È obbligo in questi casi chiedersi dove sia il presidente della Siria Bashar al-Assad dopo la resa ufficiale dell’esercito regolare, alcune formazioni restano nella cittadella di Damasco e altri luoghi e nel resto del paese non c’è alcuna forma di resistenza.
La rapidità e il fattore sorpresa dell’avanzata dei mercenari, di cui nessuno ne conosce una esatta paternità, è stato solo l’atto finale di un piano preparato da tempo dove sono state armate migliaia di persone e all’ora x l’avanzata oltre i confini. Erano in maggioranza a ridosso dei confini con la Turchia, armati da Erdogan che non ha nascosto pubblicamente il coinvolgimento del suo governo per sconfiggere Al Assad. Cosa accadrà ora alla Siria? Leader del mondo e dell’europa da alcune opre preoccupati e pronti a riunirsi a Ginevra, troppo tardi, il caos, la guerra e nuovi confini in Siria sono al momento inevitabili.ù
Cosa è acaduto nelle ultime 24 ore?
L’esercito regolare della Siria non ha mai organizzato e coordinato di resistere all’avanzata dei mercenari, le forze di sicurezza non hanno mai ingaggiato delle batytaglie, hanno in un primo momento arretrato su nuove posizioni, apparentemente pronti ad una difesa estrema, poi la resa e l’abbandono delle attrezzature e delle armi. In poche ore tutte le forse dell’esercito siriano sono completamente svanite, molti sono scappati e altri si sono aggregati agli insorti.
A questo punto se l’esercito regolare siriano ha ceduto e rinunciato a respingere i mercenari armati, il tentativo di intervento da parte di Hezbollah e dell’Iran e della Federazione della Russia non aveva alcun senso. Infatti tutto è crollato velocemente, in alcune città la stampa internazionale si preparava a raccontare assedi come per la precedente guerra ma la resa dell’esercito regolare siriano è totale. La storia ci racconterà più avanti nel tempo quali generali, quali corpi d’armata erano informati e hanno appaggiato il piano della Turchia, degli USA e di Israle.
Quest’ultimo era già pronto a quanto stava avvenendo e pochi minuti fa alcuni carri armati ed unità dell’esercito israeliano hanno occupato la città e i subborghi di Al Quneitra. Guardando la mappa della Siria Israele sta allargando la fascia di territorio accupato sulle alture della Siria, era prevedibile questa mossa di Tel Aviv. Approfittare del caos per conquistare ulteriori territori, certi di non essere attaccati dalle forze armate irregolari che controllano quasi tutta la Siria.
Per i responsabili della Federazione della Russia con compiti di difendere e tenere in sicurezza la base navale queste ore non sono assolutamente tranquille.
Per la Russia ci sono delle priorità per cui non è possibile sbagliare.
Tenere in sicurezza le basi militari a Latakia; garantire sicurezza ed avecuazione dei cittadini e dei militari russi; attivare politiche e strategie per evitare costi eccessivi e garanzie sull’accesso via mare. Probabilmente gli incontri previsti saranno anticipati.
Anche per Hezbollah in questo moemento impegnato a spostare forze e armamenti e uomini e al momento c’è una certezza strategica, l’Iran non ha più una via di rifornimento fino al Libano del Sud, questo è un rischio per le posizioni di Hezbollah ai confini di Israele.
Come per 10 anni fa in Siria le forze politiche e militari sono diverse, un altro elemento da considerare fodamentale è la presenza dei Kurdi, nemici di Erdogan, infatti le notizie da quei territori raccontano di battaglie intense, l’esercito dei mercenari ha nel programma anche quello di sferrare dei colpi mortali alla resistenza kurda in Siria.
È fondamentale segnalare quanto sia complicato, insicuro il flusso di notizie provenienti dalla Siria, fatto 100 della propaganda al momento non è chiaro quale canale ufficiale ed è per questo motivo che la sorte di Assad è sconosciuta nonostante il tentativo di alcuni corrispondenti nel seguire i tracciamenti degli aerei presidenziali siriani, il caos regna sulla Siria e sarà necessario attendere, forse poche ore, oppure dei mesi per avere il quadro più chiaro.
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