Mandato di arresto per Netanyahu, Gallant e tre leader di Hamas

Sanad è il primo bambino palestinese nato nell'ospedale del Comitato Internazionale della Croce Rossa

Nascita di un palestinese

IDF attacca, bombarda nel sud della Striscia e a nord di Gaza mentre continuano le incursioni delle forze militari di occupazione nella città di Jemin.

Nonostante le minacce, le lettere dal Congresso USA la Corte penale internazionale prepara mandati di arresto per leader israeliani e di Hamas

Il procuratore capo della Corte Penale Internazionale ha dichiarato di voler richiedere un mandato di arresto per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il Ministro della difesa Yoav Gallant e i tre leader di Hamas Yahya Sinwar, Ismail Haniyeh e Mohammed Deif.

Probabilmente le pressioni degli Stati Uniti, Israele e Regno unito non fermeranno al Corte di Giustizia Internazionale. Non sarà possibile in nessun modo evitare l’accusa di criminni di guerra per i leader di Tel Aviv e il procuratore Karim Khan ha riferito che la richiesta per l’emissione dei mandati di arresto è stata formalmente inviata. Netanyahu e Sinwar sono entrambi responsabili di crimini contro l’umanità.

I politici israeliani sono accusati di crimini di guerra per gli attacchi “diffusi e sistematici” contro la popolazione civile palestinese: “Gli effetti dell’uso della fame e della sete come metodo di guerra, insieme ad altri attacchi e punizioni collettive contro la popolazione civile di Gaza sono acuti, visibili e ampiamente conosciuti. Mentre le accuse ad Hamas si riferiscono all’attacco del 7 ottobre, immagini, video e testimonianze raccolte dalla Corte per la tenuti degli ostaggi in condizioni disumane e e alcuni casi provati da violenza sessuale.

Le critiche non arrivano solo da Tel Aviv, la nota agenzia di informazione Reuter ha diffuso una dichiarazione di responsabile dei combattenti palestinesi di Hamas, cita: il movimento islamico critica la decisione della Corte Penale, accusandola, equiparando “la vittima al boia”

Il ministro israeliano Benny Gantz ha dichiarato in un post su X che “Lo Stato di Israele combatte nel modo più morale della storia, rispetta il diritto internazionale e dispone di un sistema giudiziario forte e indipendente”.

Il leader dell’opposizione Lapid ha definito l’annuncio dell’emissione dei mandati d’arresto un “disastro” e si è detto speranzoso che il Congresso degli Stati Uniti si riunisca al più presto per condannare la decisione della CPI

Se la Corte penale internazionale ha una qualche credibilità, dovrebbe prendersela con chi commette un genocidio

La Corte di Giustizia Internazionale

Diana Buttu, avvocato ed ex portavoce dell’OLP, afferma che Khan della CPI sta facendo “un sacco di doppiopesismo”.

“Sta guardando e vedendo che c’è un genocidio che Israele sta perpetrando – un genocidio che Israele ha apertamente perpetrato con oltre 35.000 palestinesi uccisi, fame di massa, 15.000 bambini uccisi, e per bilanciare il tutto deve far sembrare che si stia rivolgendo a entrambe le parti”, ha detto Buttu ad Al Jazeera.

“Ma se vogliamo essere onesti, dovremmo guardare a ciò che il governo israeliano ha fatto e agli ordini che ha impartito ai suoi soldati”, ha detto Buttu.

“Se questo tribunale deve avere una qualche credibilità, dovrebbe andare a cercare le persone che stanno commettendo un genocidio, piuttosto che cercare semplicemente di giocare a questo gioco di bi-sidesismo”, ha aggiunto Buttu.

Pronti gli arresti e a Gerusalemme si prepara una grande manifestazione di protesta contro Netanyaou e il suo governo.

Una bella notizia è la nascita di un primo bambino nato nell’ospedale da campo del CICR a Rafah

Nascita di un palestinese

Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha dichiarato che il nome del bambino è Sanad.

“Il viaggio della madre è stato pieno di ansie e paure durante i vari spostamenti, alla costante ricerca di sicurezza. Sanad significa ‘sostegno’, ciò che lei dice di sperare che diventi per gli altri intorno a lui”, ha dichiarato il CICR in un post su X.

L’UNRWA ha avvertito in precedenza che più di 150.000 donne incinte stanno affrontando condizioni sanitarie terribili e rischi per la salute a causa dello sfollamento e della guerra a Gaza.

Più di 100 palestinesi sono stati uccisi nelle ultime 24 ore, ha dichiarato il ministero della Sanità di Gaza, mentre Israele ha intensificato gli attacchi in tutta l’enclave. Medici Senza Frontiere riferisce che l’ospedale di al-Awda, assediato e vicino al campo profughi di Jabalia, è completamente privo di acqua potabile.

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