di intelligence e difesa sarebbe stato “colto di sorpresa” dall’attacco di al-Qaeda. Prove inconfutabili (ufficialmente ignorate o liquidate come “complottismo”) dimostrano che era stata una operazione attuata dalla Cia (probabilmente con la partecipazione anche del Mossad) per fare da innesco alla “guerra globale al terrorismo” con l’invasione dell’Afghanistan e dell’Iraq e le successive guerre. Qualcosa di analogo sta avvenendo oggi in Israele, il cui intero sistema di intelligence e difesa sarebbe stato “colto di sorpresa” dall’attacco di Hamas. Il fine strategico dell’operazione, sicuramente, non è solo quello di sterminare i Palestinesi e impadronirsi dei loro ultimi territori. È quello di innescare, mirando all’Iran, una reazione a catena di guerre in un Medioriente dove Stati Uniti, Israele e le potenze europee stanno perdendo terreno.
Ed ecco la registrazione di quella prima edizione:
Due settimane dopo, nell’edizione del 27 ottobre, Grandangolo torna sui fatti del 7 ottobre con una puntata dal titolo: Operazione False Flag per incendiare il Medioriente della quale riportiamo nell’ordine, la presentazione testuale della puntata e la registrazione sul nostro canale Rumble (YouTube ne ha limitato la visione):
I fatti, e non le opinioni, dimostrano in modo sempre più evidente che l’attacco effettuato da Hamas il 7 ottobre in Israele ha fatto da detonatore a una operazione False Flag, simile a quella dell’attacco dell’11 Settembre 2001 negli Stati Uniti. Notevoli sono le analogie, che sintetizziamo in questa scheda a corredo della puntata di Grandangolo.
Nel 2001 militanti islamici di Al Qaeda riescono a far crollare le Torri Gemelle e a colpire il Pentagono senza che la CIA abbia avuto sentore della preparazione di un attacco di tale portata. Nel 2023 militanti islamici di Hamas riescono a penetrare in massa in Israele, occupando oltre 20 centri abitati, senza che il Mossad abbia avuto sentore della preparazione di un attacco di tale portata.
Nel 2001, le Torri Gemelle crollano come in una demolizione controllata per il calore sviluppato dall’impatto degli aerei, cosa tecnicamente impossibile anche perché il carburante brucia per la maggior parte all’esterno, e la Torre 7 crolla come in una demolizione controllata senza essere stata colpita da un aereo, mentre l’aereo che colpisce il Pentagono penetra interamente all’interno aprendo un foro circolare, cosa tecnicamente impossibile perché le ali avrebbero dovuto spezzarsi lasciando rottami all’esterno. Nel 2023 la barriera che circonda Gaza – dotata dei più sofisticati sensori, radar, telecamere e sistemi d’arma automatici collegati a un centro di comando – viene sfondata con bulldozer senza che scatti nessun allarme, cosa tecnicamente impossibile.
Nel 2001, mentre gli aerei dirottati sono in volo verso gli obiettivi, il sistema statunitense di difesa aerea, uno dei più efficienti del mondo, dà prova di catastrofica inefficienza facendo decollare i caccia intercettori in ritardo. Nel 2023, mentre i militanti di Hamas attaccano gli abitanti e i partecipanti al festival musicale, le forze speciali israeliane, tra le più efficienti del mondo, danno prova di catastrofica inefficienza intervenendo in ritardo.
Nel 2001 l’attacco dell’11 settembre e le vittime che esso provoca servono a giustificare l’apertura di un vasto fronte di guerra con l’invasione statunitense dell’Afghanistan e quindi dell’Iraq, in regioni di primaria importanza strategica nei confronti di Russia e Cina. Nel 2023 l’attacco del 7 ottobre e le vittime che esso provoca servono a giustificare l’apertura di un vasto fronte di guerra nella regione strategica del Medioriente con il duplice obiettivo di cancellare i Territori Palestinesi, rendendo impossibile la creazione di uno Stato Palestinese, e di innescare, mirando all’Iran, una reazione a catena di conflitti in un Medioriente dove Stati Uniti, Israele e le potenze europee stanno perdendo terreno, come dimostra il prossimo ingresso di Iran e Arabia Saudita nei Brics insieme a Russia e Cina.
