I combattimenti sono in corso da novembre 2020, provocando la morte di migliaia di persone e altre 500000mila costrette a vivere in condizioni di grave carestia.
I militari etiopi e i loro alleati eritrei perseguitano e uccidono nel Tigray ed entrambi gli eserciti regolari, sono accusati di crimini di guerra ed atrocità di ogni genere.
Esattamente il 4 novembre, il governo etiope, guidato dal primo ministro Abiy Ahmed ha ordinato un’offensiva militare contro le forze regionali nel Tigray, motivando con la solita scusa degli oppressori, “a seguito di un attacco a una base militare dell’esercito etiope”.
In pochi anni, la carriera politica aiuta il signor Abiy a diventare presidente ed avvia una serie di riforme anche economiche che soffocano l’economia del Tigray.
Nonostante i continui appelli e alle proteste pacifiche della popolazione del Tigray, il governo etiope accelera e stringe in una morsa feroce milioni di cittadini, la resistenza del popolo del Tigray nasce per salvare la vita a milioni di tigrini.
Non sono state sufficienti per il governo etiope le nuove riforme e Il sig. Abiy avvia una grande riforma politica, cacciando letteralmente dal governo tutti i rappresentanti del sistema federale dell’etiopia e fonda un nuovo partito, (il Partito della prosperità) ma i fatti lo contraddicono, il nome esatto da dare al nuovo partito è: il partito della guerra.
Nel frattempo, il signor Abiy ha posto fine al conflitto con la vicina Eritrea, guadagnandosi un Premio Nobel per la pace nel 2019. Si è proprio vero, la comunità internazionale non lo processa per i crimini di guerra nel Tigray ma gli riconosce un merito a seguito della fine del conflitto con l’Eritrea.
il primo è arrivato a settembre, il governo etiope ha annullato le elezioni regionali, “causa” emergenza sanitaria dovuta al covid e contemporaneamente ha congelato tutti i finanziamenti per il Tigray.
Le tensioni sono aumentate e il governo etiope ha scelto la strada della violenza, della crudeltà e della guerra. Prima affamando oltre 6 milioni di persone e contemporaneamente portando attacchi feroci a strutture sanitarie, scuole, chiese, sistemi di distribuzione energetici e ogni tipo di infrastruttura per la comunicazione.
Per più di 20 anni erano 4 le coalizioni, a base etnica, al governo dell’Etiopia e i tigrini ne rappresentavano il 9% .
La coalizione ha dato autonomia alle regioni dell’Etiopia, riuscendo a bilanciare le forze e la rappresentanza politica all’interno del governo etiope ma chiaramente gli oppositori non sono rimasti a guardare.
Il sig.re Abiy prende tempo, per permettere i primi aiuti umanitari, finalmente c’è una tregua alla crudeltà della guerra e da qualche settimana si attende l’avvio di negoziati ma tutto sembra solo fumo, l’Etiopia non ha ancora presentato la lista dei negoziatori, è così difficile?
L’Etiopia, il più antico paese indipendente dell’Africa, ha subito cambiamenti radicali da quando Abiy è salito al potere. Membro dell’Oromo, il più grande gruppo etnico dell’Etiopia, Abiy ha lanciato la guerra contro la popolazione del Tigray e con l’obiettivo di distruggere la resistenza del Tigray.
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