Questo conflitto continua ad essere caratterizzato da alcuni aspetti importanti.
La sua internazionalizzazione, è una guerra tra Russia e Nato, giunta all’8° mese, l’uso, sul campo, di nuovi armamenti come l’utilizzo sempre più frequente dei droni di ogni tipo, utili per l’osservazione ma anche per colpire direttamente posizioni nemiche. La caratteristica principale del conflitto resta la comunicazione, la propaganda e come i media occidentali raccontano il conflitto traendo e diffondendo solo informazioni ricevute dal regime di Kiev. L’uso quotidiano di internet, dei social, come telegram e altri, sono gli strumenti per seguire realmente quanto accade sui fronti ma anche per gli aspetti di politica internazionale sempre legata al conflitto. Non è affatto difficile seguire giornalisti impegnati tutti i giorni nel lancio di articoli e aggiornamenti, dettagliati, puntuali e facilmente confrontabili con altre fonti. Nonostante la loro presenza, già dal 24 febbraio, la stampa occidentale continua a ignorarli e la curiosità e caratteristica del conflitto sta proprio nel fatto che nel momento in cui non ci sono notizie, o meglio non ci sono eventi bellici favorevoli alle forze armate ucraine, il silenzio domina nelle radio, nelle tv e nei giornali non si trovano articoli. Cosa significa? Semplice. I media occidentali non raccontano cosa accade ma sono solo strumenti di propaganda per l’Ucraina, quando le cose vanno male, le news se ci sono sono solitamente molto generiche.
Dai fronti di guerra
Le truppe russe stanno sviluppando un’offensiva su Vodyanoye, Pervomayskoye e Opytne vicino alla città di Peski.
Unità del battaglione Sparta e altre unità delle forze armate russe hanno occupato alcune posizioni ucraine sulla circonvallazione di Donetsk tra Peski e Vodyanyi e controllano la maggior parte di Vodyane e avanzano verso Pervomayskoye.
Dalla piccola città, unità della milizia popolare della DNR si sono avvicinate alla periferia di Opytne, occupando le posizioni abbandonate delle forze armate ucraine. Il rifornimento delle forze ucraine in prima linea è ora molto complicato, quasi tutte le strade che portano all’insediamento di Peski sono controllate dalle truppe russe.
Nella parte occidentale di Pervomayskoye e di Nevelskoye si combattono dure battaglie, nonostante i tentativi di contrattacco delle forze armate ucraine, lo scenario prossimo sarà il ritiro delle unità ucraine dalle città di Pervomayskoye e Nevelske. Per le forze armate russe, la strada in direzione di Netailovo e Krasnogorovka è quasi libera, mentre la continua avanzata a nord, da Vodyane e Opytne permetterà di condurre un’offensiva su Orlovka per circondare le ben armate posizioni ucraine a Avdiivka.
L’offensiva della Federazione della Russia in questa direzione è il tentativo di fermare i bombardamenti quotidiani sulla città e nella periferia di Donetsk.
In direzione di Kharkiv, le truppe russe hanno colpito postazioni e strutture militari ucraine a Shevchenkove, Strelechya e Olkhovatka, mentre continua un intenso fuoco di artiglieria, sugli obiettivi dove c’è una forte concentrazione di soldati e mezzi ucraini in direzione di
Starobelsk, Dvurechne, Berestove e Nevske. Lanci di missili russi in direzione di Bakhmut (Artemivsk), Bakhmut, Bakhmut, Soledar, Kurdyumivka e Majorsk.
In direzione di Zaporizhzhya, le truppe russe hanno colpito posizioni ucraine a Zalizne, Poltavka, Orekhovo e Preobrazhenka.
In direzione di Dnipropetrovsk, le unità russe hanno colpito obiettivi a Chervonohryhorivka e danneggiato una linea di trasmissione elettrica all’interno della città e distrutto un deposito di carburante ucraino a Dnipropetrovsk.
A sud, le truppe russe hanno colpito le posizioni delle forze armate ucraine a Velyka Aleksandrovka e Shirokyi.
Nella notte le forze armate ucraine hanno colpito la città di Rubizhne, nella Repubblica Popolare di Luhansk, con otto proiettili di artiglieria da 155 mm. Si segnalano problemi di alimentazione elettrica.
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