Attacchi multipli di Israele contro le basi UN-Unifil in Libano

Crimine di guerra

Base Unifi in Libano bombardata da Israele

Sono kilometrici i file di denuncia di violazioni nei confronti del contingente di pace Unifil schierato ai confini con il Libano.

I crimini e le violenze non si attenuano e nel nuovo conflitto con Hezbollah, al confine del Sud del Libano Netanyao aveva già avvertito l’Unifil di andare via di ritirare tutta la forza definitivamente e lasciare libero il campo all’esercito israeliano.

Il secco rifiuto ha irritato non poco i vertici militari dell’IDF e quindi è scattata la vecchia strategia di Tel Aviv, ignorare regole internazionali, violare ogni norma, non dare peso al ruolo delle forze UNIFIL.

Questa mattina, prima con droni e poi a cannonate, unità dell’esercito israeliano hanno sparato contro le forze di pace dell’ONU in Libano giovedì. Fonti dell’Unifil confermano di essere stati attaccati, la missione che opera lungo la “Linea Blu” di separazione tra i due Paesi, richiesta dal Consiglio di Sicurezza, e che esse pattugliano.
“Il quartier generale di UNIFIL a Naqoura e le postazioni vicine sono state ripetutamente e volontariamente colpite”, ha dichiarato la missione ONU in un comunicato. “Questa mattina, due militari dell’Unifil sono rimasti feriti dopo che un carro armato Merkava dell’IDF ha sparato verso una torre di osservazione del quartier generale di UNIFIL a Naqoura, colpendola direttamente e facendoli cadere”. “Le ferite sono fortunatamente, questa volta, non gravi, ma rimangono in ospedale”.

Le forze Unifil dell’ONU sono presenti nel Libano meridionale per sostenere il ritorno alla stabilità in base a un mandato del Consiglio di Sicurezza del 2006. Secondo l’UNIFIL, la Forza internazionale delle Nazioni Unite in Libano, qualsiasi attacco deliberato contro le forze di pace è una grave violazione del diritto umanitario internazionale e della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza. È un crimine di guerra.

La recente pressione lungo la Linea Blu sta causando una diffusa distruzione di città e villaggi nel sud del Libano, mentre continuano i lanci di razzi verso Israele, anche in aree civili, secondo la missione di pace delle Nazioni Unite.

Base Unifi in Libano bombardata da Israele

Il giorno prima c’è stato il “monito di Israele”, i soldati dell’IDF hanno deliberatamente sparato, mettendo fuori uso, le telecamere di sorveglianza del perimetro della posizione, ha dichiarato l’UNIFIL, aggiungendo che l’IDF ha anche volontariamente sparato sull’UNP 1-32A, dove si tenevano regolari riunioni tripartite prima dell’inizio del conflitto, danneggiando l’illuminazione e una stazione di collegamento. (Luogo di icnontri dei negoziatori)

“Nei giorni scorsi abbiamo assistito a incursioni di Israele in Libano a Naqoura e in altre aree”, ha dichiarato la missione ONU. “I soldati dell’IDF si sono scontrati con elementi di Hezbollah sul terreno in Libano”.

I soldati dell’IDF hanno anche sparato contro la posizione 1-31 delle Nazioni Unite a Ras Naqoura, colpendo l’ingresso del bunker in cui si trovavano le forze di pace e danneggiando veicoli e un sistema di comunicazione.

Un drone dell’IDF è stato osservato volare all’interno della posizione ONU fino all’ingresso del bunker.

“Ricordiamo all’IDF e a tutti gli attori i loro obblighi di garantire la sicurezza del personale e delle proprietà delle Nazioni Unite e di rispettare l’inviolabilità delle sedi ONU in ogni momento”, ha dichiarato la missione ONU.

La reazione dei leader italiani ed europei è al momento molto timida, Israele ha prima emesso una nota diplomatica poi ha colpito deliberatamente una base delle Nazioni Unite, questo è un reato e qualcuno suggerisce che non sia un crimine di guerra perchè non c’è stato il morto? È chiaro Israele, Netanyao lo stato maggiore di Israele è completamente sordo ai moniti, deboli e aggraziati dell’Onu e del tribunale Internazionale. Il ministro Crosetto dichiara e giudica l’evento molto grave ma quale è la reazione? Ad Israele è permesso ogni cosa? Attendiamo che Roma venga colpita da un raid israeliano.

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