Russia: domani meno energia elettrica verso la Finlandia

Il conflitto tra Russia e Ucraina ridisegna gli assetti geopolitici nel mondo è la nuova storia

Finlandia Mar Baltico

La Finlandia come anticipato in un precedente articolo, oggi 12 maggio si avvia per diventare un nuovo membro della Nato avendo ottenuto anche garanzie dalla Gran Bretagna, pronta ad intervenire laddove la Russia accennasse ad azioni militari, nel periodo tra la richiesta ufficiale e l’accettazione della domanda.

Anche questo nuovo evento, provocato dal conflitto tra Russia e Ucraina sarà conservato negli annali degli eventi storici, l’entrata della Finlandia nella Nato modifica profondamente tutte le alleanze e la geopolitica ad est e non solo, un esempio osservabile dalla cartina

Per la Federazione della Russia il controllo del baltico si fa sempre più complicato, l’espansione della Nato raggiunge livelli solo 5 anni fa impensabili per qualsiasi costruzione di scenari bellici futuri. Questa guerra continua a produrre e condizionare cambiamenti profondi che si ripercuoteranno sulla nostra vita.

Le difficoltà non si limiteranno al Mar Baltico ma arrivano addirittura al Mar Glaciale Artico, ieri zona controllata e dominata dalla Federazione della Russia. La risposta non diplomatica da Mosca non si è fatta attendere, da domani mattina, le forniture di gas dalla Russia verso la Finlandia saranno interrotte.

Quali conseguenze ci saranno dopo la chiusura del rubinetto del gas verso la Finlandia è difficile dirlo, dato che la Svezia acquista gas russo, principalmente per il colosso siderurgico SSAB, tramite la Gasum. Gazum faceva precedentemente parte del colosso energetico russo Gazprom, ma due anni fa l’azienda è diventata interamente di proprietà dello stato finlandese.

In più di una occasione la Svezia ha espresso preoccupazioni per quanto accadeva in merito al gas russo ed ha sempre acquistato dalla Finlandia il gas russo, in una dichiarazione, l’ufficio stampa della SSAB ha specificato che la quantità di gas naturale russo, acquistato attraverso la Finlandia è pari all’acquisto di gas della Finlandia. In una riunione straordinaria dei ministri del governo svedese, la Svezia abbandona gli accordi con la Russia e si prepara a chiedere di entrare nella Nato ma intanto cosa succederà con il gas? La strategia della Federazione della Russia è giusta? E questo accecante odio e fenomeno della russofobia è veramente giustificato?

Sul fronte politico, il presidente dell’Ucraina Zelensky durante una delle sue apparizioni in video, questa volta parla di politica e non il solito appello all’invio delle armi. Zelensky risponde a Draghi in merito alla dichiarazione del premier: “sul campo ora le forze sono bilanciate, non c’è più lo scontro tra Davide e Golia”

Zelensky non ci sta e riparte quindi la litania: “occorrono più armi ed aiuti all’Ucraina, non siamo nelle posizione di concedere nulla alla Russia, non trattiamo, solo perchè qualcuno pensa che ora le forze in campo sono bilanciate”

Secondo fonti russe, domani ci sarà una riunione aperta all’ONU richiesta dalla Federazione della Russia in merito ad ulteriori prove della partecipazione degli USA e non solo, alle attività di ricerca militare nei biolaboratori situati in Ucraina.

Nuove prove confermano gli esperimenti condotti dal Pentagono sui cittadini ucraini nell’ospedale psichiatrico n. 1 (villaggio di Streleche, nella regione di Kharkov).

I soggetti coinvolti sono un gruppo di pazienti maschi di età compresa tra i 40 e i 60 anni colpiti da un forte esaurimento fisico.

Gran parti di queste attività, la ricerca, i finanziamenti sono stati coordinati da cittadini stranieri, americani principalmente ed il Ministero della Difesa Russo pubblica la foto di Linda Oporto nata in Florida e direttamente coinvolta in questi lavori.

Nel gennaio 2022, i cittadini stranieri che conducevano gli esperimenti sono usciti dall’Ucraina e le attrezzature e i farmaci utilizzati sono stati portati nell’Ucraina occidentale.

Durante altre conferenze, era stata evidenziata la partecipazione di altri paesi occidentali, dai nuovi documenti presentati dalla Russia emergono ora i dettagli, ed il ruolo del governo tedesco impegnato in un programma nazionale di biosicurezza indipendente da Washington, già dal 2013.

Dodici Paesi, tra cui l’Ucraina, sono coinvolti nei programmi di ricerca nei biolaboratori in Ucraina.

Sempre in Germania sono coinvolti l’Istituto di Microbiologia delle Forze Armate (Monaco), Robert Chock – Berlino -, l’Istituto Loeffler – Greifswald – e l’Istituto Nocht per la Medicina Tropicale in Amburgo.

I nuovi documenti illustrati dal Ministero della Difesa Della Federazione della Russia rivelano che solo tra il 2016 e il 2019, circa 3500 campioni sierologici sono stati prelevati da cittadini ucraini residenti in 25 regioni, il prelievo del sangue sono stati eseguiti dagli epidemiologi militari dell’Istituto di microbiologia della Bundeswehr.

Il coinvolgimento di istituzioni subordinate alla Bundeswehr conferma l’orientamento militare delle ricerche biologiche condotte nei laboratori ucraini e solleva interrogativi sugli obiettivi perseguiti dalle forze armate tedesche nella raccolta di biomateriali di cittadini ucraini.

I documenti ottenuti mostrano anche il coinvolgimento della Polonia nei laboratori biologici ucraini. È stata confermata la partecipazione dell’Istituto polacco di medicina veterinaria a ricerche volte a valutare le minacce epidemiologiche e la diffusione del virus della rabbia. La ricerca in questione è stata condotta in collaborazione con l’Istituto Battelle, con sede negli Stati Uniti, un importante appaltatore del Pentagono.

Inoltre, sono stati documentati i finanziamenti polacchi all’Università di Medicina di Lvov, che comprende un membro dei progetti militari americani di biologia, l’Istituto di Epidemiologia e Igiene. Dal 2002 l’organizzazione gestisce un programma di riqualificazione per gli specialisti con esperienza di lavoro con materiali e tecnologie a duplice uso.

Ogni giorno sorprese, nuovi documenti raccolti sul ruolo e ragioni della presenza dei laboratori biologici in ucraina, finanziati dagli Usa, a cui hanno partecipato diversi paesi diventa ora una storia infinita ma la questione più importante, almeno per ora, nessuno, Tribunali internazionali, Onu, la stampa occidentale ed altre organizzazioni internazionali sembrano interessarsi a quanto sta accadendo, lasciare solo alla Russia, il compito di indagare è un grave errore.

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