L’acciaio di Mariupol alla Russia

Il lavoro in miniera uccide i lavoratori ed arricchisce i potenti sempre più avidi

Lavorazione ferro ed acciaio area industriale Mariupol

di Loreto Giovannone

La Storia. La città di Kiev è stata capitale della Russia prima dell’anno mille (nel 882 sotto Oleg di Kiev). Per quel che riguarda l’aspetto nazionale, Kiev fu nella seconda metà del sec. XIX e nel principio del XX una città essenzialmente russa. Anche la popolazione ebraica vi agisce in questo tempo da promotrice della lingua e della cultara russa. https://www.treccani.it/enciclopedia/kiev_%28Enciclopedia-Italiana%29/. Dal 1917 al 1920, dopo la proclamazione del distacco dell’Ucraina dalla Grande Russia, Kiev fu la capitale della Repubblica democratica ucraina. Nel triennio è attraversata dall’armata rossa, dalle truppe germaniche e polacche, dal 1920 è sotto i soviet. Gran parte della popolazione parla la lingua russa, anche se internamente le lotte politiche dell’Urss di Stalin con l’imposizione della collettivizzazione delle campagne, causarono nel 1932-33 una forte carestia con milioni di morti, oggi riflessi in odii e spaccature non sanati.

L’attualità. È opinione di alcuni analisti che l’odierna guerra Russo – Ucraina causerà il crollo della Comunità Europea, a ben vedere non è il conflitto in sé che causerà il rapido declino ma la fine dell’accaparramento delle materie prime di USA, Europa e tutti gli altri paesi in area atlantista, materie prime che sono il vero motivo della guerra in corso. In realtà Francia e Germania si sono già smarcate per l’approvvigionamento del gas proveniente dalla Russia ed hanno acquistato le riserve in rubli per poter pagare la fornitura del gas.

Industria siderurgica Mariupol
Estrazioni minerarie

Il vergognoso Osservatorio Economico del Governo Italiano nella pagina infoMercatiEsteri non è in grado di affiancare alla lista dei minerali ucraini le quantità di materie prime disponibili pur affermando: L’Ucraina vanta ricchi giacimenti di materie prime come carbone, minerale di ferro, gas, petrolio, argilla. L’industria pesante (siderurgia, metallurgia, chimica) attinge agli importanti giacimenti locali di minerali di ferro e ai depositi di carbone. Nell’anno 2012 l’Ucraina è salita al 9 posto tra 62 paesi produttori d’acciaio ed è tra i primi dieci paesi produttori ed esportatori di metalli. All’Ucraina inoltre appartiene il record nella produzione del carbone all’interno dell’Europa. L’Ucraina occupa il 13-simo posto nel mondo per la produzione del carbone ed è il quarto paese in Europa per riserve di gas e petrolio. L’Ucraina vanta delle ingenti risorse di caolino, argille plastiche ed argille refrattarie, che costituivano circa il 70% delle riserve dell’ex Unione Sovietica. Nel territorio ucraino è presente l’unico deposito europeo di sabbie minerali, da cui si estrae zircone per 35.000 tpa, il ché fa dell’Ucraina il sesto produttore mondiale. L’Ucraina ha i più grandi giacimenti di uranio d’Europa.

https://www.infomercatiesteri.it/materie_prime.php?id_paesi=96#

Rapaci di materie prime. Dalla generica, risibile e non classificabile descrizione ministeriale si evince benissimo che l’Ucraina ha in abbondanza risorse naturali per l’industria mondiale ed è stata teatro della feroce conquista globalista delle corporation occidentali in territorio di cui non esiste un precedente diritto di sfruttamento. Si comprende altresì perché nel 2014 il rapace globalismo occidentale architettò un colpo di stato insediando personaggi al governo estranei agli ucraini, armando milizie mercenarie straniere, si comprende inoltre per cosa si stia combattendo la guerra in Ucraina. Ma non si dice.

Area industriale Mariupol

Distretto di Kalmiuskyi, ex distretto di Illichivskyi, è un distretto urbano della città di Mariupol, in Ucraina. Russofoni 93,60%.

Distretto di Prymorskyi, è un distretto urbano della città di Mariupol, in Ucraina. Russofoni 93,60%

Distretto di Livoberezhnyi, precedentemente noto come distretto di Ordzhonikidze è stato istituito nel 1939.

Svolta postbellica. Il 31 maggio 2022, dopo due mesi di blocco dovuto alla guerra, la prima nave è salpata in rotta per la Russia dal porto ucraino di Mariupol, per la prima volta dall’inizio del conflitto quando la Russia ha conquistato la città. Il cargo trasporta metallo ed è diretto a est, verso la Russia e non verso il Canada, USA, Giappone, Francia, Italia, ecc… Quando nel mese di maggio l’esercito Russo ha preso il pieno controllo di Mariupol, oltre 2.400 neonazisti, mercenari della NATO, si sono arresi sotto le acciaierie Azovstal assediate. La settimana scorsa la Russia ha dichiarato che il porto è stato smantellato, sminato in parte e riaperto alle navi commerciali. Le navi del porto di Mariupol sono ora della repubblica filorussa di Donetsk, il nuovo governatore Pushilin, ha dichiarato: “Alcune delle navi saranno trasferite nella giurisdizione della RPD e saranno rinominate. In questo modo, la RPD sarà in grado di formare una propria flotta commerciale“. Due giorni fa la nave russa era entrata nel porto, sminato dai russi nell’area di attracco, per caricare 3.000 tonnellate di prodotti siderurgici, il 31 maggio il cargo Slavutich è uscito dal porto, scortato dall’artiglieria della Flotta del Mar Nero e da unità di pattugliamento navali antisabotaggio, il vero saccheggio delle materie prime iniziato nel 1991 dai paesi d’area atlantista (Europa compresa), con il braccio armato della NATO e nazisti ucraini è finito, le materie prime tornano alla madrepatria Russia secondo gli accordi stipulati ad inizio anno dalla Russia con le repubbliche del Donesk e Lugansk.

Grano Ucraino. Il 3 giugno il presidente russo Vladimir Putin in un’intervista al canale Rossiya-1 ha affermato: I porti del Mar d’Azov, Berdyansk e Mariupol, sono sotto il nostro controllo, siamo pronti a garantire un’esportazione senza problemi di grano ucraino attraverso quei porti. Stiamo finendo i lavori di sminamento. Le truppe ucraine avevano piantato tre strati di mine lì, e questo lavoro è quasi finito. Creeremo la logistica necessaria.

 

 

 

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