Israele indifendibile. Compie crimini oltre ogni confine

La violenza e le provocazioni dei tifosi israeliani

Israele attacco a Nord di Gaza 30 bambini uccisi

Vince la propaganda esclusivamente a difesa di Israele ma è come arrampicarsi sugli specchi, Israele è indifendibile per il genocidio nei confronti dei cittadini palestinesi in Palestina. Le politiche di Netahyahu e degli altri membri del parlamento di Tel Aviv, sostenuto dalla popolazione israeliana sono senza ombra di dubbio politiche razziali, leva della pulizia etnica perpretrata in Palestina.

Ogni bomba, ogni colpo di cannone e drone lanciato da Israele uccide e ferisce innocenti. Oggi Tel Aviv si appresta a deportare intere famiglie, condannare all’ergastolo i minori accusati di “tettorismo”. Tutto questo è sostenuto dalla propaganda e dalla ipocrisia di molti paesi occidentali e dai media disonesti e piegati alle regole del marketing pubblicitario. Negli ultimi mesi non è possibile manifestare solidarietà ai palestinesi in Europa ma nelle università gli studenti negli Stati Uniti, in Italia e altri paesi aderiscono alla campagna di boicottaggio congtro Israele. La resistenza dei palestinesi e della solidarietà sta piegando gli oppressori.

Ogni occasione per gli USA e gli occidentali europei è sempre buona per difenre Israele come nelle ultime ore un gruppo di tifosi del Maccabi Tel Aviv ha provocato e innescato le violenze in piazza Dam e nelle strade di Amsterdam. Non è un caso e non è la prima volta la violenza manifestata dai tifosi israeliani, testimoni, video e foto rirpendono gli israeliani provocatori mentre deturpano e rubano bandiere palestinesi dalle case, ad una viene dato fuoco. Testimoni oculari hanno registrato un gruppo che staccava una bandiera palestinese da un edificio in Rokin Street, prima di cantare “Fuck you Palestine”. Hanno poi provocato e danneggiato l’auto di un tassista e hanno colpito l’autista stesso. Molti cittadini residenti sono arrivati sulla scena ed è iniziato un inseguendo al gruppo israeliano fuggito verso l’Holland Casino, dove la polizia è arrivata e ha impedito il contatto. Non sono stati segnalati arresti in quei momenti ma la polizia olandese per “accontentare” gòi amici sionisti di buon mattino ha compiuto dei fermi. Molte foto e testimonianze di cittadini comuni confermano che alcuni degli uomini avevano con sé bastoni e catene di ferro.

Chi sono questi violenti? Sono militari dell’esercito israeliano in trasferta in veste di tifosi di calcio.

Questa volta nelle strade e nelle piazze olandesi di Amsterdan ci sono molti testimoni tra cui, un redattore di Radio Onda d’Urto che ha raccolto una testimonianza da Amsterdam in merito agli scontri scoppiati dopo la partita Ajax – Maccabi Tel Aviv. L’audio è stato diffuso da uno studente universitario che preferisce restare anonimo e che ha partecipato alle manifestazioni, perlopiù spontanee, dopo la partita.

Oltre alla ricostruzione dei fatti, la fonte descrive i tifosi del Maccabi Fanatics di Tel Aviv come “sionisti che hanno prestato servizio nell’IDF” (l’esercito israeliano), degli “squilibrati”. Per questa ragione i gruppi antagonisti scesi in piazza ad Amsterdam si erano scambiati informazioni in merito alla pericolosità dei tifosi israeliani, chiedendo di “nascondere le kefie e le bandiere palestinesi”. Già la sera precedente la partita di calcio, i tifosi del Maccabi “avevano formato una banda che andava in giro a strappare le bandiere palestinesi dagli edifici; hanno attaccato un tassista con una catena, sputavano e insultavano le persone che indossavano l’hijab”, quindi “stavano terrorizzando la città ben prima dell’inizio del match”. Nonostante le provocazioni e le violenze dei tifosi israeliani “la polizia olandese lasciava fare”.

Israele attacco a Nord di Gaza 30 bambini uccisi

Data la pericolosità dei “Fanatics”, attivisti e attiviste consigliavano di “non cercare lo scontro, anche per non dare una cattiva immagine del movimento. Ma poi la sera, quando lo squadrone ha iniziato a terrorizzare la città, le persone hanno scelto di scendere in piazza”. Tra queste anche un blocco di ebrei antisionisti, presenti in piazza anche alle precedenti manifestazioni di movimento in favore del cessate al fuoco a Gaza e in Palestina.

In piazza Dam, giovedì sera “cori sionisti dicevano che l’IDF avrebbe vinto e quindi stuprato le donne dei palestinesi”. Gli assembramenti di piazza Dam sarebbero stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Tutto è poi degenerato alla fine della partita, con i tifosi del Maccabi “protetti ancora una volta da un cordone di forze dell’ordine fino alle due del mattino, quando i tifosi sono stati scortati nei propri hotel”.

Il mondo non ha nessun debito etico illimitato con Israele

Non esiste per Tel Aviv un credito etico illimitato, vittima 70 anni fa di un olocausto e da sempre in conflitto politico e militare con alcuni paesi della regione del Medio Oriente. Un primo piunto per un importante avvio di un negoziato è appiunto il disarmo dalle armi nucleari, batteriologiche e chimiche dalla regione del medio oriente.

Non è accettabile che in base a questo credito, oramai estinto, possa agire compiendo bombardamenti, stragi, assediare i civili, distruggere ospedali, scuole, assassinare giornalisti, medici, accusare funzionari dell’Onu di complicità, bloccare gli aiuti umanitari e affamare la popolazione palestinese: questi sono crimini contro l’umanità, crimini di guerra.

A quanti popoli dobbiamo un credito etico dopo la persecuzione per la loro identità, religione e colore?

E quanto credito etico illimitato dobbiamo concedere ai nativi americani sterminati e ancora oggi perseguitati?

Il mondo ha concesso favori al popolo kurdo o ha concesso crediti etici agli armeni? Oppure ai tibetani, agli indios dell’Amazzonia “I guardiani delle foreste”, uccisi  perchè il mercato vuole il legno.

Perchè ad Israele è concesso ogni tipo di crimine da commettere in modo particolare contro il popolo palestinese e nella regione del Medio Oriente?

Continuare ad ignorare ed evitare di dare risposte applicando solo la propaganda di Israele che ripete come una litania la possibilità di un nuovo olocausto non è più efficacie, gli Stati a difesa di Israele devono fare delle forzature politiche per continuare a difendere Israele.

I Paese occidentali, l’Europea oggi sono obbligati a reagire, il genocidio nei confronti dei palestinesi non può terminare solo con la conta dei morti e degli edifici distrutti, dveono reagire e respingerfe in questo caso l’egemonia dell’impero USA. Se in Europa è rimasta una qualche impronta di cultura i leader devono fare pressioni sugli stati della regione del Medio Oriente e avviare un reale convegno sulla pace e sicurezza nella regione, iniziando dal disarmo da ogni arma nuclearfe, batteriologica e chimica e con la creazione dello Stato di Palestina.

Il bivio porta alla corsa al riarmo nella regione del Medio Oriente.

Il bollettino del genocidio di oggi

A Nord di Gaza dove Israele mantiene l’assedio, assetando, affamando centinaia di migliaia di palestonesi ha bombardato e ucciso civili tra cui 30 bambini.

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