di Maurizio Torti
Nel nosztro paese Italia molti cittadini vivono la guerra degli ucraini contro i russi, gli israeliani contro i palestinesi come qualcosa che non ci riguardasse e questo è incredbile ma ancora peggiore è il comportamento della politica, dei partiti e di chi è al governo negli ultimi 24 mesi.
La guerra grande va male, perchè le sanzioni sono state costosissime, politicamente inefficaci e l’Italia ha perso l’opportunità di avere tanto gas a prezzi bassi e ora è costretta a cercare un approviggionamento diverso, forse via mare, in Algeria, incerto, perchè nel Mediterraneo, oggi, non sono improbabili attività di sabotaggio come per il Nord Stream. Il gas dall’Algeria per l’Italia è costoso e non è un approvviggionamento stabile.
L’Italia non ha inviato soldati direttamente in Ucraina, ufficialmente partecipa solo a esercitazioni sui confini della Lettonia, della Romania, ma continua a mandare armamenti di cui sappiamo poco, perchè l’elenco è secretato ma alcuni settori d’arma sono stati indeboliti, come i sistemi missilistici e infatti il ministero della difesa è alla ricerca di fondi per riempire nuovamente i depositi di armi. C’è da preoccuparsi a seguito dei messaggi e della propaganda sempre del ministero della difesa alla ricerca di 10/20 mila nuovi soldati e da inviare dove e per quali obiettivi?
Questo conflitto sta creando innumerevoli problemi economici e geopolitici, la Germania in grave crisi e tutto questo si rifeltte sulle produzioni italiane, in particolar modo al nord, legatissime alla Germania e gli USA lo stesso, forse anche più la grave la crisi interna americana. Sono quindi pronti gli USA a correre in nostro aiuto? L’Italia è in grado di difendere i suoi interessi? La crisi internazionale peggiora con il blocco degli stretti sul Mar Mediterraneo, il Mar Rosso, il Canale di Suez, il passaggio verso l’oceano, quasi tutte le vie del commercio internazionale sono rallentate, quasi interamente bloccate.
Nell’area del nord Africa gli USA sono molto lontani mentre Russia e Turchia si confrontano in Libia, in sintesi l’elenco delle situazioni di crisi è molto più lungo e non sono più efficaci gli accordi bilaterali firmati tra l’Italia e gli USA. Sono da rivedere? NO! Lasciamo andare gli USA per la loro strada. La situazioni in Europa per l’Italia è forse anche peggiore, perchè legata a doppio filo alla Germania e l’industria tedesca, in particolare il settore automobilistico in forte crisi questo inciderà fortemente sull’economia italiana.
Per comprendere meglio nel dettaglio questo contesto socio economico e geopolitico intenazionale in aiuto ci giunge l’intervista a Putin, presidente della Federazione della Russia.
L’Intervista è stata realizzata dal giornalista USA Tucker Carlson, Tucker Carlson, giornalista, personaggio televisivo e scrittore statunitense, ex conduttore della trasmissione Tucker Carlson Tonight prodotta e trasmessa da Fox News Channe. Tucker fu licenziato, perchè “troppo vicino alla politicia dell’ex presidente USA Trump.
I media internazionali e i social sono letteralmente impazziti alla news dell’intervista di Tucker al presidente russo e questo ha scatenato le ire di non pochi personaggi politici sia in Europa sia negli USA. L’ex first lady Hillary Clinton, prima ancora dell’uscita dell’intervista definisce Tucher un “idiota” ma il politico più arrabbiato è l’ex primo ministro inglese Boris Johnson. “Boris Johnson ha attaccato l’intervista di Tucker Carlson a Putin dicendo che è stata tratta direttamente dal “libro dei giochi di Hitler”.
Boris Johnson ha un ruolo fondamentale in questo conflitto, a marzo del 2022 è stato il primo leader europeo a recarsi a Kiev con un semplice ma diabolico intento, bloccare il negoziato di pace tra la Russia e l’Ucraina, in parte già firmato dal presidente dell’Ucraina Zelensky. Questa è storia ed è veramente incredibile il comportamento dei media internazionali svogliati nel chiedere chiarimenti allo stesso Boris Johnson.
Olaf Scholz, leader della Germania, in questi minuti ha dichiarato: “La germania e gli Stati UNiti devono sostenere il mantenimento della pace. Putin mente sulla storia di questa guerra.”
L’intervista di Tucker al presidente Putin è un evento mediatico storico per cui gli effetti sono da osservare in più direzioni e su una linea temporale lunga.
L’intervista è stata pubblicata il 9 febbraio sul social X e sul canale di Tucker e questo ha già provocato qualcosa di interessante, ad oggi l’intervista è stata scaricata dal social X da oltre 170 milioni di utenti e a riportato in “competizione il social X con il rivale digitale Telegram. Per Elon Musk un successo straordinario ma i fuochi d’artificio restano nelle risposte del presidente Putin. L’intervista tocca molti aspetti, dalle vicine elezioni a Russia a quelle negli USA, ai rapporti internazionali ma evidenzia alcuni passaggi sulla storia della Russia e dell’Ucraina. Con un minimo di memoria e di impegno, l’intervista ci mette a disposizine molti elementi per analizzare dal 2010 cosa è accaduto e a misurare i reali rapporti tra l’Occidente e la Russia oggi.
Buona Visione – Intervista integrale e tradotta in italiano da Mark Bernardini
Contemporanemanete alla raffica di domande poste da Turcker a Putin, in Ucraina si chiudeva il sipario sulla forte crisi politica tra la presidenza e i vertici militari.
Erano soltato delle voci già 60 giorni fa ora Zelensky ha licenziato il generale Valery Zaluzhny sostituendolo con Oleksandr Syrsky. Al momento le reazioni internazionali non sono osservate ma all’interno, questa nuova situazione non placa le tensioni nate nel governo di Kiev. Valery Zaluzhny lascia il suo ruolo rifiutando qualsiasi altro compito, probabilmente sarà lo sfidante per le presidenziali molto apprezzato da diversi settori politici e militari. Al comando dell’esercirto uxcraino ora tocca a Oleksandr Syrsky, soldato con espserienza purtroppo per l’Ucraina molto negative, criticato di aver mandato al macello migliaia di uomini e resposnabile di impoprtanti insuccessi. Cosa succederà per i prossimi due mesi, indicati da alcuni analisti ucraini come il tempo massimo per l’esercito di resistere al potente attacco della Russia.
Sul fronte continua l’avanzata dell’esercito russo, intensi bombardamenti aerei, artiglieria e la fanteria avanzano conquistando città dopo città, foresta dopo foresta, lentamente e la città di Avdeevka è sul punto di essere sotto il completo controllo della Russia.
Cosa dobbiamo aspettarci dal cambio ai vertici dell’Ucraina? Per gli analisti non c’è alcuna differenza, l’Ucraina non ha un piano di attacco, oggi e neanche per il 2025. In questo momento l’Ucraina, quando finirà il conflitto, sarà comunque un paese quasi distrutto e qualcuno dovrà pagare per ricostruire. Se dagli USA, il Congresso non cambierà linea, negando ukteriori aiuti a Kiev, l’Occidente dovrà preparare un piano per coordinare il disarmo di quel che resta dell’esercito ucraino e avviare un concreto incontro internazionale per la pace e sicurezza nella regione.
Chi sostiene segnando le parole di Putin come bugie, sono gli stessi leader europei smascherati più volte per le loro continue bugie sull’andamento del conflitto, quindi perchè e per cosa credere a loro?
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