![AI e Europa](https://www.sovranitapopolare.org/wp-content/uploads/2025/02/AI-e-Europa.jpg)
di Francesco Cappello
I mercati finanziari necessitano per continuare a produrre fiducia negli investimenti e nuovi trend di crescita finanziaria di motori inediti in forma di innovazioni tecnologiche che rappresentino promettenti orizzonti di investimento, non necessariamente reali, quanto universalmente percepiti come estremamente allettanti. Oggi è il turno dell’euforia finanziaria legata all’intelligenza artificiale. InvestAi
Nel passato più recente abbiamo visto svolgere questo ruolo all’avvento della tecnologia digitale e di internet risalente agli anni 90 a cui hanno fatto immediatamente seguito dapprima
l’e-commerce e successivamente le Fintech con i pagamenti digitali (anni 2000), i Big Data e Analytics (anni 2000) seguite da Blockchain e Criptovalute (anni 2010), pure scommesse speculative, con la loro promessa di anonimato a chi preferisce agire nell’oscurità, le tecnologie green legate al new green deal europeo (2020) [1]. A catalizzare efficacemente tutti questi processi di inflazione finanziaria, sino a produrre vere e proprie bolle finanziarie [2], le politiche emergenziali, indotte ad arte, che abbiamo conosciuto in questi ultimi decenni: l’emergenza climatica la cui causa è stata individuata, da una falsa scienza asservita alle logiche di profitto, nell’eccesso di CO2 prodotta dalle attività umane, l’emergenza pandemica che ha visto anch’essa l’uso distorto della scienza in totale conflitto d’interesse, quella bellica (che hanno direzionato gli investimenti finanziari a gonfiare le capitalizzazioni di ‘bigpharma‘ e ‘bigarma‘) e quella energetica connessa a quella bellica mirante a rendere competitiva tutta la filiale del gas liquefatto, soprattutto statunitense, rispetto al gas da tubo russo bloccato con lo strumento delle sanzioni e del sabotaggio (north stream) (vedi https://www.francescocappello.com/energia-gas-liquefatto/).
![](https://www.sovranitapopolare.org/wp-content/uploads/2025/02/AI-e-Europa-300x192.jpg)
InvestAi
L’Unione Europea da più parti accusata di rischiare di perdere il treno dell’Intelligenza artificiale corre ai ripari annunciando un investimento enorme di 200 miliardi di euro attraverso l’iniziativa InvestAi, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo di un’intelligenza artificiale made in Ue in modo da partecipare alla corsa globale verso l’IA e non essere da meno rispetto agli “alleati” atlantici che hanno promosso Stargate AI (vedi il mio L’intelligenza stellare USA ci salverà dal cancro e creerà tanti posti di lavoro) con una Joint Venture da 500 miliardi e i cinesi con il loro Action Development Plan of the AI (vedi il mio Ricerca Profonda. La rivincita dell’Open Source) per il quale la Banca centrale cinese ha stanziato 1 trilione di yuan (circa 137 miliardi di $). InvestAI è stato annunciato dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen in occasione del vertice d’azione sull’intelligenza artificiale di Parigi.
L’impegno finanziario europeo include la creazione di un fondo di 20 miliardi di euro destinato a quattro gigafactory. La Banca europea per gli investimenti (BEI) svolgerà un ruolo chiave nel progetto InvestAi, supportando la realizzazione di queste infrastrutture avanzate. Dati i costi energetici sempre più alti nello spazio europeo, causati dalla suicida scelta di imporre sanzioni alla Federazione Russa, e l’alto fabbisogno energetico delle tecnologie a intelligenza artificiale, è stato istituito un osservatorio sull’impatto energetico dell’IA, sotto la guida dell’Agenzia Internazionale per l’Energia, per monitorare e mitigare gli effetti ambientali dello sviluppo tecnologico.
Il summit ha anche evidenziato alcune divergenze a livello internazionale. Gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno, infatti, scelto di non firmare la dichiarazione per un’IA “aperta”, “inclusiva” ed “etica”, riflettendo le preoccupazioni di Washington riguardo a una regolamentazione eccessiva che potrebbe ostacolare l’innovazione. Ricordiamo l’ordine esecutivo di Trump che ha abrogato quello del 2023 di Joe Biden, che introduceva requisiti di sicurezza dettagliati per i sistemi di IA.
Sullo sfondo del summit si stagliano le tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea di cui parleremo in un successivo articolo. Le politiche economiche protezionistiche promosse dall’amministrazione Trump, mirano a ridurre il deficit commerciale americano, che in parte è attribuibile agli scambi con i paesi dell’UE.
L’esecutivo europeo si concentrerà, secondo quanto riferito dalla von der Leyen, «sulle applicazioni industriali. Secondo la la presidente della Commissione si tratterà del più grande partenariato pubblico-privato al mondo per lo sviluppo di un’intelligenza artificiale affidabile».
L’IA europea sarà sicura e affidabile e già votata alla guerra
Meno strombazzate le applicazioni militari dell’IA europea. La francese Mistral AI e la tedesca Helsing si sono unite per sviluppare sistemi di intelligenza artificiale per applicazioni militari. Questa collaborazione mira a competere con le aziende americane e cinesi nel settore della difesa IA. Mistral, nota per i suoi modelli linguistici open source, e Helsing, specializzata in integrazione di AI per la difesa, combineranno le loro tecnologie per migliorare la collaborazione tra soldati e AI sul campo di battaglia. L’accordo si concentra sulla creazione di sistemi di visione artificiale avanzati per il settore della difesa. Entrambe le aziende, sostenute dai rispettivi governi europei, vedono questa partnership come un passo cruciale per rafforzare la sovranità tecnologica europea. La speranza è di sviluppare rapidamente prototipi di AI che possano garantire un vantaggio strategico all’Europa.
