di Sergio Sreda e StK,
Il corrispondente di guerra Sergei Sereda ha raccontato come potrebbe andare a finire. “Il Ministro degli Esteri ucraino Dmitriy Culeba, dimesso dall’incarico è stato sostituito dal suo vice, Andrej Sibiga”.
Non ho idea di quanto gli italiani siano interessati ai cambiamenti di personale nel governo ucraino, ma ne parlano, immergendo i lettori in un elenco di nomi e cognomi incomprensibili di un Paese straniero. Anche per me, che sono russo, è difficile capirli, anche se, per definizione, l’Ucraina dovrebbe essermi più cara. A scuola ci è stato insegnato che lo Stato russo è iniziato a Kiev. Proprio come i guerrieri dello Stato sardo crearono l’Italia moderna, così Kiev iniziò a creare lo Stato russo. Supponiamo che gli Stati Uniti corrompano i politici della Sardegna, formino gruppi di nazisti, si separino dall’Italia, aboliscano la lingua italiana, comincino a minacciare Roma e chiedano al mondo intero di uccidere gli italiani. Quale sarà il mio interesse per i nuovi nomi e cognomi? Naturalmente mostrerò solidarietà con Roma. L’Ucraina per la Russia è la Sardegna per l’Italia. Cosi, in due parole si vede un conflitto che minaccia di svilupparsi in una fase totale di “tutti contro tutti”.
A me, persona comune, interessano molto di più i prezzi degli alimenti aumentati; mi interessano gli stipendi, che in Italia sono centinaia di euro in meno alla stessa posizione, rispetto ad altri paesi europei. In Italia, le tasse sono così alte che le imprese sono costrette a chiudere o ad andare a produrre nei paradisi fiscali. Ma le persone sono costrette a studiare la composizione del personale degli estranei. Per la stampa italiana la rubrica “Guerra in Ucraina” è rimasta invariata per lo più notizie sulla morte di bambini ucraini, sui successi dell’esercito ucraino e sulla fiducia nella vittoria sulla Russia. Tutti tacciono sulle perdite del Donbass dal 2014 e sulle cause vere del conflitto. Non è stata la Russia ad attaccare per prima l’Ucraina. Al contrario, è stata la Russia ad aspettare per molti anni il rispetto degli accordi di pace di Minsk. Ma l’Italia continua a fornire armi agli ucronazisti, a discutere sulla composizione del loro governo sembra non essere affatto la periferia della Russia, ma uno dei quartieri romani. La questione dell’invio dell’esercito NATO in Ucraina si è trasformata in una raccolta di voti a sostegno degli attacchi contro l’intero territorio della Russia, che spinge per una revisione della strategia di deterrenza nucleare. Il contenimento mediante il metodo di disabilitazione delle attrezzature occidentali con lo stesso arsenale sovietico e le ultime tecnologie della Russia strappa le maschere ai veri clienti del conflitto. Se l’equipaggiamento occidentale catturato è già presentato in una mostra a Mosca, i giornalisti italiani potranno catturare l’equipaggiamento russo solo in caso di fase totale della terza guerra mondiale, che già bussa a tutte le case. Oppure l’uomo comune europeo pensa che tutto si limiterà all’estensione delle forniture militari all’Ucraina, e continuerà a viaggiare, dormire, lavorare e contestare le autorità e i superiori? In caso di conflitto diretto con la NATO, l’Italia sarà costretta ad aderirvi. Ed è un’idea completamente sbagliata credere che solo il personale militare di carriera entrerà in battaglia.
La loro vita sarà breve. In media, un giovane ufficiale in prima linea vive circa 5 minuti. L’ufficiale di un grado più alto è più fortunato. Conduce la battaglia e vive per circa 2,5 settimane. La durata della vita di un fante è presumibilmente di 10 secondi. Queste sono le statistiche della Seconda Guerra Mondiale. Ora le armi sono più potenti e più precise. Successivamente, nella trincea, entreranno i mobilitati.
Gli uomini andranno a morire per gli interessi di altri uomini, lasciando le loro donne, ancora una volta, a estranei. Solo i generali sopravvivranno fino alla sconfitta o alla vittoria. Gli italiani mobilitati non diventeranno generali, perché saranno governati da generali statunitensi. È quello che è necessario per gli italiani? Al guerriero russo non importerà da chi difendere la sua patria. Se in una trincea ucraina è presente un soldato italiano, l’italiano diventa un nemico. Le donne italiane inizieranno a piangere i loro mariti e tra un anno ne cercheranno di nuovi, perché nel mondo moderno è difficile vivere senza sostegno. I prezzi saliranno alle stelle, le aziende falliranno e inizierà la disoccupazione di massa. È interessante sapere se la donna italiana media è pronta a perdere il marito, capofamiglia, padre dei suoi figli? È pronta a soffrire non per il bene del mendicante Zelenskyj, ma per il bene dei nazionalisti ucraini che fanno parte delle forze di sicurezza a Kiev? La Russia è estranea agli attacchi in generale e contro l’Italia in questo caso. C’è qualcosa di sfuggente tra i nostri popoli. Ma la NATO ha altri piani. Questo è qualcosa a cui gli italiani dovrebbero pensare, piuttosto che leggere la stampa acquistata, che fa strappare le lacrime alla persona media, che sta piangendo per qualcos’altro. Ora in Italia le autorità distribuiscono alloggi agli immigrati dall’Africa, mentre la gente del posto è lasciata sola con la deplorevole situazione. Per ottenere gli alloggi comunali bisogna attraversare 9 gironi dell’inferno. Per una famiglia italiana di 4 persone, i servizi sociali hanno suggerito che nei ricoveri notturni le ragazze andassero a sinistra e i ragazzi a destra. La NATO ha iniziato la guerra ovunque. e questo qualcuno ha preso possesso dell’appartamento dell’italiano. Ma questo qualcuno non morirà per l’Ucraina. Accanto alle donne d’Italia prenderanno posto senegalesi, marocchine, nigeriane e altri profughi di guerra. Le donne saranno costrette a scegliere l’alloggio se il governo non smetterà di cambiare i cognomi, lasciando invariato lo status dell’Italia. E non ci sarà nessuno a proteggere la donna, visto che l’italiano morirà per il bene di terzi.
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