Il ministro della Giustizia italiano presenta la richiesta di liberazione di Mohammad Abedini Najafabadi

Carlo Nordio: “Non ci sono le condizioni per l’estradizione negli Usa”

Abedini libero, imprenditore iraniano torna libero a casa in Iran

Il Ministro della Giustizia italiano Carlo Nordio ha presentato alla Corte d’Appello di Milano una richiesta formale di revoca della custodia cautelare di Mohammad Abedini Najafabadi, 38enne svizzero-iraniano ricercato da Washington con l’accusa di terrorismo.

Abedini, accusato di aver trasferito tecnologia per droni all’Iran, è stato arrestato all’aeroporto di Milano su mandato degli Stati Uniti a dicembre. Washington sostiene che la tecnologia sia stata utilizzata in un attacco di febbraio vicino al confine tra Giordania e Siria, che ha ucciso tre soldati americani – accusa che l’Iran nega.

Il suo arresto è stato collegato alla detenzione della reporter italiana Cecilia Sala, sequestrata a Teheran il mese scorso mentre lavorava con un normale visto giornalistico e rilasciata all’inizio di questa settimana.

Nel suo intervento, Nordio ha invocato una specifica disposizione del Codice di procedura penale italiano, che consente al Ministro della Giustizia di richiedere o revocare misure cautelari durante i procedimenti di estradizione.

Il consolato iraniano in Italia aveva chiesto alle autorità italiane di permettere ad Abedini di lasciare le strutture di detenzione in cambio di garanzie che sarebbe rimasto in un luogo noto.

La scorsa settimana il procuratore generale di Milano ha sostenuto che le garanzie fornite dagli iraniani – tra cui l’alloggio e l’assistenza finanziaria, le potenziali restrizioni di viaggio e i controlli obbligatori – sarebbero insufficienti per affrontare il rischio di fuga dell’individuo ricercato dagli Stati Uniti per l’estradizione.

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