di Maurizio Torti
I 12 tocchi dell’anno 2024 fanno capolino in Nuova Zelanda, poi in Giappone e lentamente si avvicinano alla vecchia Europa. Suoni, colori e l’odore della povere da sparo anticipano il nuovo anno ma attenzione le news non ci sono ancora, è solo un cambio del vecchio con il nuovo calendario.
Ci sarà una montagna di retorica per i veri o finti messaggi alle popolazioni, come oramai siamo abituati da anni in Italia, c’è il messaggio del presidente e poi il giullare di turno, forse anche a caccia di voti, in quell’ottica diciamo fa sempre bene ma solo per chi vive quel contesto partitico elettorale.
C’è qualcosa da ricordare in questo 2023? SI!. Non solo ricordare ma è doveroso ringraziare chi ci ha aiutato ad aprire gli occhi e ci ha fatto vedere il nuovo nazismo e altre forme di dittatura, radicato da Kiev fino a i governi Europei, probabilmente nessuno Stato europeo escluso. Nessuno l’aveva vista, nessuno ne valutava il reale pericolo. Un’anima nera che condiziona i Paesi confinanti con la Russia fino a Bruxelles. Ancora una volta, Mosca come nella seconda guerra mondiale lotta contro i nazisti armati e finanzniati da altri nazisti alleati tra loro.
La storia si ripete, un nuovo ciclo di eventi bellici e politici stanno ridisegnando il mondo ma questa volta gli attori sono diversi e anche più numerosi del solito. C’è un Sud Globale, coraggioso e determinato e in molti casi non più disponibile ad accettare e subire ogni forma di colonialismo. Un Sud globale attento, difensore del suo territorio e delle sue ricchezze.
Dobbiamo ricordare dell’anno 2023 il ritiro dell’esercito colonialista francese non più accettatto e rispettato in Africa, dobbiamo ricordare che il sionismo è apartheid nei confronti dei palestinesi, dobbiamo ricordare il genocidio del popolo palestinese.
Una schiera di Stati pochi, leader politici favorevoli alle politiche israeliane dobbiamo ricordare, guidati e ricattati dagli USA l’occidente ha buttato la maschera come l’Europa. Non più dispopnibili alla mediazione politica ma affamati capitalisti senza scrarci?upoli, senza etica e senza senso. Oggi l’Europa ha scelto l’atlantismo aggressivo e guerrafondaio.
Attendiamo il vincitore di questo conflitto e nel frattempo in Italia come dobbiamo comportarci?
La storia ci ha raccontato delle gesta eroiche della resistenza contro i fascisti e i nazisti e dato che ci troviamo sotto nuove forme di dittatura non ci può essere una rezione diversa. No alla dittatura, no al nuovo fascismo e no al nazismo europeo e di Kiev.
Tra mille problemi, lavoro, salario, tempo libero e salute, oggi, in Italia abbiamo una dittatura da sconfiggere, sanitaria, economica, fiscale etc etc. Non è mai stato semplice come mai è stato impossibile.
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