Basta guerra! Manifestazione nazionale

Sabato 25 Marzo a Milano Piazza Duomo ore 16:30

Milano 25 Marzo Piazza Duomo

Ci vediamo a Milano

Sovranità Popolare affronta il suo 5° anno di pubblicazioni in un contesto nazionale e internazionale sempre più complesso e dagli scenari molto incerti.

Per affrontare il nuovo anno editoriale sarà necessario affrontare molte questioni tenendo sempre presente l’unico nostro referente, il lettore.

Se da un lato affronteremo cambiamenti organizzativi, gestionali e tecnici la nostra struttura resta sistemica, accogliente e concentrata per un approfondimento della cultura.

Continueremo a essere costruttori di credibilità, aperti al dialogo respingendo ogni forma di terrorismo.

In ogni articolo saremo noi stessi, motivati, determinati ma prima di tutto umani.

Siamo la specie umana o quella che resta, ci riconosciamo in tanti valori, specie umanitari e ci riteniamo profondamente impegnati al cambiamento del paese scendendo nel profondo dell’evoluzione antropologica.

La rapacità della società dell’informazione e della sorveglianza ci ha proiettati in un Occidente che ha smarrito la sua identità mostrando una disumanizzazione riscontrabile nelle prossime generazioni, nei comportamenti e nella cultura.

Vogliamo avere un ruolo di primo piano senza esagerare nei toni e nell’individualismo. Guardiamo agli adolescenti, ai giovani privati della cultura e senza memoria.

Non abbiamo conclusioni superficiali e banali ma letture e informazioni per ripercorrere eventi politici e sociali in modo dettagliato, della vita del Paese, nella sua storia, oggi ancora, nascosta, deviata e ingannevole, diffusa dai governi e dai media completamente asserviti al denaro e al potere.

Viviamo da almeno due secoli una realtà assolutamente falsata.

Vogliamo ricomporre le verità, connettere fatti, eventi oggi documentati ma sparsi tra cento biblioteche e polverizzati nel potente media digitale, internet.

Dal primo numero abbiamo difeso e promosso la costituzione e il bene pubblico e continueremo a farlo, senza illusioni e interpretazioni ma sperimentando nuovi linguaggi, escludendo ogni forma egoistica e partitica, fino a quando la Costituzione della Repubblica Italiana ritornerà ad essere la nostra prima legge, il vero motivo per cui è stata scritta dopo tanti sacrifici di uomini e donne.

Nello specifico riteniamo fondamentale e principio fondante di Sovranità Popolare, la rivista e il quotidiano online, continuare quel percorso, interrotto negli ultimi 5 anni, avviato dalla Confederazione della Sovranità Popolare. Percorso che resta oggi l’unico percorribile e non impossibile ed è in “primis” rispettato tra le colonne delle nostre testate e da chi gli da vita.

È un utopia? No!

Sarà necessario smascherare quelle nicchie di intellettuali italiani prigionieri della disumanizzazione e dal miraggio della tecnologia e dello sviluppo oltre ogni limite immaginabile.

Abbiamo istituito una scuola di giornalismo e continueremo a studiare e tutto questo senza essere finanziati dallo Stato ma solo dai lettori che hanno scelto di essere editori popolari.

Non ci conosci? A questo link puoi scaricare i 10 numeri del primo anno editoriale.

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2 Commenti

  1. Ci vuole sovranitapopolare. E ci vuole anche che sia sovranitapopolare a portare finalmente a conoscenza di tutti gli italiani gli “accordi” segreti USA Italia tuttora in vigore che dal 3 settembre 1943 ad oggi hanno svuotato e rendono vuota la nostra sovranità nazionale e purtroppo anche la nostra stessa Costituzione.

    • Nostro ruolo in questo momento è quello di “formare” riuscire a parlare e dialogare con chi non ha dimistichezza con gli strumenti, c’è una storia del paese Italia tutta da presentare, forse così ci sarà consapevolezza e sarà più semplice comprendere la sovranità popolare. Oggi siamo ancora una minoranza e troppo piccola, non basta. Il tema è: paese sotto protettorato oppure paese sotto occupazione? Alcuni storici viventi e contemporanei arriva a questa stessa conclusione. I giovani non sanno cosa è accaduto tra gli anni 60 e gli anno 90′. Senza memoria con c’è cultura o viceversa e il risultato lo vivi anche tu tutti i giorni. Vivono la giornata, vivono il momento, chiusi e incatenati ad internet. Lo sforzo da fare è notevole.

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