Ambiente e Agricoltura dicono basta

Agrobiologia per Alimenti Sani

Crescere Informandosi incontra Giuseppe Altieri, docente e agroecologo, con noi per affrontare le recenti massicce proteste degli agricoltori in tutta Europa ed altre criticità del mondo agricolo. In tutta Europa stiamo assistendo alla protesta del mondo agricolo che ormai vede a rischio la propria esistenza in quanto le spese sono diventate troppo esorbitanti ed il modo di concepire l’agricoltura è ormai basato sulla distruzione dei terreni sia per i cambiamenti climatici che per l’uso di prodotti che lo rendono in breve inutilizzabile. Il tutto senza più alcun sostegno da parte del mondo politico. Proprio per questo abbiamo voluto approfondire il tema con l’aiuto del Professor Giuseppe Altieri. Cosa sta accadendo al mondo agricolo in questo ultimo periodo? Quanto è alto il rischio di non riuscire più a mangiare prodotti italiani di qualità da qui a poco? Cosa è stato fatto e cosa si dovrebbe fare in Italia per arginare i danni causati dai cambiamenti climatici? Cosa sta accadendo per ciò che riguarda le farine d’insetti? Perché a suo giudizio i pesticidi sono illegittimi costituzionalmente? Qualità, prezzi bassi e rispetto dell’ambiente, sono misure che l’agricoltura oggi può rispettare? Queste e molte altre le domande e gli aspetti affrontati nel corso di questa intervista.

Nelle colture è possibile utilizzare gli insetti utili e i microrganismi naturali allevati nelle biofabbriche
Non abbiamo bisogno di Pesticidi Chimici o OGM
Le tecniche Biologiche ed Agroecologiche sono più che sufficienti a garantire raccolti economici
Chiediamo l’applicazione immediata del Principio di Precauzione attraverso al clausola di salvaguardia nazionale contro la diffusione ambientale di OGM (Tea, Clearfields, Transgenici, ecc) bloccando immediatamente qualsiasi sperimentazione inutile e pericolosa, autorizzata e recentemente dal Governo italiano nonostante una sentenza della Corte Costituzionale che dichiara l’impossibile “coesistenza” con gli OGM

Come funzionano i pesticidi RNAi

Dopo l’era dei pesticidi chimici, le aziende agrochimiche stanno sfruttando la genetica per affrontare gli insetti che rovinano le colture. I pesticidi RNAi, progettati per bloccare l’espressione genica negli insetti dannosi, seguono un approccio simile a quello dei loro predecessori chimici, ma utilizzano la manipolazione genetica per raggiungere il loro obiettivo.

La Dorifora, uno degli insetti bersaglio di questi pesticidi, rappresenta un caso emblematico. Questo coleottero dannoso per le coltivazioni è noto per la sua adattabilità e resistenza agli insetticidi chimici. Le aziende agrochimiche si stanno orientando allora verso i pesticidi RNAi, sperando che questi possano offrire soluzioni più efficaci.

L’RNA-interferenza è un meccanismo che impedisce la sintesi delle proteine negli organismi viventi. Nel caso dei pesticidi RNAi, questo meccanismo è sfruttato per bloccare l’espressione genica negli insetti, causandone la morte. Tuttavia, questa azione mirata può avere effetti “fuori bersaglio” e influenzare anche gli impollinatori e altri organismi utili per gli ecosistemi.

La Pollinis ha giustamente richiesto una valutazione completa dei rischi per api, impollinatori selvatici, biodiversità ed ecosistemi da parte di un’agenzia indipendente.

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“Agricoltura Suicidata”

Crisi agroalimentare, climatica, ambientale e sanitaria

 

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