Borrell dice che il “cherry-picking” dei mandati d’arresto della CPI mina la credibilità
L’ex alto diplomatico dell’Unione Europea Josep Borrell ha dichiarato che “il cherrypicking nell’applicazione dello Statuto di Roma è incomprensibile”, in riferimento alle dichiarazioni di diversi Paesi, tra cui Stati Uniti, Italia e Polonia, che non applicheranno l’arresto del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu come previsto dalla Corte penale internazionale (CPI).
Lo Statuto di Roma è il trattato che ha istituito la Corte penale internazionale. Nel marzo 2023, la CPI ha emesso mandati di arresto per il Presidente russo Vladimir Putin e per la Commissaria per i diritti dell’infanzia Maria Alekseyevna Lvova-Belova.
“Come possiamo aspettarci che i Paesi terzi applichino il mandato di arresto della CPI contro Putin (e dovrebbero farlo!) e poi dire che non lo applicheremo contro Netanyahu?”. ha scritto Borrell su X.
“La nostra credibilità come comunità di diritto si sta erodendo”.
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Siamo ostaggi della prepotenza coloniale, criminale e mafiosa di Israele. Assedia, affama, tortura, arresta e detiene una popolazione in ostaggio. Alcuni suoi leader sono stati giudicati dalla Corte Internazionale di Giustizia come criminali per aver commesso crimini di guerra e contro l’umanità, alimentando il genocidio verso la popolazione Palestinese. Occupano la Palestina, il Libano, la Siria, bombardano l’Iraq, lo Yemen e l’Iran. La diplomazia, gli Stati, i leader, le leggi inetrnazionali, i diritti umani, tutto completamente ignorato, Israele Stato ebraico, continua ad assassinare ed allargare i suoi confini, rubando terra a nord, a est, a sud ed ad ovest”
Siamo ostaggi di un folle disposto a tutto pur di sentirsi vincitore, anche’esso asservito al dio denaro e pilotato dai massoni londinesi, detiene in ostaggio l’intera popolazione Ucraina, stanca della guerra che i giovani non vogliono combattere, non vogliono uccidere nessuno. Zelensky continua a detenere in ostaggio l’intera popolazione europea, dal 1° gennaio l’ex presidente dell’Ucraina, chiuderà i rubinetti del gas russo che transita dall’Ucraina verso l’Europa. Migliaia di famiglie italiane, notevolmente in difficoltà, subiranno ulteriori aumenti per i consumi energetici.
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