Conflitti: dal conflitto alla trasformazione nonviolenta
I conflitti in tutte le loro dimensioni e manifestazioni e l’insieme delle prospettive e degli approcci per la loro trasformazione in senso positivo, costruttivo, nonviolento. Conflitti interpersonali e relazionali, conflitti civili e sociali, conflitti internazionali, del passato e del presente, nuovi conflitti; trasformazioni dei paradigmi della guerra, dalle guerre tradizionali alle nuove guerre; ruolo delle forze armate e responsabilità della politica; ruolo, questioni e problematiche delle organizzazioni internazionali e della società civile nella prevenzione dei conflitti armati e nella trasformazione positiva; questioni umanitarie legate a guerre e conflitti; gestione, prevenzione, risoluzione, trasformazione e trascendimento dei conflitti; media, informazione e comunicazione nei conflitti. Dimensioni e manifestazioni delle crisi, dall’ambito personale al livello internazionale: migrazioni, conflitti e incontri tra popoli e culture, conflitti nello spazio delle relazioni (famiglia, scuola, lavoro).
Educazione: dalla militarizzazione all’educazione alla pace e alla nonviolenza
La militarizzazione come problema, in senso materiale, strutturale, territoriale, e in senso metaforico, concettuale, culturale, come occupazione del territorio e colonizzazione dell’immaginario, e le vie del suo superamento attraverso l’educazione. Estensione, articolazione, diffusione, impatto e conseguenze della presenza, in Italia e a livello internazionale, di basi, poligoni, installazioni, infrastrutture e servitù militari; lotta contro la presenza militare e le alleanze militari; lotta contro la militarizzazione dello spazio pubblico (territori, luoghi di formazione, istituzioni accademiche, scientifiche e di ricerca) e contro la militarizzazione degli immaginari (informazione, comunicazione, culture di guerra); armi convenzionali e non convenzionali, armi di distruzione di massa, nucleare; dispositivi militari; disarmo e transarmo; difesa alternativa, difesa civile e difesa popolare nonviolenta; educazione alla pace – per la pace – con la pace; educazione ai diritti umani in tutte le loro generazioni, educazione interculturale, educazione alla nonviolenza; educazione e studi di genere; studi post-coloniali. Obiezione di coscienza al servizio militare e alle spese militari. Servizio civile.
Arti: dai paradigmi della violenza alle arti e culture per la pace
L’arte, in tutte le sue espressioni e manifestazioni, come strumento di superamento della violenza, di elaborazione del trauma e di costruzione di culture per la pace. Arti figurative, visuali, plastiche, architettoniche, musicali, coreutiche, drammatiche, performative, relazionali, e nuove forme, espressioni e linguaggi artistici ai fini della prevenzione della violenza e della guerra e della costruzione della nonviolenza e della pace; le arti, in tutte le loro forme ed espressioni, come strumento di liberazione, di emancipazione, di autodeterminazione, di affermazione dell’umanità, di rivendicazione dei diritti; arteterapia, musicoterapia, danzaterapia e drammaterapia, in particolare ai fini della prevenzione della violenza e della trasformazione delle relazioni; luoghi del paesaggio, luoghi della cultura e luoghi della memoria contro la guerra e per la pace; il patrimonio culturale tangibile e intangibile, in tutte le sue forme, come veicolo per la nonviolenza, la promozione dei diritti, la pace.
Ambiente: dalle crisi ambientali alla prospettiva ecopacifista
La salvaguardia dell’ambiente e dell’ecosistema e il nesso tra prospettiva ecologica, nonviolenta e pacifista nella costruzione di un diverso paradigma di relazione, di produzione, di sostenibilità. La prospettiva ecopacifista ai fini della salvaguardia degli ecosistemi e degli ambienti di vita e come spazio di resistenza alle minacce alla vita e agli ecosistemi. Lotta contro l’inquinamento, il riscaldamento globale, la crisi ecosistemica, l’impatto ecologico, gli approcci energivori. Azioni positive per la sostenibilità, modelli e sperimentazioni di sviluppo alternativo e sostenibile, nuovi movimenti sociali che coniugano la prospettiva ecologista, pacifista e nonviolenta. Nessi tra militarizzazione e distruzione dell’ecosistema nonché tra accumulazione e distruzione dell’ecosistema. Tutela dell’ambiente e del territorio dagli impatti della guerra, del militare e del capitalismo; tutela del territorio e del paesaggio dagli impatti dell’urbanizzazione, del produttivismo e della turistificazione; tutela dall’inquinamento chimico, biologico, batteriologico, radiologico, nucleare; lotta alle contaminazioni legate alle infrastrutture e alle attività militari e di guerra; educazione ambientale, ecologista ed ecopacifista.
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