Ed ecco le parole di Philip Giraldi ex agente dei servizi segreti, risalenti all’8 ottobre in un intervento riportato su Global Research:
e l’intervista di M. Choussudovsky concessa a Caroline Mailloux il 17 ottobre 2023:
“False Flag. Cancellare Gaza dalla mappa”
Su Global Research compare, il 17 ottobre, a firma congiunta M. Choussudovsky (MC) e Philip Giraldi un intervento dal titolo: Si è trattato di un’operazione sotto falsa bandiera? Le operazioni militari sono invariabilmente pianificate con largo anticipo. L’”Operazione Al-Aqsa Storm” è stata un “attacco a sorpresa”? O è stata una “False Flag” ?
Già il 12 ottobre Choussudovsky scriveva:
Sabato mattina presto, 7 ottobre 2023, Hamas ha lanciato l’”Operazione Al-Aqsa Storm” guidata dal capo militare di Hamas Mohammed Deif. Lo stesso giorno, Netanyahu ha confermato il cosiddetto ” Stato di prontezza per la guerra”.
Le operazioni militari sono invariabilmente pianificate con largo anticipo (vedi la dichiarazione di Netanyahu del gennaio 2023 qui sotto). L’”Operazione Al-Aqsa Storm” è stata un “attacco a sorpresa”?
MC continua riportando il giudizio di Been Bartee (BB) pubblicato su GR il 9 ottobre del 2023:
I servizi segreti statunitensi affermano di non essere a conoscenza di un imminente attacco di Hamas.
“Bisognerebbe essere quasi irrimediabilmente ingenui per credere alla versione dei media statali aziendali secondo cui l’invasione di Hamas è stata un “fallimento dell’intelligence” israeliano. Il Mossad è una delle agenzie di intelligence più potenti del pianeta, se non la più potente.”
BB scrive: “Come minimo, il Mossad era a conoscenza dell’attacco in anticipo e lo ha lasciato accadere per convenienza politica. Più probabile, a mio avviso, è che abbia attivamente facilitato l’attacco. Il tipo di persona che crederebbe che si tratti di un grande colpo di genio è lo stesso tipo di persona che crederebbe che una manciata di cavernicoli semianalfabeti dall’altra parte del mondo abbiano compiuto da soli il più grande attacco terroristico della storia, senza l’aiuto di spie, e che edifici con incendi in cima crollino a velocità di caduta libera sulle loro stesse orme”.
Continua l’intervista a MC
Netanyahu e il suo vasto apparato militare e di intelligence (Mossad et al) erano a conoscenza dell’attacco di Hamas che ha causato innumerevoli morti tra israeliani e palestinesi?
Era stato previsto un piano israeliano attentamente formulato per scatenare una guerra totale contro i palestinesi prima del lancio da parte di Hamas dell’”Operazione Al-Aqsa Storm”? Questo non è stato un fallimento dell’intelligence israeliana, come trasmesso dai media. Tutt’altro. Prove e testimonianze suggeriscono che il governo Netanyahu era a conoscenza delle azioni di Hamas che hanno causato centinaia di morti tra israeliani e palestinesi. E “Hanno lasciato che accadesse” : “Hamas ha lanciato tra 2 e 5 mila razzi contro Israele e centinaia di israeliani sono morti, mentre decine di israeliani sono stati catturati come prigionieri di guerra. Nella successiva risposta aerea di Israele, centinaia di palestinesi sono stati uccisi a Gaza”. ( Stephen Sahiounie )
Dopo l’operazione Al Aqsa Storm del 7 ottobre, il ministro della difesa israeliano ha descritto i palestinesi come “animali umani” e ha giurato di “agire di conseguenza”, mentre i jet da combattimento scatenavano un massiccio bombardamento della Striscia di Gaza, patria di 2,3 milioni di palestinesi…” (Middle East Eye). Il 9 ottobre 2023 è stato avviato un blocco completo della Striscia di Gaza, consistente nel bloccare e ostacolare l’importazione di cibo, acqua, carburante e beni essenziali per 2,3 milioni di palestinesi. È un vero e proprio crimine contro l’umanità. È un genocidio.
