Dopo le testimonianze shock di chi è stato costretto a subirli tra le mura domestiche e le sentenze dei tribunali americani e francesi in favore di cittadini contrari all’installazione forzata dei cosiddetti contatori intelligenti, adesso arriva la notizia del ricorso a Strasburgo: “Una pietra miliare è stata raggiunta!”
“I problemi di salute sono sorti dall’attivazione dei contatori digitali, nonostante l’intensità sia in media molto debole. La ricerca ha da tempo dimostrato che questa radiazione – sotto forma di impulsi digitali a bassissima frequenza (ELF) e molto acuti, forti e persistenti – è particolarmente dannosa. Ma la ricerca scientifica non era in precedenza così solida come lo è ora. Esistono prove decisive che il rischio di effetti avversi è reale”.
Lo studio legale Schjødt AS ha inviato una denuncia alla Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) di Strasburgo per conto di otto persone che vivono in Norvegia. Il caso riguarda l’introduzione forzata di nuovi contatori elettrici.
Gli otto affermano che coloro che sono elettrosensibili soffrono di notevoli problemi di salute a causa dei contatori e che i contatori intensificano altri problemi di salute che già hanno.
La loro denuncia è la prima denuncia norvegese alla Corte EDU sui diritti umani legati alle radiazioni elettromagnetiche e ai danni biologici.
Gli otto hanno perso in pretura contro la società online Elvia, sia persa che vinta in Appello, e hanno visto rigettare il loro ricorso in Cassazione. L’ottava affermazione nella denuncia secondo cui la legge norvegese non ha effettuato alcuna valutazione reale del nucleo del caso – ovvero se le obiezioni dei denuncianti ai contatori AMS siano “ovviamente infondate“, ma ha preso unilateralmente come base la posizione delle autorità. I denuncianti sono stati così esposti a un diniego di giustizia, che è una violazione dei diritti umani.
I denuncianti affermano inoltre che gli attuali valori limite sono insufficienti e fissati in violazione delle attuali conoscenze mediche e biologiche consolidate e che le autorità hanno impedito l’esenzione dall’installazione. Pertanto, secondo la denuncia alla Corte EDU, sono state violate diverse sezioni della Convenzione europea dei diritti dell’uomo ed è stato violato il principio di precauzione.
Numerosi casi sono stati portati dinanzi alla legge norvegese in merito ai contatori AMS, in parte basati su problemi di salute, in parte sulla base di protezione personale, sicurezza pubblica, rischio di incendio e politica energetica. In sostanza, tutti sono persi.
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