La storia si ripete sempre e purtroppo più stesso. Nell’arco di 70 anni il popolo palestinese è stato ingannato e tradito dal “salvatore” di turno ma alla fine la verità ha mostrato altri interessi degli eroi e tutti hanno sfruttato in qualche modo l’identià dei palestinesi. In più di una occasione sono stati coinvolti in conflitti armati, una volta anche una guerra fratricida e ci hanno provato in tutti i modi, in particolare nella Striscia di Gaza, dividendo i palestinesi buoni dai palestinesi cattivi.
La loro dignità, la loro voglia di libertà e di resistenza sfruttata da abili politicanti di ogni colore e di ogni partito ma la resistenza palestinese non si è mai piegata, l’obiettivo è la libertà.
A Gaza non è cambiato molto, IDF muove decine di mezzi corazzatri, centinaia di uomini in diverse direzioni, droni, aerei e artiglieria sorvegliano il cielo e i bombardamenti non sono interrotti ma solo diminuiti di intensità ma uccidono ugualmente come il caso di quattro civili palestinesi uccisi in un attacco israeliano al campo profughi di Shati, noto anche come Beach Camp, a ovest di Gaza City, secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa.
Un aereo israeliano ha preso di mira una casa residenziale dove si erano rifugiate alcune famiglie di sfollati. Diverse altre persone sono rimaste ferite nell’attacco.
Separatamente, Wafa ha detto che le squadre della protezione civile hanno recuperato due corpi dopo un attacco al campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza, all’inizio della giornata. I feriti dell’attacco sono stati portati al vicino ospedale al-Awda.
Queste storie, centinaia, queste immagini migliaia sono quello che resta della Striscia di Gaza. Provare a raccontarla oggi, dopo 6 mesi di devastanti bombardamenti non è molto difficile, non ci sono campi di fiori da raccontare, ne case e ville bianche ma solamente un cumulo di macerie, distruzione, vuoto per decine di kilometro, la Striscia di Gaza non esiste più.
Le macerie, incluso corpi e parti di cadaveri dispersi vengono raccolte da grossi camion e trasportane fino al porto dove Israele con i soldi e il palcet degli USA sta costruendo un “pontile”, dicono perchè vogliono fare arrivare aiuti umanitari. È la solita presa in giro per la stampa, il pontile potrebbe essere lo start di una nuova base militare navale USA-Israele per favorire il commercio del gas nei giacimenti mediterranei oppure semplicemente, Israele prepara una via di “fuga” per i palestonesi di Gaza, costringerli a scappare con l’aiuto delle navi civili, ecco a cosa serve un porto, dato che l’Egitto non ha accettato alcun accordo con Israele, almeno per ora.
La diplomazia ha sempre avuto un ruolo tra un massacro e un’altro contro i palestinesi e il Consiglio di sicurezza dell’ONU doveva votare oggi 18 aprile 2024 sulla piena adesione della Palestina
Gli Stati Uniti dovrebbero usare il loro potere di veto per bloccare il voto se ottiene la maggioranza necessaria, dopo che la commissione non è stata in grado di fare una raccomandazione unanime.
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite avrebbe dovuto votare giovedì sera sulla richiesta palestinese di adesione a pieno titolo alle Nazioni Unite, una mossa che gli Stati Uniti, alleati di Israele, dovrebbero bloccare perché riconoscerebbe di fatto uno Stato palestinese.
Il Consiglio, composto da 15 membri, avrebbe dovuto votare alle 17.00 a New York su una bozza di risoluzione che raccomanda all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, composta da 193 membri, che “lo Stato di Palestina sia ammesso a far parte delle Nazioni Unite”, hanno dichiarato i diplomatici.
Una risoluzione del Consiglio ha bisogno di almeno nove voti a favore e nessun veto da parte di Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Russia o Cina per passare. Secondo i diplomatici, la misura potrebbe avere il sostegno di un massimo di 13 membri del Consiglio.
In tal caso, un diplomatico di alto livello di un Paese del Consiglio di Sicurezza ha dichiarato che gli Stati Uniti dovrebbero porre il veto alla risoluzione. Come sempre è accaduto nel difendere l’occupante colonialista Israele
Segui il conflitto live Palestina-Israele
Commenta per primo