Vale la pena notare che le azioni militari di Netanyahu non prendono di mira HAMAS, anzi, stanno prendendo di mira 2,3 milioni di civili palestinesi innocenti, in palese violazione dei quattro principi fondamentali del diritto dei conflitti armati (LOAC): “….rispetto e protezione della popolazione civile e degli obiettivi civili [scuole, ospedali e zone residenziali], le Parti in conflitto dovranno in ogni momento distinguere tra popolazione civile e combattenti e tra obiettivi civili e obiettivi militari e di conseguenza dovranno dirigere le loro operazioni solo contro obiettivi militari.” [Protocollo addizionale 1, articolo 48]. Ironicamente, secondo Scott Ritter , Hamas avrebbe acquisito armi statunitensi in Ucraina.
MC riporta assai opportunamente la Dichiarazione di Efrat Fenigson , ex agente dell’intelligence dell’IDF, 7 ottobre 2023 che afferma:
“Ho prestato servizio nell’IDF 25 anni fa, nelle forze di intelligence. Non c’è modo che Israele non sapesse cosa stava per succedere. Un gatto che si muove lungo la recinzione è in grado di innescare tutti si sistemi di allarme e mobilitare tutte le forze. Quindi come si spiega questo?
Che fine ha fatto “l’esercito più forte del mondo”?
Come mai i valichi di frontiera erano completamente aperti? C’è qualcosa di MOLTO SBAGLIATO QUI, qualcosa è molto strano, questa catena di eventi è molto insolita e non tipica del sistema di difesa israeliano.
Per me questo attacco a sorpresa sembra un’operazione pianificata. Su tutti i fronti.
Se fossi un teorico della cospirazione direi che sembra opera del Deep State.
Sembra che il popolo di Israele e il popolo della Palestina siano stati venduti, ancora una volta, ai poteri superiori costituiti.
Il 28 novembre 2023 Thierry Meyssan (TM) pubblica il suo Le incoerenze del 7 ottobre Cosa si nasconde dietro le menzogne di Benjamin Netanyahu e le simulazioni di Hamas. Riportiamo qui il sottotitolo: La versione ufficiale della guerra Hamas-Israele suscita più interrogativi che risposte. L’autore dell’articolo mette in rilievo sette importanti contraddizioni. A pensarci bene, Hamas e Benjamin Netanyahu, lungi dall’essere nemici, sembrano agire di concerto, senza riguardo alcuno per le vite dei palestinesi e degli israeliani. Dietro di loro, a tenere le fila ci sono Stati Uniti e Regno Unito.
Le sette domande poste da TM:
1. Come ha fatto Hamas a scavare e attrezzare 500 chilometri di tunnel a 30 metri di profondità senza destare attenzione?
2. Come ha fatto Hamas ad accumulare un arsenale di queste dimensioni?
3. Perché Benjamin Netanyahu non ha ascoltato quelli che lo avevano avvertito?
4. Perché Benjamin Netanyahu la sera del 6 ottobre ha smobilitato le forze di sicurezza?
5. Perché il mattino del 7 ottobre i responsabili della Sicurezza sono rimasti chiusi nella sede dello Shin Bet?
6. Chi ha attivato la Direttiva Hannibal e perché?
7. Perché le forze occidentali minacciano Israele?
Di grande interesse la tesi di TM espressa nell’ultima parte dell’articolo che qui sintetizziamo: L’insieme dell’operazione di Hamas e di Israele è pilotata dagli statunitensi(…). La Confraternita dei Fratelli mussulmani e i sionisti revisionisti, che in apparenza si fanno una guerra spietata, sono in realtà complici, a spese dei combattenti di base di Hamas, del popolo palestinese e dei soldati israeliani.
