Anche in Valdarno il Festival del libro per la pace e la nonviolenza

Nessuno fermerà la nonviolenza

dal 10 al 21 Luglio in varie località del Valdarno si terrà l’edizione locale di Eirenefest. Il Festival del Libro per la Pace e la Nonviolenza.

Su iniziativa di un comitato promotore composto da professionisti e volontari del settore dell’Editoria, delle Biblioteche, del Volontariato si è concretizzato un programma tra le pendici dell’Appennino fino alla vallata, toccando varie realtà del territorio.

Grazie all’appoggio delle istituzioni locali, delle biblioteche, delle librerie, delle associazioni presentazioni di libri, laboratori, attività per bambini si alterneranno vedendo la presenza di personalità del giornalismo, dell’attivismo, della cultura tra Loro Ciuffenna, Montevarchi, Pergine Valdarno, San Giovanni Valdarno e Terranuova Bracciolini per questa prima edizione.

Eirenefest Valdarno

Programma completo a:

https://www.eirenefest.it/2024/06/29/programma-valdarno/

info: valdarno@eirenefest.it

Per interviste contattare 3395635202

Letture suggerite

I temi da affrontare

Conflitti: dal conflitto alla trasformazione nonviolenta

I conflitti in tutte le loro dimensioni e manifestazioni e l’insieme delle prospettive e degli approcci per la loro trasformazione in senso positivo, costruttivo, nonviolento. Conflitti interpersonali e relazionali, conflitti civili e sociali, conflitti internazionali, del passato e del presente, nuovi conflitti; trasformazioni dei paradigmi della guerra, dalle guerre tradizionali alle nuove guerre; ruolo delle forze armate e responsabilità della politica; ruolo, questioni e problematiche delle organizzazioni internazionali e della società civile nella prevenzione dei conflitti armati e nella trasformazione positiva; questioni umanitarie legate a guerre e conflitti; gestione, prevenzione, risoluzione, trasformazione e trascendimento dei conflitti; media, informazione e comunicazione nei conflitti. Dimensioni e manifestazioni delle crisi, dall’ambito personale al livello internazionale: migrazioni, conflitti e incontri tra popoli e culture, conflitti nello spazio delle relazioni (famiglia, scuola, lavoro).

Educazione: dalla militarizzazione all’educazione alla pace e alla nonviolenza

La militarizzazione come problema, in senso materiale, strutturale, territoriale, e in senso metaforico, concettuale, culturale, come occupazione del territorio e colonizzazione dell’immaginario, e le vie del suo superamento attraverso l’educazione. Estensione, articolazione, diffusione, impatto e conseguenze della presenza, in Italia e a livello internazionale, di basi, poligoni, installazioni, infrastrutture e servitù militari; lotta contro la presenza militare e le alleanze militari; lotta contro la militarizzazione dello spazio pubblico (territori, luoghi di formazione, istituzioni accademiche, scientifiche e di ricerca) e contro la militarizzazione degli immaginari (informazione, comunicazione, culture di guerra); armi convenzionali e non convenzionali, armi di distruzione di massa, nucleare; dispositivi militari; disarmo e transarmo; difesa alternativa, difesa civile e difesa popolare nonviolenta; educazione alla pace – per la pace – con la pace; educazione ai diritti umani in tutte le loro generazioni, educazione interculturale, educazione alla nonviolenza; educazione e studi di genere; studi post-coloniali. Obiezione di coscienza al servizio militare e alle spese militari. Servizio civile.

Arti: dai paradigmi della violenza alle arti e culture per la pace

L’arte, in tutte le sue espressioni e manifestazioni, come strumento di superamento della violenza, di elaborazione del trauma e di costruzione di culture per la pace. Arti figurative, visuali, plastiche, architettoniche, musicali, coreutiche, drammatiche, performative, relazionali, e nuove forme, espressioni e linguaggi artistici ai fini della prevenzione della violenza e della guerra e della costruzione della nonviolenza e della pace; le arti, in tutte le loro forme ed espressioni, come strumento di liberazione, di emancipazione, di autodeterminazione, di affermazione dell’umanità, di rivendicazione dei diritti; arteterapia, musicoterapia, danzaterapia e drammaterapia, in particolare ai fini della prevenzione della violenza e della trasformazione delle relazioni; luoghi del paesaggio, luoghi della cultura e luoghi della memoria contro la guerra e per la pace; il patrimonio culturale tangibile e intangibile, in tutte le sue forme, come veicolo per la nonviolenza, la promozione dei diritti, la pace.

Ambiente: dalle crisi ambientali alla prospettiva ecopacifista

La salvaguardia dell’ambiente e dell’ecosistema e il nesso tra prospettiva ecologica, nonviolenta e pacifista nella costruzione di un diverso paradigma di relazione, di produzione, di sostenibilità. La prospettiva ecopacifista ai fini della salvaguardia degli ecosistemi e degli ambienti di vita e come spazio di resistenza alle minacce alla vita e agli ecosistemi. Lotta contro l’inquinamento, il riscaldamento globale, la crisi ecosistemica, l’impatto ecologico, gli approcci energivori. Azioni positive per la sostenibilità, modelli e sperimentazioni di sviluppo alternativo e sostenibile, nuovi movimenti sociali che coniugano la prospettiva ecologista, pacifista e nonviolenta. Nessi tra militarizzazione e distruzione dell’ecosistema nonché tra accumulazione e distruzione dell’ecosistema. Tutela dell’ambiente e del territorio dagli impatti della guerra, del militare e del capitalismo; tutela del territorio e del paesaggio dagli impatti dell’urbanizzazione, del produttivismo e della turistificazione; tutela dall’inquinamento chimico, biologico, batteriologico, radiologico, nucleare; lotta alle contaminazioni legate alle infrastrutture e alle attività militari e di guerra; educazione ambientale, ecologista ed ecopacifista.

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