Rutte e Trump chiedono più sacrifici all’Europa e agli italiani

L’inadeguatezza della politica e le sue leadership

Povertà in aumento in Italia
di Maurizio Torti
Il segretario della NATO, Rutte, molto preoccupato chiede più sacrifici ai cittadini italiani al fine di restare al fianco di Kiev ma davvero crede alla favola del piano di invasione della Federazione della Russia dalla Polonia per arrivare in Europa? Questo piano è la fake news dell’anno trascorso.
I fatti sono molto diversi, Mosca non ha alcuna intenzione di occupare tutta l’Ucraina e neanche la Polonia, semplicemente la richiesta di Mosca per un possibile negoziato è la neutralità permanente dell’Ucraina. Altro punto importante per una vera fine della guerra, da parte della Russia è il dovere di difendere la popolazione russa, residente in Ucraina, dalla repressione amministrativa, giuridica e militare esercitata da Kiev.
È necessario aggiungere a queste due condizioni, la richiesta, sempre da parte di Mosca di smilitalizzare un territorio fortemente difeso e armato con tutte le tecnologie occidentali esistenti. Da almeno 10 anni, istrutturi, genieri e specialisti militari assistono e formano i militari ucraini, addestrandoli alla guerra contro la Federazione della Russia. Tutti questi punti riassunti nella neutralità dell’Ucraina sono precondizioni per avviare qualsiasi colloquio con Kiev.
Non è opportuno sottovalutare una ulteriore condizione più volte denunciata dal presidente della Federazione della Russia Putin: “Zelensky è da maggio 2024 ex presidente dell’ucraina, inoltre quest’ultimo ha emesso una legge per cui è fatto divieto a chiunque in Ucraina di partecipare a colloqui, negoziati con la Russia”
La posizione della Federazione della Russia è conosciuta alla stampa internazionale e alle diplomazie di tutto il mondo da almeno 10 anni mentre i piani della NATO, degli USA e dell’Europa nessuno ancora oggi li conosce, ci sono solo due fatti inconfutabili, gli USA, la Nato e l’Europa non hanno mai cambiato posizione e continuano in questa pazzia generale nel tentativo di procurare qualsiasi danno, politico o militare, alla Federazione della Russia.
Dal 24 febbraio 2022, l’esercito di Mosca avanza lentamente e anche questo è un fatto inconfutabile, più a lungo dura questo conflitto, più territori dell’Ucraina l’esercito russo controllerà.
Dopo 72 mesi di guerra, qualche milione di morti, miliardi di dollari buttati nel fuoco, Donal Trump ha intenzione di continuare ad alimnetare questo vecchio progetto portato avanti dal precedente presidente USA, Biden? Un punto è da chiarire, gli USA non stanno per lasciare Kiev, non accadrà come in Afganistan, non abbandoneranno armi, forze speciali e mercenari. Il piano della presidenza Biden è ancora in atto.
Trump ha avviato un braccio di ferro con il Cremlino e come ci ha abituati per il precedente mandato, tutto in maniera trasparente: Donald Trump prova ad accordarsi tenendo fede al suo motto, “America First”, ovvero “Make America Great Again”, questo significa che se volete la pace non dovete immischiarvi nei nostri affari, nei nostri fini concentrati nel rendere più Grande l’America. Questi fini sono stati dichiarati come accorpamenti territoriali in Canada, Groenlandia, Panama, Messico, ecc., da un lato, e dall’altro punizione della Cina e Persia, sovvertimento del Medio Oriente e creazione del Grande Israele. Trump non ha chiesto a Netanyaou di interrompere i combattimenti in Palestina, in modo particolare a Gaza.
Donald Trump
Per rispondere alla domanda di Rutte, primo è importante ricordagli che l’Europa vive una crisi economica da troppi anni e la questione democrafica è ancora più grave dato che la natalità sempre in diminuzione. Accettare di mandare al fronte le nuove generazione è semplicemente una follia. Purtroppo e qui l’analisi si fa più complessa, i politici europei, incluso gli italiani, sembrano accecati e complici nel continuare una guerra per procura scommettendo sull’appartenenza alla NATO e all’Unione Europea.
Negli ultimi anni, in più di una occasione siamo stati testimoni di scelte errate, da parte del parlamento Europeo che alla fine non hanno portato benefici sperati per i cittadini europei. Partiti e leader europei, storditi e ipnotizzati dai canti della, due volte leader, sempre in campagna elettorale, Ursula von der Leyen.
Anche gli effetti negativi sono ricaduti sui più importanti leader come in Germania, la caduta del governo del cancelliere tedesco Olaf Scholz il 16 dicembre.
Per molti tedeschi una vittoria, dato il fallimento delle politiche economiche del governo tedesco, fuori Schoulz una vittoria.
