Dal 2019, l’esercito israeliano ha usato, contro i palestinesi un nuovo sistema di ricerca obiettivi da colpire, uomini, obiettivi in movimento oppure oggetti statitic, come case e palazzi, basato sull utilizzo di piattaforme digitali, per cui vengono inseriti dati topografici delle aerre, dei terreni, volti, automobili e qualsiasi altro oggetto presente, il tutto viene elaborato con potenti machine collegate a Intelligenza Artificiale. Il risultato è quello di moltiplicare e generare quanti più bersagli da abbattere.
Il sistema è denominato “Habsora”, usato dcall’IDF nell’operazione attuale “Spade di ferro” contro Gaza, che un ex funzionario dell’intelligence israeliana ha definito una “fabbrica di omicidi di massa” oppure automatizzazione del genocidio.
Un sistema che assassina consapevolmente intere famiglie. Israele dispone di una quantità enorme di dati sulla popolazione di Gaza e di ogni singola casa e conosce in anticipo il numero di civili che saranno sicuramente uccisi (“danno collaterale”) in un attacco contro un determinato obiettivo.
L’utilizzo da parte dell’esercito israeliano dell’IA per compiere i bombardamenti sui gazawi si affianca al ricorso a tecnologie di sorveglianza da parte del sistema di apartheid sionista: check-point automatizzati, riprese con i droni, telefonate intercettate, applicazioni per la schedatura, uso dell’IA per li riconoscimento facciale.
Il sistema permette la digitalizzazione dei diversi domini del campo di battaglia a Gaza (terra, mare, aria, cyberspazio) e la loro integrazione in un sistema di generazione, raccolta, elaborazione e condivisione dei dati. Lavora su diversi tipi di dati di intelligence (visivi, umani, geografici, di sorveglianza, derivanti da segnali elettromagnetici) ed è in grado di usare strumenti automatici per velocizzare al produzione di obiettivi da colpire, accelerando il ritmo delle operazioni militari.
Habsora è stato in grado di aumentare il numero di obiettivi dai circa 50 all’anno delle operazioni precedenti fino a 100 obiettivi al giorno, di cui li 50% viene attaccato, in una dimensione industriale nella pianificazione e nell’esecuzione dei bombardamenti. Habsora consente all’esercito israeliano di gestire “una fabbrica di omicidi di massa”, in cui “l’enfasi è sulla quantità e non sulla qualità”. Grazie da Habsora l’esercito israeliano, per al prima volta, può generare nuovi obiettivi a un ritmo più veloce di quello con cui attacca. Questo sistema consente un vantaggio strategico sul campo, con un indice di efficienza, precisione ed economicità che per Israele non ha senso rallentare attraverso un controllo
umano degli obiettivi da attaccare. A quanto racconta un soldato che ha lavorato nella divisione che si occupa di individuare i bersagli <è davvero come una fabbrica. Lavoriamo rapidamente e non c’è tempo per approfondire l’obiettivo. Veniamo giudicati in base a quanti target riusciamo a generare>.
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