Ovviamente nessuno si chiede quale sarà il destino dell’umanità e il ruolo di individui e comunità nella realtà in rapidissimo sviluppo dell’intelligenza artificiale che libera il lavoro nella forma della disoccupazione e della inoccupazione cambiando radicalmente il mondo nello spazio di una singola generazione, nel contesto di un’economia attenta solo a massimizzare dividendi e profitti. Bill Gates afferma che ormai grazie all’intelligenza artificiale presto gli esseri umani saranno sempre meno necessari per la maggior parte dei compiti. Lui ci ha spesso detto che siamo in troppi. Noi gli diciamo che di troppo sono i multimiliardari come lui. Non possiamo più lasciarli fare. È necessario un tetto massimo alla ricchezza di un singolo individuo insieme all’abolizione dei paradisi fiscali che utilizzano per ridurre al minimo il loro contributo in tasse alla società. Avere troppa disponibilità finanziaria, gli permette di comprare tutto, dall’informazione, ai politici col compito di fare leggi a proprio favore, alla ricerca che deve essere asservita alle loro necessità, eccetera. Il tutto per poter ricreare le condizioni della crescita a dismisura del proprio patrimonio a discapito della gente comune. A proposito di intelligenza artificiale, dobbiamo poter controllare le sue applicazioni pratiche e soprattutto l’automazione applicata ai processi produttivi deve poter liberare sempre più il tempo delle persone a parità di retribuzione. In passato i demografi hanno scoperto che il benessere diffuso e l’emancipazione delle donne hanno portato alla stabilizzazione della popolazione dal punto di vista della sua crescita quantitativa. Viceversa la miseria diffusa porta ad un suo incremento patologico in condizioni di vita estremamente precarie.
[1] L’avvento di Internet ha rivoluzionato il modo in cui le persone comunicano, lavorano e fanno affari. Ha portato alla nascita di nuove industrie e ha trasformato quelle esistenti. Tuttavia, ha anche portato alla bolla delle dot-com alla fine degli anni ’90, quando molte aziende tecnologiche sono state sopravvalutate e hanno successivamente fallito. Fintech si riferisce all’uso di tecnologie digitali per migliorare i servizi finanziari, come app di pagamento, conti correnti online e piattaforme di investimento, ha trasformato il settore bancario. Blockchain e Criptovalute. La tecnologia blockchain ha inaugurato la rete transazionale introducendo un metodo sicuro e trasparente per registrare transazioni in rete senza intermediari, portando alla nascita delle criptovalute come Bitcoin ed Ethereum. Tuttavia, il mercato delle criptovalute è stato caratterizzato da estrema volatilità e rischi di bolla finanziaria.
Politiche Green. Green Deal Europeo. L’Unione Europea ha introdotto il Green Deal per promuovere la sostenibilità ambientale facendo leva sulla necessità di ridurre le emissioni di carbonio. Anche in questo caso l’entusiasmo generato dall’illusione di facili guadagni ha destato preoccupazioni riguardo a una possibile bolla verde, con investimenti eccessivi in tecnologie verdi che potrebbero rivelarsi insostenibili a lungo termine. Oggi l’Intelligenza Artificiale è utilizzata in molteplici settori nei quali è necessario analizzare, processare e valorizzare enormi quantità di dati (big data). I Robo-Advisor per fare un esempio sono dei consulenti finanziari automatizzati che offrono servizi di investimento personalizzati basati su algoritmi.
[2] Le bolle finanziarie sono situazioni in cui i prezzi degli asset, come azioni, immobili o criptovalute, aumentano rapidamente e in modo insostenibile, spesso superando il loro valore intrinseco. Quando la bolla scoppia, i prezzi crollano bruscamente, causando perdite significative a carico degli investitori meno avveduti.
Le bolle finanziarie finanziarie sono dovute a molteplici cause tra le quali un’euforia eccessiva degli investitori riguardo a un determinato mercato o asset, che si auto alimenta facendo credere che i prezzi continueranno a salire indefinitamente. A causa dell’entusiasmo, sempre più persone investono nel mercato, alimentando ulteriormente la domanda e spingendo i prezzi ancora più in alto. Inoltre gli investitori acquistano asset a fini speculativi, non tanto per il loro valore intrinseco, ma con l’aspettativa di rivenderli a un prezzo più alto in futuro. La disponibilità di credito facile o a basso costo può alimentare la bolla, permettendo agli investitori di prendere in prestito denaro per acquistare più asset. Il risultato finale di questi comportamenti fanno lievitare i prezzi degli asset fino a livelli insostenibili, distaccandosi dal loro valore reale o intrinseco. Eventi avversi o la realizzazione che i prezzi sono sopravvalutati possono far perdere, improvvisamente, fiducia agli investitori, portando a vendite massicce e al crollo dei prezzi.
Tra gli esempi di bolle finanziarie famose ricordiamo la bolla dei tulipani del 1637 in Olanda. Si verificò che i prezzi dei bulbi di tulipano aumentarono vertiginosamente prima di crollare improvvisamente. La bolla delle dot-com (1990-2000). L’euforia riguardo alle aziende tecnologiche portò a un aumento esponenziale dei prezzi delle azioni, seguito da un crollo massiccio. La crisi finanziaria globale del 2008 fu innescata da una bolla immobiliare negli Stati Uniti, alimentata da prestiti facili e speculazione.
I produttori di contenuti, i giornalisti possono essere sostituiti dall’intelligenza artificiale?
Commenta per primo