Zelensky fa il suo cerimoniale all’aperto con una piccola scrivania

La guerra del gas ha sconvolto l'Europa

Il presidente dell'Ucraina Zelensky firma la richiesta per entrare nella Nato

Nel momento in cui a Mosca continuava il cerimoniale per i trattati, i contratti per l’annessione dei nuovi territori, a Kiev Zelensky ha tenuto il suo cerimoniale firmando in strada, la domanda per la richiesta, da parte dell’ucraina di essere riconosciuta come un nuovo membro della NATO.

Per ora non è possibile sapere se la richiesta è ufficiale e se ci sarà una risposta dal segretario generale della NATO Stoltenberg.

Dai fronti di guerra le news corrono rapidamente

Settore in direzione di Liman, al momento la linea di contatto e teatro di combattimenti molto duri

Dopo l’arrestramento dalle linee di difesa da Drobyshevo e Yampol, le forze armate russe si sono attestate alla periferia di Liman e la zona cuscinetto intorno alla strada Liman-Zarechnoye-Torskoye. Le forze armate ucraine stanno cercando di bloccare definitivamente il corridoio e completare l’accerchiamento della città, ma le forze russe resistono agli attacchi.

Difficile dirlo con precisione ma è possibile che sono almeno 5000mila i militari ucraini,incluso un numero imprecisato di mercenari stranieri, impegnati nell’offensiva su Liman. Mezzi blindati a protezione della fanteria ucraina, provano ad avanzare dalla direzione di Drobyshevo, Stavkiv, Dibrovo e Yampil verso la città di Liman.

Le forze armate russe hanno inviato rinforzi, tra cui artiglieria, MLRS e veicoli blindati, dalla direzione di Torskoye. Combattimenti si stanno svolgendo nei pressi di Yampil e a nord di Liman.

A nord di Zarechnoye, i militari ucraini, supportati da veicoli blindati, hanno tentato di sfondare a Terny, attraverso una diga sul fiume Zherebets, ma sono stati respinti dalle unità delle forze armate russe e si sono ritirati sulla sponda occidentale in direzione di Ivanovka.

Per avere maggiori forze, uomini e mezzi, le forze armate hanno rapidamente trasferito unità da combattimento dai dintorni di Seversk, Soledar, Sloviansk, Kramatorsk. Questa manovrà ha probabilmente indebolito le difese ucraine in direzione di Soledar, dove stanno avanzando unità della Wagner, della LNR e della DNR.

Su questo fronte la situazione è ancora incerta, ma le forze armate russe continuano a tenere il controllo di Liman e nello stesso momento riescono a rallentare l’avanzata delle forze armate ucraine. Se le forze armate russe ed in particolare quelle alleate, riusciranno a contenere l’assalto ucraino, raggiungendo due obiettivi, il primo  difendere la città e il secondo, infliggere pesanti perdite alle forze ucraine. Se questa sarà lo scenario nelle prossime ore, le forze armate russe potrebbero riprendere l’iniziativa di attacco.

Dagli USA non arrivano mai notizie incoraggianti ma saltuariamente qualcuno mostra ancora lucidità o comunque di perseguire interessi diversi da quelli perseguiti dalla potente lobby militare americana.

È il caso di Richard Hayden Black, ex marines, ex senatore che ha dichiarato: “Il Presidente Putin ha fatto uno sforzo disperato per arrestare la marcia verso la guerra. Nel dicembre del 2021 si è spinto fino a mettere sul tavolo della NATO specifiche proposte scritte, proposte di pace per disinnescare ciò che stava per accadere.  I vertici della NATO, hanno ignorato e come al solito preso tempo. A quel punto Putin, vedendo che degli ucraini armati e dotati di armi in grado di colpire e uccidere le truppe russe, erano letteralmente ai loro confini, decide di colpire per primo. Non si trattava di un attacco precedentemente pianificato”. Continua: “Non credo che l’Ucraina abbia voce in capitolo nella scelta tra la pace e la guerra. Penso che la decisione in merito alla pace o alla guerra venga presa a Washington DC. Finché noi vogliamo che la guerra continui, la combatteremo usando gli ucraini come intermediari, e la combatteremo fino alla morte dell’ultimo ucraino”.

Le parole di Richard Hayden Black non aggiungono nulla alla realtà dei fatti, il conflitto è tra la Russia, gli USA e la NATO. Resterà, come spesso è accaduto su altri teatri di guerra, continueranno in modalità indiretta oppure decideranno di scontrarsi frontalmente sui fronti e sulle trincee?

Qui le dichiarazioni

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