Il nuovo corso dei negoziati tra Russia ed Ucraina

Maria Zakharova: "la scena finale in una farsa chiamata 'British Justice'"

Negoziati USA Russia Nato

Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri della Federazione della Russia, ha dichiarato: “La Russia ha perso la fiducia nei negoziatori ucraini e che d’ora in poi tratterà direttamente con Stati Uniti e NATO, Continua: Sono gli Stati Uniti e la NATO a guidare il processo in Ucraina”.

Negli ultimi dieci giorni, anche se ci sono stati degli incontri in video conferenza, ed a seguito delle dichiarazioni del Presidente dell’Ucraina Zelensky, i negoziati sembrano essere in una situazione di stallo. La decisione e la volontà della Russia di proseguire i negoziati ma direttamente con USA e Nato apre ulteriori scenari importanti. Siamo vicini ad un “cessate il fuoco”?

In questa crisi, i ministeri degli esteri assumo diversi ruoli e Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri della Federazione della Russia, ha dichiarato in merito a Julian Assange: “la decisione di estradare Julian Assange, negli Stati Uniti, da parte del tribunale inglese è una farsa”

Continua: “come nella peggiore tradizione dell’Inghilterra, tutto avviene nel nascosto”, quando la comunità internazionale è completamente guidata dai media occidentali concentrati su altri eventi … E proprio in questo stato, in linea di principio, tutto è possibile , e anche Assange viene estradato negli Stati Uniti, nonostante le richieste degli attivisti per i diritti umani. Il fine giustifica sempre i mezzi per la comunità occidentale”.

Aggiunge Maria Zakharova: “ha effettivamente eseguito la scena finale in una farsa chiamata ‘British Justice'”. Ha poi chiarito “la fine di questo processo vergognoso” è nella responsabilità del capo del Ministero dell’Interno britannico, Priti Patel.

I legali di Julian Assange hanno tempo fino al 18 maggio per presentare una richiesta ed opporsi alla decisione della Corte. Sia Priti Patel sia Boris Johnson, entrambi posso riparare ai torti subiti da Julian Assange e fermare tutto immediatamente, applicando il quarto articolo del trattato internazionale tra Stati Uniti e Gran Bretagna, che fa riferimento a il divieto di estradizione per reati politici.

La moglie di Assange, Stella Morris, ha commentato la decisione del tribunale di Londra di estradare il marito negli USA, dove rischia 175 anni di carcere: “vogliono mandarlo in un paese che lo ucciderà”. A suo avviso, il primo ministro britannico Boris Johnson e il ministro dell’Interno del Paese possono fermare questo processo in qualsiasi momento.

Nel dicembre 2021, la Corte d’Appello di Inghilterra e Galles ha accolto l’appello della parte americana per estradare il fondatore di WikiLeaks negli Stati Uniti. Secondo Reuters, il caso è stato rinviato al tribunale, che in precedenza aveva stabilito che l’uomo non poteva essere estradato negli Stati Uniti a causa del rischio del suo suicidio.

Il fondatore di WikiLeaks è attualmente sotto custodia nel Regno Unito. Nel 2019 Washington lo ha accusato di 18 capi di imputazione, inclusa la violazione della legge sullo spionaggio e la divulgazione di informazioni riservate.

Abbonati alla rivista

Sovranità Popolare è un mensile, 32 pagine di articoli, foto, ricerche, analisi e idee. Puoi riceverlo comodamente a casa o dove preferisci. E' semplice, iscriviti qui.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*