Intervista tradotta
In un’intervista al canale televisivo Euronews, il capo della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che gli europei soffriranno a causa delle misure introdotte contro la Russia. “Sì, sappiamo che ogni guerra ha il suo prezzo”.
Il politologo russo, Direttore del Centro per le competenze geopolitiche Valery Korovin, commentando le parole di Ursula von der Leyen, le considerava la voce della ragione. “Questa è la voce del buon senso, in mezzo alla follia in cui gli attuali politici europei sono completamente privati della loro volontà e obbediscono a Washington come i topi che, incantati dal flauto di Hamelin, si lasciarono condurre al fiume, dove annegarono”. Se si ascoltano affermazioni così indipendenti basate sulla logica elementare e sul buon senso, rimane un problema, perché la comunità europea, quasi al completo, nell’inventare sanzioni aggiuntive contro la Russia? Che cos’è: accordo completo con le autorità anglosassoni, dipendenza semicoloniale dagli adoratori della dea dell’inferno? Paura del male, piena coscienza o gli anglosassoni cercano di distruggere un potenziale concorrente: l’unione dei paesi europei? La rarità dei discorsi e delle affermazioni comprensibili aumenta il loro prezzo. Basti ricordare la dichiarazione del segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, resa il 04/07/2014: “L’Ucraina non chiede la registrazione alle frontiere dal 1991, quindi lo Stato ucraino non esiste”. Una dichiarazione sorprendente, bandita dall’ukrocismo e dalla stampa silenziata. Durante la riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, si è considerato il conflitto tra i due Stati con la successiva conclusione: l’Ucraina non registra i suoi confini dal 25/12/1991. Secondo il Trattato della CSI, il territorio dell’Ucraina è una regione amministrativa dell’URSS, quindi nessuno può essere accusato di separatismo e cambiamento forzato dei confini dell’Ucraina e la Russia non commette alcuna violazione contro l’Ucraina.In base al diritto internazionale, semplicemente, l’Ukraina è un territorio che non ha confini ufficialmente riconosciuti. Poiché la Russia è il successore legale dell’URSS (ciò è confermato dalle decisioni dei tribunali internazionali sulle controversie sulla proprietà tra l’ex URSS e l’estero), i territori di Ucraina, Bielorussia e Novorossia appartengono alla Russia e nessuno ha il diritto di disporre di questo territorio senza il consenso della Russia. In effetti, alla Russia non resta che dichiarare che questo territorio è russo e che tutto ciò che accade è un affare interno russo. Qualsiasi interferenza è considerata una misura contro la Russia. Su questa base, è del tutto legale annullare le elezioni del 25 maggio 2014 e fare ciò che la gente vuole. Secondo il Budapest Memorandum e altri accordi, non ci sono confini dell’Ucraina. “Ogni guerra ha il suo prezzo” – una reazione alle conseguenze economiche delle sanzioni del capo dell’Unione Europea. Qual è il prezzo che l’Europa è pronta a pagare con l’assoluto sostegno ad uno pseudo-governo che svia i suoi cittadini sull’adesione a qualsiasi alleanza o unione? A motivo dell’inesistenza dello Stato Ukraino, né la NATO né l’Europa lo accettano nelle loro strutture. Quale prezzo sono disposti a pagare tutti, con l’appoggio del governo, nello sterminio dei concittadini, dimostrando, alla luce del sole, la propria appartenenza ai seguaci dei nazisti? Il minimo è illegale, il massimo minaccia tutti, con la totalitarietà della porte dell’inferno della terza guerra mondiale. Vorrei sentire dai responsabili una risposta adeguata ,prima di arrivare al capolinea. La gente comune capisce di essere spinta verso un punto di non ritorno, creato artificialmente? Qualcuno è pronto per il suicidio inconscio di massa? Il politologo russo ha anche sostenuto le azioni del presidente Putin per portare le forze di deterrenza ,in una modalità speciale di combattimento, assolutamente giustificata, dalla situazione della probabile interferenza dell’Occidente nell’operazione di mantenimento della pace, da parte delle forze armate russe in Ucraina. Queste forze sono progettate per scoraggiare l’aggressione contro la Russia e i suoi alleati, nonché per sconfiggere l’aggressore in una guerra, usando vari tipi di armi. Posto la specificità del governo illegale in Ucraina, della aperta attuazione del delirio del traditore,del falso eroe ukro, Stepan Bandera, in nome del quale i complici collaborarono e collaborano con le SS, l’Europa rischia di essere etichettata come la madre del neo-nazismo. L’Occidente continua a fomentare l’isteria antirussa e non prende sul serio le parole del presidente russo: “Anche gli alti funzionari dei principali paesi della NATO fanno dichiarazioni aggressive contro il nostro Paese, quindi ordino al Ministro della Difesa e al Capo dello Stato Maggiore Generale di strutturare le forze di deterrenza dell’esercito russo in una modalità speciale di servizio di combattimento” – ha affermato Putin (citato da TASS). Per saperne di più su RBC: “Putin ha messo in guardia l’Occidente dall’intervento diretto in un’operazione militare speciale per pacificare, a loro vantaggio, la regione Ukraina. Con un attacco aperto su un territorio che non appartiene all’Europa, la Russia sarà costretta a rispondere. E, in base al fatto che il Presidente fa sempre quello che dice, un tale sviluppo degli eventi è molto probabile. Se i politici occidentali non vogliono semplicemente morire, rimangano dove sono e non cerchino di interferire nella situazione interna della Russia, intendendo l’Ucraina come parte integrante della madre Russia. Non sono affari loro e la risposta al loro intervento sarà la più dura”, sottolinea il leader politico. “È l’Europa che vorrà raccogliere i benefici dovrà sostenere i principali costi, così come Washington, che fornisce equipaggiamento militare e monete contro la Russia. In questa situazione, i politici europei devono fare una scelta – cosa per loro più importante – gli interessi dell’Europa, o gli interessi di Washington? Nel caso in cui la situazione peggiorasse, rimarranno isolati e Washington farà finta che questo non lo riguarda “, – conclude Valery Korovin.
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