Il fronte libanese è esploso con i raid aerei israeliani “preventivi” su basi della resistenza libanese domenica che sono stati rapidamente seguiti da attacchi missilistici di Hezbollah contro le basi sioniste a settentrione e sull’altura del Golan.
Le truppe israeliane e le bande di coloni sionisti hanno lanciato una nuova ondata di terrore contro i palestinesi nella Cisgiordania occupata.
Hamas afferma che i i compattenti palestinesi hanno sferrato duri colpi contro gli invasori israeliani nella Striscia di Gaza.
E l’Autorità palestinese, l’organismo Palestina, l’organismo che amministra zone “autonome” della Cisgiordania, ha chiesto di aderire ai BRICS dopo il prossimo vertice sull’economia che si terrà in Russia a ottobre. Nel frattempo, almeno nove palestinesi sono stati uccisi dopo che Israele ha lanciato un attacco aereo e di terra su larga scala contro la parte settentrionale della Cisgiordania occupata.
Un raid aereo israeliano ha colpito il campo profughi di Nur Shams, vicino alla città di Tulkarm, e i coloni sionisti hanno ucciso un palestinese e ne hanno feriti altri sei in un attacco vicino a Betlemme.
L’incursione israeliana iniziata mercoledì, coinvolge centinaia di soldati supportati da aerei, droni e bulldozer, prendendo di mira tre città palestinesi: Jenin, Tulkarm
e Tubas. Tel Aviv ha avviato una grande operazione militare dell’ultimo decennio.
Lo scorso fine settimana la resistenza libanese ha sparato centinaia di razzi e droni verso Israele come rappresaglia per l’assassinio a luglio dell’alto comandante di Hezbollah Fuad Shukr. Hezbollah aveva ritardato le sue rappresaglie contro Israele per consentire il proseguimento dei colloqui per il cessate il fuoco a Gaza nel tentativo di porre fine alla campagna israeliana di genocidio nell’enclave palestinese assediata.
Ma Israele non ha mai smesso di bombardare e questo ha portato al crollo degli sforzi di mediazione la settimana scorsa. L’escalation è inevitabilmente
seguita da un’escalation.
Gli israeliani sostengono che l’attacco di Hezbollah è stato in gran parte sventato dalle loro cosiddette difese aeree “Iron Dome”. Ma hanno anche dichiarato uno stato di emergenza di 48 ore e hanno ordinato a tutte le università e spiagge della città portuale di Haifa di rimanere chiuse fino a nuovo ordine.
Il governo Netanyahu ha anche vietato la diffusione di qualsiasi notizia in merito a danni da esplosioni a seguito dei bombardamenti di Hezbollah nelle profondità del nord di Israele. Ai giornalisti è stato detto di richiedere e ottenere autorizzazione prima di pubblicare “danni causati da attacchi missilistici alle infrastrutture strategiche o alle basi militari” per evitare ”danni alle forze israeliane sul terreno”.
Il segretario generale di Hezbollah Sayyed Hassan Nasrallah ha inviato un nuovo video messaggio dalla tv libanese poco dopo, tuttavia, per dire che “abbiamo raggiunto e superato i nostri obiettivi” dopo l’operazione di resistenza che è andata “come previsto” e ha causato ”grandi problemi” all’interno delle terre occupate.
L’obiettivo principale dell’operazione era la base di Glilot, a nord di Tel Aviv, che ospita l’agenzia di spionaggio israeliana Mossad e le agenzie di intelligence militare israeliana. Nasrallah ha detto che Hezbollah non ha preso di mira i civili negli attacchi di rappresaglia. Una nave israeliana israeliana è stata tra i bersagli
colpiti dai razzi di Hezbollah e almeno un militare è stato ucciso e altri due sono stati feriti in azione.
Nel frattempo l’esercito israeliano ha confermato la morte di quattro militari e il ferimento di altri sette a causa della resistenza nella Striscia di Gaza.
Parlando sabato, il portavoce Daniel Hagari ha dichiarato che le forze apparteneva a un’unità di ricognizione che aveva assaltato un edificio nel distretto di Zeitoun di Gaza City tre giorni prima. Altri tre militari israeliani sono morti dopo la detonazione di una bomba nascosta in uno dei muri dell’edificio, mentre un quarto è stato ucciso durante uno scontro a fuoco con i combattenti della resistenza.
Il regime sostiene che le morti hanno portato il numero totale delle forze che sono state uccise durante la guerra a 336 soldati israeliani
Il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth (Ultime Notizie) ha riferito che ad oggi, sono 10.000 i soldati israeliani uccisi o feriti nel conflitto.
L’UNRWA, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, afferma che 20 palestinesi sono stati uccisi nella Cisgiordania occupata dall’inizio dell’incursione israeliana, mercoledì, tra cui un disabile e diversi bambini.
Dopo alcuni rinvii da qualche ora responsabili delle Nazioni UNiti hanno dichiarato l’avvio delle vaccinazioni antipolio. I militari israeliani e i combattenti palestinesi hanno confermato e istituito piccole aree dove non ci sono combattimenti.
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