La Russia NON è nostra nemica! Basta soldi per le armi a Ucraina e Israele

Vogliamo la Pace e ripudiamo la guerra (Art 11 Costituzione Italiana)

La Russia NON è nostra nemica

Il 24 febbraio 2022 tv e giornali diffondono la notizia dell’inizio del conflitto tra la Federazione della Russia e la NATO sul territorio ucraino. Purtroppo per la stampa e i giornalisti italiani la notizia viene diffusa con circa 8 anni di ritardo, il conflitto ha avuto inizio nel 2014 nella città di Slaviantsk della regione del Donbass.

Da quel giorno, politici, leader, partiti, governo sostenuti dalla stampa “alleata e complice” lentamente e rivolgendosi ai cittadini italiani hanno configurato la paura, il nemico prossimo all’invasione dell’Europa. Hanno vietato concerti con Maestri d’orchestra nati in Russia, vietato gli studi univeritari su uomini di cultura come Fëdor Dostoevskij, hanno vietato e cancellato mostre fotografiche di autori contemporanei nati in Russia. Da due anni i guerrafondai italiani alimentanto la russofobia, un sentimento di odio nei confronti del popolo, della cultura e del’arte russa.

Qualcosa non ha funzionato nella narrativa tossica del governo e della stampa italiana, ogni qualvolta che un’agenzia di marketing politico, pubblica un sondaggio rivolto ai cittadini italiani alla domanda “sei daccordo ad inviare armi a Kiev? La risposta della maggiornanza dei cittadini è sempre stata secca e chiara, NO! In 24 mesi questi tentativi si sono ripetuti più volte ma il risultato è sempre stato lo stesso e purtroppo, il governo italiano non ha mai dato ascolto ai cittadini ed ad oggi non ha cambiato questo atteggiamento. Ignorando i risultati dei sondaggi, il governo, apponendo il segreto ha inviato armi a Kiev formando 11 spedizioni, ma nessuno sa dove vanno realmente una volta consegnate a Kiev.

Il governo, i partiti, i leader non ascoltano i cittadini e dopo quasi tre anni, un gruppo di cittadini non ha atteso l’ennesimo sondaggio “inutile” ma ha portato nelle strade, nelle piazze, nei giardini la sua opinione, condivisa dalla maggiornaza degli italiani.

Nella capitale, girando per le vie del centro e in periferia non è un caso trovarsi davanti un grande cartello con scritto “La Russia non è il mio nemico. Basta Soldi per le armi a Ucraina e Israele. Vogliamo la Pace e ripudiamo la guerra (Art 11 Costituzione Italiana).

La bandiera russa e quella italiana in una forte e salda stretta di mano.

La Russia NON è nostra nemica

Tanti cittadini hanno aderito e questa campagna sta crescendo e coinvolgerà altre città eludendo l’isterica protesta dell’ambasciata Ucraina a Roma.

Una campagna che non presenta bandiere di partito ma raccoglie esclusivamente l’opinione condivisa in più di una occasione dei cittadini italiani, per questa campagna romana gli stessi cittadini hanno realizzato un messaggio da diffondere, eccolo e buona visione.

La campagna è attiva e tutti possono attivarla nella propria città.

 

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11 Commenti

  1. Io sto con la Russia.
    Basta guerre, basta massacri, vogliamo la pace tra tutti i popoli.

    • Guarda caso, è la Russia che fa guerre. Se la Russia smette di combattere, la guerra finirà oggi.

      • Edoardo la tua è una giusta osservazione ma in questo contesto credo la questione sia da vedere con una visione più ampia. Siamo in un conflitto che vede molti attori e molti interessi non specificamente nel vile denaro.

