L’Occidente e la trappola dell’alleanza

Il "tritacarne" Avdeevka

Soldato in trincea a fronte

di Maurizio Torti

Le politiche estere degli USA hanno sempre avuto nel mirino il comunismo e Mosca ma negli ultimi 10 anni, alcuni Stati europei hanno superato la questione della russofobia manifestando una chiara volontà politica di portare la guerra in Russia oppure farla direttamente. Non sono le dichiarazioni di ubriaconi o farneticanti uomini dei palazzi, sono i discorsi di uomini alla guida di Stati importanti come la Germania, l’Inghilterra, la Polonia e l’elenco non è esaustivo. Il Ministro della difesa tedesco Pistorius ha dichiarato: “La germania si prepara a 10 anni di guerra contro la Russia”.

Il primo ministro inglese Rishi Sunak ha dichiarato durante il suo ultimo viaggio a Kiev: “Non finiremo di aiutare l’Ucraina a vincere la guerra”

Il MInistro della difesa della Polonia, Władysław Kosiniak-Kamysz, ha dichiarato: “dobbiamo essere pronti a tutto”

I media internazionali diffondono continuamente eventi da trasfromare in russofobia sostenuti dalle dichiarazioni di politici europei e in alcuni paesi del gruppo Visegrad, mettendole in un ordine crescente, il risultato non mostra alcun dubbio: l’Europa sta provando a sostituirsi al probabile ritiro degli USA, forse non più disponibili a inviare enormi quantitià di armi a Kiev, questo scenario è possibile, l’Europa vuole fare la guerra alla Russia.

La Germania ha firmato un accordo di sicurezza con Kiev, di cui non sono chiari i contenuti ed è pronta ad inviare diversi miliardi in aiuti e armi a Kiev mostrando nessuna difficoltà anche con la grave crisi economia in atto. Con orgoglio Shiltz ha dichiarato: “siamo i secondi in Europa ad aver inviato aiuti e armi in Ucraina”

E’ una vecchia politica degli USA ed è possibile riassumerla ricordando non la crisi e il conflitto nel Donbas, non il colpo di Stato a Kiev ma i passaggi fondamentali per la preparazione e all’attacco alla Russia sono nel percorso dei trattati sugli armamenti tra Russia e Usa, in sintesi: MADTrattato ABMTrattato INF

La decisione, da patrte degli USA, di annullare la neutralità dell”Ucraina e sostenerne l’avvicinamento alla NATO è l’ultima piattaforma politica per scatenare il conflitto prima sul tgerritorio ucraino e poi coinvolgere la Nato per mezzo di eventi bellici anche “involontari” come un errore di lancio di missili o una strage di civili.

Nella cadenza della firma dei trattati, da parte degli USA e alcuni suoi fedeli alleati viene avviata una politica e una strategia per fare fare uscire gli USA da tutti i trattati sugli armamenti, uno ad uno e per questo è necessario ricordare almeno 10 tappe, storiche, politiche e geopolitiche:

Quando la Russia voleva entrare nella NATO: https://it.insideover.com/politica/qu… L’esercitazione in Georgia nel 2008: https://en.wikipedia.org/wiki/Immedia… Merkel, dissi no ad avvio adesione Ucraina per non provocare Putin: https://www.agenzianova.com/a/629fa39… Nyet means Nyet: https://wikileaks.org/plusd/cables/08... Victoria Nuland’s Admits Washington Has Spent $5 Billion to “Subvert Ukraine“: La provocazione inglese durante l’esercitazione Sea Breeze: https://www.analisidifesa.it/2021/07/… MK41 Vertical Launching System: https://www.lockheedmartin.com/conten… Defender Europe 2020: l’esercitazione tra coronavirus e polemiche: https://it.euronews.com/2020/03/13/de… U.S.-Ukraine Strategic Defense Framework: https://media.defense.gov/2021/Aug/31… U.S.-Ukraine Charter on Strategic Partnership: https://www.state.gov/u-s-ukraine-cha…

Qualsiasi storico attento alla linea temporale e la sequenza dei fatti, dalla guerra fredda tra Usa e Russia ad oggi, giunge alla medesima conclusione: la causa di tutto o quasi sta accadendo è la conseguenza delle politiche estere degli USA. Le responsabilità sono per la maggiorparte di Washington è la sua volontà politica di “conquistare la Russia”.

Oggi ha avuto inizio a Monaco la Conferenza sulla Sicurezza a cui stanno partecipando esperti, ministri e capi di Stato.

Oggi, in un carcere della Federazione della Russia è morto Navalny. Queste le poche righe diffuse da alcune agenzie in tutto il mondo su chi era Navalny.

“Blogger e avvocato di ispirazione nazionalista. Politico morto nella colonia penale n. 3 dell’Okrug autonomo di Yamalo-Nenets nel nord della Federazione russa il 16 febbraio. Condannato a 19 anni di carcere per esteremismo e altri reati. Secondo fonti giornalistiche a Mosca, è morto a causa di un malore all’interno dell’istituto penitenziario. I soccorritori intervenuti sul posto hanno provato a rianimarlo invano. Uno dei suoi avvocati lo aveva visto pochi giorni fa in buona salute.

La notizia della morte è diventata il centro della Conferenza di Monaco, le reazioni internazionali sono state immediate come le accuse dirette al presidente della Russia Putin, al regime e alla mancanza di democrazia. L’elenco degli epipeti è lungo.

È un giorno difficile da dimentaticare in particolar modo per l’esercito ucraino al fronte. Da settimane subisce le pressioni, gli attacchi delle forze armate russe lungo il 1300 kilometri del fronte di guerra. Dopo i dissidi interni al governo di Kiev e al cambio degli uomini al comando delle forze armate, Kiev non riesce più a difendersi, in più di una occasione e in più punti le difese ucraine non esistono, sono state completamente cancellate dalle forze russe.

Da settimane una nuova grande roccaforte ucraina è completamente circondata, la città di Avdeevka. Dall’ufficio della presidenza di Zelensky, anxche in questa occasione si sceglie il massacro, la vita degli ucraini, per il presidenze Zelensky non vale nulla e si ripete il “tritacarne” come quanto accaduto a Artemotsk.

Avdeevka assedio

Analisti militari ucraini sono increduli per la scelta di continuare a resistere, un costo in vite umane completamente inutile, come sostenevana l’ex comandante ucraino Valery Zaluzhny, sostituito da Oleksandr Syrsky, il nuovo capo dell’esercito ucraino voluto da Zelensky.

La situazione è grave e pochi giorni non sono sufficienti per comprendere quali nuove strategie applicherà l’esercito ucraino ma nulla è cambiato, basta osservare la decisione di non fare arretrare i soldati ucraini da una roccaforte ormai completamente circondata, mentre l’artiglieria, l’aviazione russa colpiscono le posizioni ucraine senza sosta.

La voglia occidentale di guerra alimenta quella Ucraina creando una spirale di morte e la fine ci sarà solo con l’ultimo cadavere.

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