Il 9 settembre 2024 viene riportato su voltairenet.org l’articolo di Alfredo Jalife-Rahme
Secondo lo Shin Bet, Netanyahu sapeva dell’attacco dieci settimane prima; no, un anno prima, secondo il New York Times
e il sottotitolo: Le menzogne di Benjamin Netanyahu stanno crollando. Ora si ammette che il controspionaggio aveva avvertito il primo ministro dieci settimane prima dell’inizio dell’operazione della Resistenza palestinese. Il primo ministro non può più negare quanto negò dopo le rivelazioni del New York Times dell’esistenza di rapporti di allerta risalenti a un anno prima dell’attacco.
A proposito delle relazioni tra Mossad e Hamas torniamo all’intervista di MC e alla domanda: Qual è la relazione tra Mossad e Hamas? Hamas è una “risorsa di intelligence”?
C’è una lunga storia. Hamas (Harakat al-Muqawama al-Islamiyya) (Movimento di resistenza islamica), è stato fondato nel 1987 dallo sceicco Ahmed Yassin . È stato sostenuto all’inizio dall’intelligence israeliana come mezzo per indebolire l’Autorità Nazionale Palestinese:
“Grazie al Mossad (l’”Istituto per l’intelligence e le missioni speciali” di Israele), ad Hamas è stato permesso di rafforzare la sua presenza nei territori occupati. Nel frattempo, il Movimento Fatah per la liberazione nazionale di Arafat e la Sinistra palestinese sono stati sottoposti alla forma più brutale di repressione e intimidazione. Non dimentichiamo che è stato Israele a creare Hamas. Secondo Zeev Sternell , storico dell’Università Ebraica di Gerusalemme, “Israele pensava che fosse un espediente intelligente per spingere gli islamisti contro l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) “. ( L’Humanité, tradotto dal francese).
I legami di Hamas con il Mossad e l’intelligence statunitense sono stati riconosciuti dal deputato Ron Paul in una dichiarazione al Congresso degli Stati Uniti: “Hamas è stata fondata da Israele”? “Sai Hamas, se guardi la storia, scoprirai che Hamas è stata incoraggiata e ha iniziato davvero da Israele perché voleva che Hamas contrastasse Yasser Arafat… ( Ron Paul , 2011).
Ciò che questa affermazione implica è che Hamas è e rimane “una risorsa dell’intelligence”, vale a dire “una “risorsa” per le agenzie di intelligence”.
Vedi anche il WSJ ( 24 gennaio 2009) “ Come Israele ha contribuito a far nascere Hamas”.
Invece di cercare di frenare gli islamisti di Gaza fin dall’inizio, afferma Cohen, Israele per anni li ha tollerati e, in alcuni casi, incoraggiati come contrappeso ai nazionalisti laici dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina e alla sua fazione dominante, Fatah di Yasser Arafat. (WSJ)
L’affermazione:
“Chiunque voglia ostacolare la creazione di uno stato palestinese deve sostenere il rafforzamento di Hamas e il trasferimento di denaro ad Hamas”, ha detto [Netanyahu] a un incontro dei membri della Knesset del suo partito Likud nel marzo 2019. “Questo fa parte della nostra strategia: isolare i palestinesi di Gaza dai palestinesi della Cisgiordania“. ( Haaretz , 9 ottobre 2023)
è di Netanyahu.
“Trasferire denaro ad Hamas” per conto di Netanyahu è confermato da un rapporto del Times of Israel dell’8 ottobre 2023:
“Hamas è stato trattato come un partner a scapito dell’Autorità Nazionale Palestinese per impedire ad Abbas di procedere verso la creazione di uno Stato Palestinese. Hamas è stato promosso da gruppo terroristico a organizzazione con cui Israele ha condotto trattative attraverso l’Egitto, e a cui è stato permesso di ricevere valigie contenenti milioni di dollari dal Qatar attraverso i valichi di Gaza”.