    • Saresti stata con la Russia anche nel 1939-1940 quando aggrediva la Finlandia, nell’agosto 1944 quando Stalin deportava dalla Crimea, con treni blindati, come Hitler, gli ultimi tatari, 190.000,per spendirli lontano nel vasto territorio dell’Unione Sovietica, perfezionando la russificazione del Kanato di Crimea iniziata da Caterina II di Russia nel 1783, completata in Crimea con la sostituzione di tutti i toponimi tatari con toponimi russi nei decenni successivi, e saresti stata con la Russia anche quando reprimeva nel sangue la rivolta di Ungheria nel 1956 e assassinava il leader magiaro Imre Nagy e quando ripeteva la stessa nefandezza nel 1968 facendo finire anzitempo la Primavera di Praga e deponanedo brutalmente il leader legittimo Dubcek. Allora non era possibile sbandierare la ridicola giustificazione della minaccia NATO, anche oggi molto pretestuosa, considerando che la Russia massima potenza nucleare del mondo con 6.000 testate nucleari è in una botte di ferro e non può essere minacciata da nessuno, nenache dalla NATO, pena lo scoppio di una guerra nucleare. La riprova è data dall’esitazione di USA e NATO nell’autorizzare il lancio di missili con gittata di 300 km. Anzi la balla della minaccia NATO è proprio il comodissimo alibi utilizzato da Putin per giustificare l'”Operazione Militare Speciale” portata avanti da lui ( quanto a ipocrisia ci fa concorrenza). Faccio notare poi che sono 500 anni che la Russia degli zar, poi l’Unione Sovietica, ora la Russia di Putin hanno il vizietto di invadere e conquistare i territori dei popoli vicini e lontani in Asia seguendo il mito della Grande Russia e della Terza Roma. Esiste anche un imperialismo russo esecrabile quanto quello americano; ma i russi, a differenza degli americani in giro per il mondo, annettono e russificano i territori conquistati come dimostrano la sostituzione dei cartelli stradali in russo al posto di quelli in ukraino, l’obbligo imposto agli ukraini di possedere un passaporto russo al posto di quello ukraino, l’obbligo per essi di parlare in russo anziché in ukraino, il rapimento di 20.000 bambini, spediti chissà dove per trasformarli in russi perfetti. Infine vorrei ricordare che la Russia ha violato il protocollo di Budapest del 5 dicembre 1994 col quale la Russia con Eltsin, gli USA con Klinton e l’UK con Major si impegnavano a garantire l’indipendenza e integrità territoriale dell’Ukraina in cambio alla rinuncia dell’Ukraina alle testate nucleari dislocate sul suo territorio al tempo della sua appartenenza all’Unione Sovietica. Se quelle testate fossero rimaste sul suolo ukraino Putin ci avrebbe pensato tre volte prima di invaderel’Ukraina. Va aggiunto che Putin nelle sue dichiarazioni considera i territori conquistati nei primi mesi dell’invasione come territorio russo che ritorna in possesso della Grande Russia; ha deto testualmente che l’Ukraina non è mai esistita e tutta l’Ukraina, non una sola parte è Novorossija facente parte della triade delle tre Russie:Bielorussia, Russia con Mosca e Novorossija con Kiev dove nacque la mitica Rus di Kiev. Di fronte a questa palese violazione di un trattato internazionale,il Protocollo di Budapest 5 dicembre 1994, degno corollario del famigerato Patto Ribentropp-Molotov con il quale la Germania di Hitler e la Russia di Stalin si spartivano la Polonia, violazione del Protocollo di Budapest di cui coloro che sostengono giustamente l’esigenza di pace da alcuni definiti i filo-Putin non parlano mai, quasi non fosse mai avvenuta, appare di assai minore rilevanza la deprecabile mancata applicazione degli accordi di Minsk.Quelli che dicono che Putin è solo interessato alla autonomia degli oblast filo-russi, dovrebbero spiegare perchè iniziando l’invasione le truppe russe hanno puntato dritto su Kiev anziché sul territorio del Donbass e hanno poi cambiato strategia di fronte alla decisa resistenza del popolo ukraino. Si fa notare, infine, che nel 1991, al momento del referendum per l’autodeterminazione, l’indipendenza da Mosca è stata approvata dal popolo ukraino con percentuali bulgare intorno all’80-90 % e nei due oblast filorussi di Donetsk e Lugansk l’indipendenza da Mosca è stata approvata da circa il 75 % della popolazione e che in seguito l’infiltrazione di agenti russi,la propaganda di Mosca contro il potere centrale ukraino nonché l’invio di truppe per sostenere il crescente partito filo-russo hanno dato origine a una sanguinosa guerra civile con atrocità commesse da entrambe le parti e non solo dagli ucraini fedeli al potere centrale. E del resto le statistiche calcolate dall’Onu mostrano che i quasi 15.000 caduti sono abbastanza ripartiti in parti simili tra filo-russi, ukraini e popolazione civile e non sono poveri filo-russi massacrati dal perfido potere centrale ukraino come sostengono alcuni “pacifisti” italiani che sembrano prendere per oro colato la disinformazione della propaganda russa. Per concludere avendo visto sui giornali a 14 anni le foto dei carri armati russi per le strade di Budapest e a 26 anni lo stesso avvilente spettacolo per le strade di Praga e ricordando lo sdegno di mio padre per l’invasione della Finlandia da parte di Stalin nel 1939-1940, non posso che essere dalla parte della vittima cioè l’Ukraina contro il carnefice, la Russia.
      Mariano Puxeddu geologo per 40 anni ricercatore CNR e tuttora attivo nel mondo della ricerca

