L’esercito della Federazione Russa con battaglioni delle due repubbliche popolare del Donbass, controlla quasi tutto il porto e completamente la città di Mariupol.
I combattimenti sono solo in alcune aree dell’industria siderurgica all’interno del porto.
L’area è completamente circondata e sono stati istituiti numerosi posti di blocco al fine di controllare chiunque, all’interno del porto. Le forze di sicurezza russe temono i tentativi di fuga da parte dei rimanenti membri del battaglione nazista Azov.
Immagini e note ufficiali confermano alcuni tentativi, un convoglio di 2 carri ed altri automezzi è stato bloccato su una strade veloce che conduce fuori Mariupol, mezzi distrutti, numero imprecisato di morti e prigionieri. Ulteriore tentativo con elicotteri e anche dal mare al fine di evacuare feriti oppure portare munizioni, cibo ed acqua, come richiesto da ufficiali dell’esercito ucraino direttamente dall’area di Mariupol.
Ulteriore conferma anche da parte ucraina, della resa di oltre 1300 unità dell’esercito ucraino.
Quella dei militari russi è un’avanzata molto lenta, la zona è in territorio aperto ma offre decine di nascondigli ma le operazioni militari sono concentrate nella rete sotterranea di cui non si conosce la consistenza, almeno non ufficialmente. Ogni “buco” può essere una trappola oppure rifugio per piccoli gruppi di armati. Questa situazione ricorda un poco le attività dei marines americani durante la guerra del Vietnam, bonificare cunicoli sotterranei dalla presenza di nemici.
Le immagini sono appunto di uno dei cunicoli sotto l’industria siderurgica a Mariupol, trasformata in una caserma dove vivevano e si nascondevano membri dell’esercito ucraino, dei nazionalisti Azov.
All’interno sono stati ritrovati depositi di munizioni, radio ed altra strumentazione.
Attualmente tra gli oltre mille prigionieri non viene segnalata la presenza di volontari stranieri. Sul numero dei prigionieri non è possibile fare propaganda, perchè al momento degli scambi, entrambi le parti conoscono dettagliatamente chi e quanti sono i prigionieri, se qualcosa non è corretto, ‘ una palese violazione della Convenzione di Ginevra. Questa è una situazione molto delicata, la della presenza conferma di ufficiali Nato e solo seguito della completa bonifica della città sotterranea potremmo sapere questi cunicoli con porte stagne o di particolare dotazione di sicurezza dove portano.
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