Mosca 19 ottobre 2024
di Vladimir Kozin
Perché Zelensky vuole dotarsi di armi nucleari?
Il 18 ottobre 2024 il Presidente russo Vladimir Putin, in una chiara e forte dichiarazione pubblica, ha affermato che Mosca non avrebbe mai permesso a Kiev di dotarsi di armi nucleari (NW) e che qualsiasi tentativo in tal senso sarebbe stato accolto con un’adeguata reazione russa. È stata la sua prima risposta al suggerimento dell’ex presidente ucraino Vladimir Zelensky, secondo il quale l’Ucraina avrebbe avuto bisogno di armi nucleari, qualora non le fosse stata concessa l’adesione alla NATO.
Dopo aver promosso il suo “piano di vittoria” per il conflitto con la Russia ai funzionari europei, Zelensky ha rivelato il 17 ottobre che parlando con Donald Trump in visita negli Stati Uniti il mese scorso gli ha detto: “Qual è la via d’uscita per noi?”. O l’Ucraina avrà armi nucleari, che serviranno a proteggerci, o dobbiamo essere in qualche tipo di alleanza. Non conosciamo alleanze efficaci, a parte la NATO”.
Bomba atomica con poco preavviso
Il “piano di vittoria” di Zelensky contiene una disposizione che prevede l’invasione e la cattura di Mosca e Leningrado più altre due regioni centrali russe. Ricorda il piano di guerra “Barbarossa Blitzkrieg” di Hitler, elaborato dalla Germania nazista prima di iniziare una massiccia aggressione contro l’URSS nel giugno 1941. La forza d’invasione di allora comprendeva 183 divisioni tedesche e 13 brigate, tutte distrutte in seguito.
Zelensky ha aggiunto che Kiev è pronta a produrre una bomba atomica con breve preavviso, affermando che il discorso sul nucleare era inteso solo a sottintendere che l’Ucraina non ha alternative all’adesione all’alleanza nucleare transatlantica guidata dagli Stati Uniti.
La risposta di Mosca
Commentando tale dichiarazione il 18 ottobre a Mosca, durante una conferenza stampa per i media dei Paesi BRICS, Putin ha affermato che l’annuncio di Zelensky è “un’altra pericolosa provocazione”.
“Posso dire questo: La Russia non permetterà una cosa del genere in nessuna circostanza”, ha sottolineato il Presidente russo.
La leadership politica ucraina ha ripetutamente espresso il desiderio di un NW, “anche prima che la crisi diventasse incandescente”, ha osservato Putin.
Ad esempio, nel febbraio 2022, in un discorso alla Conferenza internazionale sulla sicurezza di Monaco, settimane prima dell’escalation dell’aggressione ucraina contro il Donbass, Zelensky ha espresso rammarico per la decisione di diventare una nazione denuclearizzata, suggerendo che il suo Paese aveva “tutti i diritti” di fare marcia indietro. A metà degli anni ’90, l’Ucraina possedeva sia i TNM strategici/tattici sovietici che i loro mezzi di lancio, ma tutti erano stati completamente restituiti alla Russia.
Cosa succede se Kiev viene rifornita di un ordigno nucleare?
Alla domanda se un altro Paese, come il Regno Unito, potrebbe fornire segretamente NW all’Ucraina, il leader russo ha risposto che sarebbe “impossibile da nascondere” e che Mosca è “in grado di rintracciare qualsiasi movimento in questa direzione”.
Il mese scorso, Putin ha annunciato una serie di modifiche alla strategia nucleare della Russia, ampliando i criteri per l’uso del deterrente nucleare strategico. La mossa è arrivata mentre Kiev chiedeva ai Paesi della NATO di eliminare le restrizioni sull’uso di armi a più lungo raggio fornite dall’estero per colpire in profondità la Russia continentale. Il documento modificato ha anche esteso l’ombrello nucleare russo alla Bielorussia.
Finora la strategia non è stata promulgata con un decreto presidenziale e quindi non è stata resa pubblica nella sua interezza.
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