di Francesco Cappello
Dichiarazione del ministro italiano Tajani
“Sono stati sospesi tutti i contratti di vendita di materiale militare a Israele perché è la legge che lo prevede. Anche alcuni di quelli firmati precedentemente, dopo attenta valutazione, sono stati interrotti. È stata interrotta la fornitura anche perché poteva essere utilizzata in modo non rispondente alla situazione”. Lo ha assicurato il vicepremier, leader di Forza Italia e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del lancio e della presentazione del progetto “Food for Gaza” a Genova. “Stiamo insistendo da settimane perché c’è la necessità di arrivare a un cessate il fuoco sia in Libano sia a Gaza – ha concluso -. Abbiamo un piano per il dopo cessate il fuoco sia a Gaza sia in Libano”.
Le forniture italiane violano la Convenzione sul genocidio a Gaza.
C’è, infatti, obbligo, per i sostenitori del regime israeliano, di interrompere le forniture di armi e supporto militare in ottemperanza all’ordinanza cautelativa (in attesa del giudizio di merito) emessa dalla Corte internazionale di giustizia. venerdì 26 gennaio 2024, consistente in misure cautelari raccomandate ad Israele e ad altri stati eventualmente collaboranti con Israele, quali misure da osservare al fine di prevenire azioni genocidiarie nei confronti del popolo palestinese. L’ordinanza della Corte, infatti, deve essere rispettata da Israele e dal Sudafrica e dai 151 Stati che hanno firmato la Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio tra cui l’Italia (1).
Ricordiamo che la cooperazione tra l’industria militare italiana e quella israeliana è stata ratificata dal terzo governo Berlusconi che codificò un precedente accordo generale nella forma di memorandum di intesa, sulla cooperazione militare tra Italia e Israele, con la Legge 94 del maggio 2005, passata grazie ad uno schieramento “bipartisan”. Il memorandum coinvolge i Ministeri degli Esteri e della Difesa con la piena partecipazione del Ministero dell’Università e della Ricerca. Prevede misure per promuovere gli scambi di tecnologie, formazione, reciproco addestramento, ricerca militare, manovre militari congiunte, nonché il reciproco trasferimento di armi e tecnologia (vedi Da vent’anni li aiutiamo a compiere i peggiori crimini).
Vedi:
https://altreconomia.it/le-forniture-di-leonardo-a-israele-dopo-il-7-ottobre-smentito-il-governo/
https://militaryleak.com/2024/05/29/israeli-air-force-inducts-leonardo-aw119kx-koala-ofer-training-helicopter/
https://www.africa-express.info/2024/11/01/elicotteri-italiani-a-israele-ormai-siamo-complici-nel-genocidio-a-gaza/
https://www.lindipendente.online/2024/11/08/leonardo-spa-sponsor-del-genocidio-consegnati-nuovi-elicotteri-a-israele/
https://www.africa-express.info/2024/11/08/il-sudafrica-sgancia-un-pugno-in-faccia-a-israele-presenta-al-tribunale-internazionale-prove-del-genocidio-a-gaza/
(1) La Convenzione è stata adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1948 ed è entrata in vigore nel 1951. L’Italia ha ratificato la Convenzione il 4 dicembre 1955, impegnandosi così a rispettarne i principi e a cooperare nella prevenzione e repressione del crimine di genocidio.
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