“BUON NATALE a Te, a Me, al Re, al figlio del Re e agli ANGELI CUSTODI”

Gli Angeli custodi si sono stufati ed ora protestano

Emel Mathlouthi
di Vincenzo Russo Traetto
Sono cose che non si sanno e neanche trapelano. È una questione di stile personale e di riservatezza professionale anzi deontologia professionale. Ma alla fine hanno sbottato.
*Gli Angeli custodi si sono stufati ed ora protestano.*
Una cosa di pochi giorni fa alla vigilia di questo Natale.
Non è uno sciopero ma poco ci manca, un’astensione prestazionale neanche ma, ripeto, poco ci manca.
Sono andate su tutte le furie dopo millenni di silenzio.
*San Pietro* è stato sentito ma poco ha potuto fare, *San Paolo* ha sbagliato l’approccio: _”A nome di chi parlate? Chi rappresentate?”_ e questo ci poteva anche stare ma quando il santo di origini turche ha risposto in modo stentoreo – é sembrato un proclama a chi c’era e lo ha sentito -: _”Io parlo solo con gli arcangeli: Gabriele, Raffaele e Michele! Poi Gabriele é trasversale per gli angeli cristiani e per quelli musulmani. Riferite a loro!”_ è successo un cataclisma in cielo, un terremoto empireo, si è temuto per un crollo della volta celeste. Verrebbe da dire _*”l’ira di Dio”*_ ma sarebbe sbagliato, qui la collera non è di Dio ma degli angeli custodi, tutti gli angeli custodi, non uno o un gruppetto ma miliardi e miliardi di pezzi di luce e fuoco.
L’esperienza e la conoscenza portano ad un solo nome: *Agostino di Tagaste*, figlio della pazienza di *Monica*, uomo dalle mille esperienze e santo dalle diecimila idee, nordafricano (che di questo periodo fa moda) ma emigrante per studi a Milano. Emigrante meridionale a Milano come Giuseppe Marotta.
*Tutti gli angeli custodi si sono precipitati in Algeria*, dove il santo vaga in meditazioni prendendo spunto da quei barconi che partano di sicuro ma la cui meta non sarà quella sperata dai viaggiatori. Cura i rapporti con le varie sponde avvertendo delle partenze *San Castrese* e *San Cipriano* che quella attraversata fecero e che ora si trovano dall’altra parte del bacino mediterraneo.
Gli *angeli custodi* sono arrivati dalle varie parti della Terra lasciando gli uomini da soli, senza protezione divina e senza coscienziosa sorveglianza.
Sulla costa algerina della città di *Annaba*, ai confini della Tunisia, il cielo si é scolorito ed il mare é sembrato uno stadio al concerto dei Led Zeppelin.
Sant’Agostino era stato avvertito proprio da *Castrese*.
Un pettegolezzo dice che Castrese sta sempre in Paradiso, come se avesse abbandonato Castelvolturno di cui é patrono. Insomma: rifiuti, erosione, cave e assenza della Chiesa sul territorio qualcuno ne da questa spiegazione. Però forse non è così: i castellani hanno la coda di paglia e se la pigliano con il santo. Chiacchiere da dimostrare ma io non sono tribunale.
“Non uno alla volta, uno per tutti. Mi raccomando esposizione chiara e precisa”_ così precisa colui che aveva scoperto l’anima e per primo aveva definito *il mansionario ed il codice deontologico degli angeli custodi*.
“Maestro…” ed é stato subito silenzio quando *Haziel* termina la seconda parola che pronuncia “…Agostino”.
La folla di angeli si é aperta come quando un coltello caldo si avvicina ad un pezzo di burro.
“Noi come angeli custodi, e tu lo sai come lo sanno tutti, siamo gli unici angeli che fanno l’esame. Gli unici patentati, con abilitazione alla funzione.”
“Lo so, vai avanti”
“Per fare l’angelo custode ci vuole la passione, la dedizione e l’umiltà. Una cosa è far parte delle “schiere” dove vieni comandato da qualcuno e, bene o male, fai quello che fanno gli altri, se sbagli un’azione ti ripiglia l’angelo che ti sta a fianco o quello che ti segue. Poca responsabilità e stai coperto. L’angelo custode da quando nasce un uomo (non parliamo della donna) è solo con lui, a fianco, sopra, sotto, alle spalle. Mai nessuna distrazione perché il pericolo è quando mai ti aspetti. Ed i modi di intervento non sono mai gli stessi, l’uomo (e non parliamo della donna) ha il libero arbitrio e allora è tutta un’opera di convincimento, di mediazione, di discussione… Maestro, lo dico a te che di discussioni hai cambiato il mondo e l’umanità… ma vado avanti non mi voglio perdere in chiacchiere. Noi ci dedichiamo al popolo umano in ogni individuo inteso. Quando non vogliono andare a pranzo dai genitori a Natale gli parliamo e a volte li convinciamo a tornare presto a casa, li convinciamo a studiare, ad aprire un negozio, a lasciare una cattiva compagnia litigando con il collega che protegge il fetente, gli stiamo vicini quando hanno la disperazione del lavoro o di un figlio morto in un incidente, gli organizziamo le coincidenze. Tu lo sai che le coincidenze siamo noi. Una ragazza perde il treno perché a quello dopo incontra il destino dell’amore, una nave non parte per un problema ai motori ed evita una strage, un aereo non decolla per un ritardo e si evita un temporale disastroso…”
Sant’Agostino lo ferma con un cenno della mano.
