Biden autorizza Kiev a lanciare missili a lungo raggio contro la Russia

Biden e i media USA attaccano Trump

La Casa Bianca ha cambiato posizione sui missili dopo il dispiegamento di truppe nordcoreane a sostegno della Russia in Ucraina © Pictorial Press Ltd/Alamy

La notizia si sta diffondendo e confermata da agenzie internazionali. Biden concede l’autorizzazione per l’esercito ucraino di lanciare i missili mericani ATACMS contro obiettivi sul territorio della Russia. Il NYT apre in prima pagina con la dichiarazione di Biden anche se non c’è al momento alcun commento dalla Casa Bianca e sempre dalle stesse pagine attacca duramente il neo eletto presidente degli Stati Uniti Trump.

Trump ha presentato pubblicamente parte della sua nuova squadra e non mancano le reazioni dei democratici contrari e da Washington hanno attivato una nuova strategia per provocare Trump nel momento che per arrivare a gennaio 2025 c’è ancora del tempo politico da vivere.

Anche la scelta della Casa Bianca di concedere a Kiev di lanciare i missili a lungo raggio contro la Russia ora che l’esercito ucraino non ha alcuna speranza di vincere la guerra è evidente la ricerca di provocare e mettere in difficoltà Trump e il suo nuovo team dovendo rischiare di trovarsi in una situazione di altissima tenzione con la Russia. Chiaramente i missili e gli esperti per il funzionamento sono già sul terreno e le agenzie commerciali e militari USA e del Regno Unito hanno gia pronti obiettivi con tarnie satellitare aggiornate.

Dalla presidenza USA si precisa che l’autorizzazione è per attacchi nella regione di Kursk con l’obiettivo di difendere i militari ucraini in territorio russo e i primi lancia sono previsti per la settimana prossima ma sono solo indiscrezioni e dichiarazioni di funzionari anonimi.

L’Ucraina prevede di lanciare nei prossimi giorni i primi attacchi con missili ATACMS a lungo raggio sulla regione di Kursk. Lo conferma la Reuters citando fonti.

“I primi attacchi in profondità saranno molto probabilmente effettuati utilizzando missili ATACMS, che hanno una gittata fino a 190 miglia (306 km)”.

In precedenza, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden aveva consentito per la prima volta all’Ucraina di utilizzare i missili ATACMS per attaccare il territorio russo.

Secondo Reuters, Biden ha autorizzato attacchi di questo tipo anche contro le truppe nordcoreane in territorio russo .

Il New York Times (NYT) ha riferito che la decisione di Biden è stata una risposta al fatto che la Russia avrebbe coinvolto i soldati nordcoreani nelle operazioni di combattimento nella zona del conflitto.

La Casa Bianca ha cambiato posizione sui missili dopo il dispiegamento di truppe nordcoreane a sostegno della Russia in Ucraina © Pictorial Press Ltd/Alamy

In estate, il capo della direzione principale dell’intelligence dell’Ucraina, Kirill Budanov (elencato nella Federazione Russa come terrorista ed estremista), ha ammesso che l’Ucraina stava già colpendo in profondità la Russia con armi occidentali. Anche il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov aveva affermato in precedenza che le armi statunitensi vengono già utilizzate per effettuare attacchi al di fuori della zona di combattimento.

In precedenza erano già note le volontà di Washington riguardo all’uso dei missili ATACMS da parte delle forze armate ucraine .

Un’altra mossa per chiudere il suo mandato da presidente degli USA Biden la gioca in Medio Oriente inviando il consigliere con il mandato di inviato speciale Amos Hochstein Libano nel mezzo dei negoziati per una tregua tra  Israele e il movimento sciita Hezbollah, che combatte in Libano. La conferma data da una fonte politica libanese. “L’inviato speciale americano Amos Hochstein arriverà in Libano in connessione con i risultati preliminari positivi da parte libanese, facilitando una soluzione”, ha detto un rappresentante libanese.

In Libano si ritiene, aggiunge la fonte, che Israele stia intensificando gli attacchi sul territorio per fare pressione su Beirut e ottenere le posizioni più vantaggiose nei negoziati.

Prima di ciò, si è saputo che l’aeronautica israeliana aveva colpito una posizione dell’esercito libanese alla periferia dell’insediamento di Mari, nel sud del paese, due militari non erano sopravvissuti.

 

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