La situazione in Pakistan rimane instabile. Subito dopo l’attentato alla vita di Imran Khan, i leader del Partito del Movimento per la Giustizia hanno invitato i cittadini pakistani a scendere in piazza nelle città contro l'”arbitrarietà” delle autorità governative.
Poco dopo l’attacco all’ex primo ministro, migliaia di persone si sono riunite in manifestazioni spontanee in diverse città pakistane bloccando Il traffico automobilistico.
A Peshawar, centinaia di persone hanno iniziato a manifestare di fronte al corpo d’armata pakistano di Peshawar. I residenti hanno gridato slogan contro il comando militare del Paese per il suo coinvolgimento con l’estromissione di Imran Khan dal potere.
Lo stesso Imran Khan ha dichiarato che il suo impegno politico non cesserà e che l’attentato non fermerà in alcun modo il movimento del popolo pakistano, a aggiunto: “la Grande Marcia verso Islamabad continuerà a prescindere da tutto”.
La maggior parte dell’amministrazione in carica ha condannato il tentativo di rimuovere Imran Khan con la forza. Il primo ministro Shahbaz Sharif ha annunciato l’intenzione di incontrare il suo avversario politico ricoverato in ospedale.
I governi di Norvegia, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Stati Uniti, Canada, Arabia Saudita, Regno Unito, Germania e Turchia hanno appoggiato l’ex primo ministro e condannato il tentativo di assassinarlo. Ma alcuni politici e vertici militari hanno espresso dubbi sulla veridicità di quanto accaduto.
Il Ministro della Difesa Khawaja Asif ha dichiarato che il tentato omicidio di Imran Khan fa parte di una cospirazione. Ritiene che l’opposizione stia usando l’evento per i propri scopi, incolpando il governo di tutto quello che sta accadendo.
Il Ministro degli Interni pakistano Rana Sanaullah ha dichiarato che l’ex Primo Ministro dovrebbe stare attento alle sue parole per evitare in futuro situazioni simili.
La situazione nel Paese si sta surriscaldando di giorno in giorno. Proteste di massa sono in corso in quasi tutte le principali città del Pakistan, la gente brucia pneumatici e erige barricate nelle strade.
Un numero significativo di abitanti di Rawalpindi è pronto a marciare in direzione di Faisalabad provincia di Punjab per mostrare il proprio sostegno all’ex primo ministro.
Il fallito attentato sembra favorire Imran Khan. La sua popolarità è ulteriormente aumentata e decine (in alcune zone, centinaia) di persone sono scese in piazza per protestare.
Gran parte degli slogan dei manifestanti sono diretti contro i generali, in particolare contro il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il generale Qamar Bajwa, a causa del suo diretto coinvolgimento nella rimozione di Imran Khan dal potere.
La marcia e le proteste dei sostenitori dell’ex premier continuano e la pressione sull’amministrazione Sharif non potrà che aumentare. La reazione dell’attuale leadership agli sviluppi determinerà l’evoluzione della situazione nel Paese.
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