Il leader tedesco, Olaf Scholz, se mai verrà ricordato nella storia, lo sarà a seguito del suo incredibile ed incomprensibile comportamento da leader del governo dopo il sabotaggio ad una infrastruttura industriale tedesca, la distruzione del Nordstream 1-2, facendo mancare all’economia tedesca una fonte energetica economica e fondamentale, in poche parole un disastro economico per l’industria tedesca.
In soli 24 mesi mesi la Germania ha visto chiudere i battenti almeno 10mila aziende, l’inflazione con segno più e una crisi finanziara condizionata dall’aumento dei costi dell’energia. Al leader tedesco il sabotaggio del Nordstream 1-2 non è bastato, ha scelto, in maniera scellerata, di non avere più energia a basso costo.
Per i prossimi mesi continueremo a vedere la nostra economia e quella dell’Europa aggravarsi sempre di più, condizionata dall’effetto boomerang dei 17 pacchetti di sanzioni contro la Federazione della Russia.
Veramente dobbiamo credere che questi politici, i nostri politici a Roma vogliano ancora provocare e danneggiare in qualsiasi modo la Federazione della Russia, piuttosto che chiedere a Mosca di riaprire il Nordstream 1-2?
Oltre alla crisi politica in Germania, anche a Parigi non tutto va bene ed i segnali in Europa non sono tranquillizzanti, continuano i tentativi delle rivoluzioni arancioni, come in Georgia, in Romania elezioni da ripetere e cosa accadrà domani a seguito del voto in Croazia per cui la stampa italiana ha totalmente ignorato?
Al primo turno delle elezioni presidenziali in Croazia il vincitore è Zoran Milanovic, non nelle simpatie del Parlamento Europeo e molto vicino alle politiche ungheresi.
Se sui lunghi fronti si continua a combattere, distruggere, in altre aree del mondo si costruisce, nascono nuove vie commerciali e gli Stati definiscono nuovi partner e nuovi accordi econommici. In questi ultimi due anni, uno in particolare, la Cina ha stipulato accordi commerciali con oltre 100 paesi, riducendo moltissimo gli accordi commerciali con gli USA mentre la Federazione della Russia sta compattando il SUD del mondo dopo un’attesa di qualche secolo.
E cosa accade in Europa?
La musica è cambiata e anche l’orchestra, la Cina ha conquistato il mercato automobilistico ed ha avviato strategie per conquistare il nuovo mercato automotive elettrico. Non è stato difficile come obiettivo da raggiungere, Pechino ha vita facile dopo la resa, i licenziamenti alla Volkswagen in Germania
Una considerazione molto importante da fare è l’interesse del Sud del mondo verso le economie della Cina e della Russia.
Una cartina tornasole è da ricercare nei 15 anni dell’organizzazione dei BRICS. Una organizzazione non di tipo militare, non occidentale ma economica e negli ultimi tre anni in forte espansione, un evento difficilmente da osservare nella storia delle organizzazioni tra Stati. L’elenco dei paesi membri oggi gennaio 2025 è lungo e ancora più lunga, in questo caso, è la lista di attesa delle richieste di adesione.
I suoi membri controllano oggi il 30% della produzione mondiale di petrolio, il 40% della popolazione del pianeta e un terzo del PIL globale a parità di potere d’acquisto. Come e cosa fannop i paesi come l’Italia e gli altri Stati europei?
Il noto esperto di economia, Pilkinston, scrive sul quotidiano The Telegrafh: “i cinesi hanno sia la capacità che la volontà di danneggiare seriamente l’America in una guerra commerciale”.
È lo scenario futuro?
Pilkinston scrive su X: “C’è un uomo alla Casa Bianca che impone ancora, prima di mollare, sanzioni energetiche per distruggere l’Europa e spingere il mondo sull’orlo del conflitto nucleare. *Il suo stesso staff afferma che non riesce a dire una frase o a capire frasi di base* . E nessuno lo sta fermando”.
È la stessa gang di Biden responsabile di uova al prezzo di 7 dollari la dozzina, benzina vicina ai 4 dollari al gallone, costi dell’assicurazione auto alle stelle mentre il 22 percento degli affittuari statunitensi, secondo un sondaggio di Redfin, spende l’intero reddito in affitto.
Pilkinston economista
Donald Trump gioca la sua partita politica con il Cremlino chiedendo di porre fine ai terribili combattimenti in Ucraina e a Gaza. Dal suo staff hanno suggerito di mettere nella cassetta degli attrezzi, l’abolizione di qualche pacchetto di sanzioni, in modo particolare quelle che condizionano anche l’inflazione negli USA.
Sembra tutto un complesso rompicapo ma è la crudezza della politica estera, ogni Paese ha la sua storia e i suoi interessi e gli scenari vengono costruiti su questi due pilastri, tutto il contrario di quanto ogni leader politico professa durante la campagna elettorale, Donald Trump non è stato da meno durante i suoi comizi alle folle di lavoratori dell’industria USA, sfruttati, malpagati come in Italia e in Europa.

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