Secondo la CNN, per compiere l’operazione Hamas ha formato i propri uomini per un anno e mezzo [ «Hamas militants trained for its deadly attack in plain sight and less than a mile from Israel’s heavily fortified border I militanti di Hamas si sono addestrati per il suo attacco mortale in bella vista e a meno di un miglio dal confine pesantemente fortificato di Israele» by Paul P. Murphy, Tara John, Brent Swails & Oren Liebermann, CNN, October 12, 2023. « Hamas propaganda videos reveal stunning details leading up to attack on Israel », Anderson Cooper 360, CNN, october 13, 2023.]. Ha costruito sei campi di addestramento a Gaza girandovi anche filmati propagandistici. Video degli addestramenti sono stati pubblicati settimane prima dell’attacco.
Il 30 settembre il ministro dell’intelligence egiziana, Kamel Abbas, ha telefonato al primo ministro israeliano per avvertirlo dell’imminenza di un’importante operazione di Hamas contro Israele. L’Egitto, che combatte i Fratelli Mussulmani, temeva che Israele consentisse a tale Fratellanza di svilupparsi ulteriormente.
Vedi: «Egyptian General Intelligence Director supposedly warned Netanyahu about ’something fierce from Gaza’», Smadar Perry, YNetNews, October 10, 2023. «What went wrong? Questions emerge over Israel’s intelligence prowess after Hamas attack», Tia Goldenberg, Associated Press, October 9, 2023.
a-false-flag-attack-operation-to-justify-the-israel-u-s-genocide-against-the-people-of-palestine/5847958 vedi GR https://www.globalresearch.ca/a-false-flag-attack-operation-to-justify-the-israel-u-s-genocide-against-the-people-of-palestine/5847958…
Israele conosceva il piano di Hamas nei minimi dettagli da un anno. Il piano era descritto in un documento di circa 40 pagine, che le autorità israeliane hanno chiamato in codice “Jericho Wall”. Come è noto esso consisteva in un invasione che ha portato alla morte di circa 1.200 persone. Lo ha rivelato il NYT. Le operazioni del 7 ottobre si sono svolte esattamente come programmate nel piano.
Il 10 dicembre 2023 interviene Franco Fracassi sul suo canale. Titola il suo intervento “Il 7 ottobre è troppo simile all’11 settembre”
Il giornalista Roberto Mazzoni interviene sul 7 ottobre il 21 gennaio 2024 con un articolo di grande interesse: Verità sul 7 ottobre in cui propone “una testimonianza, un lavoro di ricerca condotto da un ex analista della CIA (…) con esperienza anche nel campo della lotta contro il terrorismo (…) Larry Johnson che viene intervistato da Stephen Carter, che è un gestore di un canale su YouTube abbastanza conosciuto negli Stati Uniti
Ottolina TV è intervenuta nel dibattito sul 7 ottobre intervistando Roberto Iannuzzi che sul tema ha pubblicato un libro: Il 7 ottobre tra verità e propaganda. L’attacco di Hamas e i punti oscuri della narrazione israeliana
Ecco infine una buona sintesi, pubblicata oggi, su Israele e 7 ottobre a cura di Massimo Mazzucco che già il 7 ottobre del 2023 aveva sospettato una classica LIHOP “Let it happen on purpose” a proposito degli eventi di un anno fa
Ricordiamo infine le parole di Lavrov a New York il 16 luglio, dove il ministro degli esteri russo ha presieduto per due giorni il Consiglio di Sicurezza dell’Onu: “Condanniamo tutti gli atti di terrorismo e condanniamo gli attentati del 7 ottobre, ma ciò che sta accadendo ora a Gaza è una punizione collettiva nei confronti della popolazione civile“.
Nota: Il presidente Roosvelt, nel 1941, era stato informato dell’attacco di Pearl Harbor ma “ne aveva bisogno” per legittimare l’entrata in guerra degli USA e convincere i cittadini statunitensi assai recalcitranti a lasciarsi coinvolgere nel conflitto che si svolgeva oltreatlantico.
Commenta per primo