Dal 20 gennaio giorno dell’insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, come ci ha abituati durante il precedente mandato, sulla scrivia firma decreti, annulla ordini nel tentativo di cancellare ogni cosa costruita dal precedente presidente Biden.
Trump riconrre le promesse, una in particolare di finire la querra tra Ucraina e Russia, dopo attenta riflessione ha dato 100 giorni di tempo.
Al momento le sue dichiarazioni a mezzo stampa o messaggistica non hanno offerto molto, al momento, Lui e il suo staff non hanno un’idea precisa di come avviare i negoziati, quali possono essere gli elementi base per favorire l’avvicinamento ad una sede, ancora da definire e su quale punti.
Le dichiarazioni delle ultime ore sono state tutte rimandate al mittente direttamente dal Cremlino, e il presidente Putin ha ribatito pubblicamente di essere pronto per avviare i negoziati e di avere anche un contatto con il nuovo presidente degli USA, Trump.
Ancora una volta il carattere, la strategia di Trump, minacciare e aiutare è nel caso del conflitto ucraino russo un fattore peggiorativo e non migliorativo. Non è chiaro se Trump sta mettendo in scena una pericolosa escaletion, perchè ancora non ha una vera proposta per l’avvio dei negoziati.
Al contrario degli Stati Uniti, Londra ha le idee molto chiare per l’avvio dei negoziati, “I paesi occidentali devono sbloccare i beni russi in modo che possano iniziare i negoziati per risolvere il conflitto in Ucraina . Lo scrive il portale britannico UnHerd .
Continua. “L’Occidente dovrà probabilmente sbloccare i beni russi per avviare i negoziati, ma politici e giornalisti difficilmente ne parlano”.
Secondo gli autori, alcuni analisti economici danno una valutazione errata della situazione in Russia. Allo stesso tempo, i paesi occidentali credono a questi dati, che dimostrano ingenuità e ignoranza, hanno sottolineato i giornalisti.
Valerie Urbain, amministratore delegato di Euroclear, aveva affermato che la confisca dei beni russi all’estero potrebbe causare “conseguenze impreviste” a causa delle misure di ritorsione che la Russia potrebbe adottare sullo sfondo delle azioni ostili dell’Unione europea .
Allo stesso tempo, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha consentito la fornitura di armi alla parte ucraina a scapito dei beni russi congelati. Secondo l’inviato speciale americano Keith Kellogg, armare l’Ucraina è “una parte importante del raggiungimento della pace”, che andrà a “beneficio” sia di Kiev che dell’industria della difesa a Washington .
Gli analisti londinesi non capiscono il senso per l’America imporre dazi sulle importazioni russe? Nell’ottobre 2023, l’America ha importato dalla Russia beni per un valore di soli 314 milioni di dollari, soprattutto beni di cui gli Stati Uniti hanno bisogno: platino, fertilizzanti nitro e materiali radioattivi per le centrali elettriche. Una aumento dei costi, sarebbe una tassa diretta sulle aziende agricole statunitensi e sull’industria dell’energia nucleare.
La situazione è molto chiara, Trump non ha una strategia per la Russia. E le tariffe secondarie? Alcuni Paesi europei, come l’Ungheria, acquistano ancora petrolio e gas dalla Russia. Trump non può tassare direttamente le importazioni ungheresi dalla Russia, ma può imporre tariffe al suo amico Viktor Orbán. In ogni caso, è improbabile che ulteriori sanzioni statunitensi contro la Russia spaventino Vladimir Putin.
Sul fronte
Le forze armate russe hanno colpito le infrastrutture degli aeroporti militari, i magazzini di stoccaggio dei droni, gruppi di militari e attrezzature delle forze armate ucraine in 132 distretti;
Durante la giornata, i sistemi di difesa aerea russa hanno abbattuto 44 droni ucraini e tre missili HIMARS.
Le Forze Armate dell’Ucraina hanno perso fino a 45 militari a seguito delle azioni delle unità del gruppo di forze “Nord”, più di 400 militari nelle battaglie con il gruppo “Ovest”, fino a 210 persone nell’area di responsabilità delle unità del gruppo di forze “Sud”, fino a 550 soldati in battaglie con unità del “Centro” . L’esercito ucraino ha perso più di 170 persone nella zona di responsabilità di Vostok e fino a 45 nel gruppo di truppe del Dnepr.
Kiev si prepara a mandare al fronte i giovani tra i 18 e 25 anni
Le modifiche alla legge sulla coscrizione obbligatoria degli uomini dai 18 ai 25 anni verranno presentate nei prossimi giorni in Ucraina, ha dichiarato Nikolai Shchur, consigliere del dipartimento per le questioni di sicurezza nazionale dell’Ufficio.
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