Le forze armate russe controllano Leonidivka, ennesimo successo militare dopo una lunga serie di battaglie per il controllo di Tsukuryne, Izmailivk. Selidove e Hirnyk.
Negli ultmi 60 giorni l’esercito russo ha raccolto molti successi dall’inizio del conflitto. La resistenza dell’esercito ucraino nonostante i continui aiuti con materiale bellico, soldi ed intelligence ha ceduto e i paracadutisti russi hanno sfondato nella regione del Donbass costringendo al ritiro su posizioni più arrestrate, le forze di Kiev. La stampa internazionale non può non documentare quanto sta realmente accadendo al fronte e secondo il New York Times, i russi hanno preso il controllo di almeno 400 kmq di territorio e stanno avvicinandosi altre città e località strategiche.
Rispetto a questo aggiornamento sulla carta del conflitto, analisti militari non hanno dubbi nell’affermare l’inutilità dell’aumento delle spese militari per alcuni paesi europei possa cambiare a favore di Kiev. Semplicememnte sembra solo attivare l’effetto di una lunga e straziante agonia. Se sarà ancora possibile parlare di un bilancio dello Stato dell’Ucraina òe previsioni per il 2025 andando a sommare quanto speso ad oggi per il conflitto la cifrà è folle, circa il 25,3% del PIL dedicato solo alla difesa.
La strategia dell’esercito di Mosca nel Donbass è ora concentrata sul controllo della ferrovia che passa dalla città di pokrovsk. Il controllo di questo nodo ferroviario crerà maggiori problemi all’intera filiera logistica di Kiev non più capace di rifornire interi settori al fronte. Pokrovsk è posizionata sul fronte orientale ed è oggi molto ben difesa da Kiev e osservando la carta del conflitto è l’ultima linea di difesa ucraina, dopo c’è solo spazio, profondità e la retroguardia ucraina.
L’esercito russo lentamente ed inesorabilmente prenderà quello che resta della città di Pokrovsk e i soldati di Mosca leggeranno per le strade i cartelli stradali per la direzione della città di Dnipro a soli 200 kilometri. Kiev continuerà a combattare mettendo a rischio ulteriori territori dell’Ucraina?
Sono settimane che la città di Pokrovsk viene colpita dall’artiglieria di MOsca, il 70% della popolazione civile ha già abbandonato le proprie abitazioni e la tenaglia, cioè l’accerchiamento dell’esercito russo è quasi completato e come abbiamo già visto durante altre battaglie importanti, le forze armate russe andranno avanti, Kiev, la Nato non hanno forze per fermarli.
I successi degli ultimi mesi sono da annoverare alla enorme capacità dell’esercito russo di adattare gli armamenti, le loro funzioni in merito alle specifità del territorio e del conflitto. Il coordinasmento tra le forze terrestri e dell’aviazione raggiunge successi giorno dopo giorno e l’uso di missili estremamente precisi ha colto le linee di difesa ucraine completamente scoperte, privi di un sistema di difesa adatto ad una potenza di fuoco cos’ intensa, potente e precisa.
Continuare ad inviare armi all’esercito ucraino è da irresponsabili, i leader europei devono condividere con Kiev l’enorme difficoltà dell’esercito ucraino, stremato, demotivato e soprattutto non ha un numero illimitato di uomini. Le politiche di reclutamento di Kiev restanto sempre molto difficili, non ci sono più uomini disponibili a morire per qualcosa che forse non è più comprensibile. La stampa internazionale sembra scrivere con enfasi la nuova follia di Kiev nel voler reclutare 160ooomila cittadini ma questi uomini non ci sono.
Tra poche ore gli USA avranno una nuova presidenza e l’incognita dovrebbe riportare ragione ed isolare i guerrafondai anche quelli dalla dichiarazione politica da effetto e non sono pochi a Kiev ed in Europa. Continuare il conflitto alimenterà la distruzione, Kiev perderà il controllo di una parte del territorio maggiore di quella di oggi e non basta la propaganda, in Europa c’è sempre più stanchezza per questo conflitto e fare morire ancora migliaia di persone solo per fare spendere un pò di soldi alla Russia è completamente folle mentre il rischio di un conflitto sempre più allargato è veramente dietro l’angolo.
Mosca, per mezzo delle dichiarazioni pubbliche del presidente Putin e del Ministro Lavrov ha più volte lanciato l’allarme ed è pronta a difendere il suo territorio, il suo popolo con ogni mezzo necessario incluso il nucleare, la Russia è pronta per ogni tipo di soluzione.
Anche diplomaticamente Mosca leader dell’organizzazione dei Brics+ propone e conclude accordi commerciali, costruisce nuove vie del comercio e stringe nuove alleanze anche militari come il caso del sostegno di almeno 10.000 soldati nordcoreani. Il Cremilino non si è impegnato a smentire la presenza di militari ed altri servizi di intelligence stranieri denunciano l’impiego dei militari coreani nella regiione di Kursk. Usa, Kiev e altri alleati hanno immediatamente protestato e chiaramente la Corea del Nord difende la sua decisione di assistere militarmente la Russia, specificato dal diritto delle nazioni a sviluppare trattati bilaterali in tutti i settori.
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