      • Mariano hai menzionato molti eventi, vediamo se altri vogliono aggiungere altre vicende. Un impero si, quello che non vogliono “accettare” gli altri imperi, per raccontarla in maniera molto semplificata.

      • Rinfresco la memoria a Mariano: già il 10 giugno 1941 (10 giorni prima dell’invasione nazi-tedesca dell’URSS, e prima della dichiarazione di guerra all’Unione Sovietica dallo stesso Mussolini) inviava al confine russo le truppe italiane per partecipare all’invasione nell’URSS, CSIR. Che ben presto si è trasformata in ARMIR con il seguente risultato: dei 220 mila militari italiani, soltanto 110 mila (la metà) sono tornati a casa. Faccio altresi presente che il sultano tataro Klych-Girei, collaborazionista dei nazi-fascisti e a capo delle formazioni militari collaborazioniste formate di tatari (cittadini sovietici, passibili al Codice Penale per alto tradimento) che combattevano l’Armata Rossa (alla pari dei nazionalisti ucraini, oggi en auge a Kiev) è stato catturato dagli Alleati inglesi ed estradato a Mosca, dove è stato giudicato dal tribunale militare e impiccato. I finlandesi? Non sono andati meglio…alleati dei nazisti tedeschi, hanno costruito e gestito campi di concentramento sul territorio sovietico e, inoltre hanno svolto un ruolo vergognoso nell’assedio di Leningrado, i 900 giorni, riducendo alla fame e alla morte per inedia centinaia di migliaia di civili sovietici, comprese donne e bambini. Durante la guerra d’inverno in Finlandia, l’Armata Rossa non ha fatto nulla di simile. Monito del grande storico russo del passato Vasilij Kliucevskij: “La storia non insegna mai niente a nessuno…Ma fa pagare il prezzo molto caro per le lezioni non imparate.”

        • Grazie Vsevolod, arricchire di note storiche articoli e opinioni è molto importante

  2. Vivissimi complimenti a questa meravigliosa iniziativa!! Concordo in pieno.
    L’Italia ha non solo tutto l’interesse, ma anche il dovere morale di restare neutrale e favorire l’amicizia e la riconciliazione fra tutti i popoli.

  3. Das Redaktionsteam hat nur einen Artikel verfasst, wir koordinieren die Kampagne nicht, sondern die Bürgerinnen und Bürger tun es.

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