Italia complice di genocidio

Fine occupazione miliatare israeliana Stato di Palestina ai confini del 1967

Stato di Palestina ora Basta invio e vendita armi a Israele. Disarmo Medio Oriente

di Francesco Cappello

Dichiarazione del ministro italiano Tajani

“Sono stati sospesi tutti i contratti di vendita di materiale militare a Israele perché è la legge che lo prevede. Anche alcuni di quelli firmati precedentemente, dopo attenta valutazione, sono stati interrotti. È stata interrotta la fornitura anche perché poteva essere utilizzata in modo non rispondente alla situazione”. Lo ha assicurato il vicepremier, leader di Forza Italia e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del lancio e della presentazione del progetto “Food for Gaza” a Genova. “Stiamo insistendo da settimane perché c’è la necessità di arrivare a un cessate il fuoco sia in Libano sia a Gaza – ha concluso -. Abbiamo un piano per il dopo cessate il fuoco sia a Gaza sia in Libano”.

Italia vende armi ad Israele

Le forniture italiane violano la Convenzione sul genocidio a Gaza.
C’è, infatti, obbligo, per i sostenitori del regime israeliano, di interrompere le forniture di armi e supporto militare in ottemperanza all’ordinanza cautelativa (in attesa del giudizio di merito) emessa dalla Corte internazionale di giustizia. venerdì 26 gennaio 2024, consistente in misure cautelari raccomandate ad Israele e ad altri stati eventualmente collaboranti con Israele, quali misure da osservare al fine di prevenire azioni genocidiarie nei confronti del popolo palestinese. L’ordinanza della Corte, infatti, deve essere rispettata da Israele e dal Sudafrica e dai 151 Stati che hanno firmato la Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio tra cui l’Italia (1).

Il 28 ottobre 2024, il Sudafrica ha depositato le prove presso la Corte Internazionale di Giustizia (ICJ), che inchioderebbero Israele per aver violato la Convenzione delle Nazioni Unite sul Genocidio nella Striscia di Gaza. Questo atto legale, depositato all’Aja dal governo di Pretoria rappresenta una delle contestazioni più significative riguardanti il conflitto israelo-palestinese“.

Ricordiamo che la cooperazione tra l’industria militare italiana e quella israeliana è stata ratificata dal terzo governo Berlusconi che codificò un precedente accordo generale nella forma di memorandum di intesa, sulla cooperazione militare tra Italia e Israele, con la Legge 94 del maggio 2005, passata grazie ad uno schieramento “bipartisan”. Il memorandum coinvolge i Ministeri degli Esteri e della Difesa con la piena partecipazione del Ministero dell’Università e della Ricerca. Prevede misure per promuovere gli scambi di tecnologie, formazione, reciproco addestramento, ricerca militare, manovre militari congiunte, nonché il reciproco trasferimento di armi e tecnologia (vedi Da vent’anni li aiutiamo a compiere i peggiori crimini).

Vedi:
https://altreconomia.it/le-forniture-di-leonardo-a-israele-dopo-il-7-ottobre-smentito-il-governo/
https://militaryleak.com/2024/05/29/israeli-air-force-inducts-leonardo-aw119kx-koala-ofer-training-helicopter/
https://www.africa-express.info/2024/11/01/elicotteri-italiani-a-israele-ormai-siamo-complici-nel-genocidio-a-gaza/
https://www.lindipendente.online/2024/11/08/leonardo-spa-sponsor-del-genocidio-consegnati-nuovi-elicotteri-a-israele/
https://www.africa-express.info/2024/11/08/il-sudafrica-sgancia-un-pugno-in-faccia-a-israele-presenta-al-tribunale-internazionale-prove-del-genocidio-a-gaza/

(1) La Convenzione è stata adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1948 ed è entrata in vigore nel 1951. L’Italia ha ratificato la Convenzione il 4 dicembre 1955, impegnandosi così a rispettarne i principi e a cooperare nella prevenzione e repressione del crimine di genocidio.

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