“Haziel, ma che questione ponete allora? Lui-Lui, la Madonna ed il figlio, gli arcangeli ed i santi sono preoccupati. Non avete voluto parlare con Pietro e Paolo, che non sono gli ultimi arrivati. Questi hanno potere di decisione. Perché? Cosa lamentate?”
“*I risultati ed il riconoscimento.* E non sappiamo se le due cose sono collegate”
“Vai, avanti”_ ordina la curiosità di Agostino.
“Ma gli uomini (e non parliamo delle donne) lo sanno che ci sono gli angeli custodi?”_ pausa oratoria a sentire l’eco dell’ultima sillaba.
” Lo sanno che stiamo sempre a fianco a loro? Perché invocano il Padreterno, Allah, la Madonna, i santi, tutti i santi, gli arcangeli e, addirittura, Lucifero quel zozzoso del Diavolo, un angelo fallito e a noi non ci nominano come se non esistessino? Non ci chiamano mai e tutto il lavoro che facciamo m lo attribuscono a questi. Ma un po’ di riconoscenza non c’è la meritiamo? Quello che fa il presentatore viene onorato in ogni festa, ogni ricorrenza viene citato. Chi é il presentarore? Parliamo di Gabriele. Ha annunciato la nascita di Gesù, Giovanni Battista e il corano a Maometto e sta sempre sulla bocca di tutti. E noi? Il 2 ottobre é poco. Un giorno poi diviso con l’altra categoria dei nonni. Ogni santo ha un giorno nel calendario e noi che siamo miliardi e miliardi una mezzagiornata.”_
Un sospiro mentre tutti lo guardavano silenziosamente.
“*E veniamo ai risultati.* Ma questo che mondo é? Ma che razza di specie animale è questa? Parlano a nome di Dio e della Civiltà e ammazzano senza motivi, stragi, bombe, armi da fuoco, armi chimiche, grandi, piccoli, infermi, malati, senza distinzione. Maestro, ma noi che ci stiamo a fare? Noi “cosa custodiamo” degli uomini?”_ pausa.
Riprende fiato e continua. “Allora, questa, è la protesta: prima di invocare nell’alto dei cieli Dio, Figlio di Dio, Madonna e Santi gli uomini (e non parliamo delle donne) rispettassero chi gli sta vicino a pochi centimetri, a fianco, quello che gli sta di fronte, sopra e sotto, a noi angeli che custodiscono l’umanità della loro specie”
La lingua sudata del portavoce degli angeli *ha commosso l’intelligenza di Agostino*, pensa ad un contenitore di dolore e verità, pensa alla musica della canzone persiana *Soltane Ghalbha (سلطان قلب‌ها, “Re di cuori”)*, colonna sonora di un film iraniano del 1968 con lo stesso titolo e manda chiamare a pochi chilometri una ragazza tunisina *Emel Mathlouthi* e gli spiega le cose così così così.
Emel, Haziel, tutti gli angeli custodi cominciano a cantare il sogno degli angeli custodi: *Holm*.
*Sant’Agostino no, è stonato*.
Emel Mathlouthi
_Se potessi chiudere gli occhi_
_e lasciare che i Sogni mi prendessero per mano_
_Io, allora, mi alzerei e volerei in nuovi cieli, (uno, due, mille, tutti i cieli del creato)_
_e (fatto questo, ne sono sicuro) dimenticherei i miei dolori (uno, due, mille, tutti i dolori miei, tuoi, di quelli del Re e del figlio del Re)_
_Se, poi, Io potessi viaggiare nella mia immaginazione costruirei (Palazzi dove l’Amore possa crescere e troverei Notti dove le mie Speranze possano cancellare il Dolore,)_
_(Io, se potessi viaggiare, immaginerei solo notti con la luna, solo palazzi che non crollano, dove il grande Juliano lo abbraccia e Diego si commuove)_
_(Io, con le ali aperte, nei cieli vedrei un altro mondo)_
_Un mondo nel quale non vedrei uomini e donne i cui lineamenti sono oscurati dall’oppressione, dalla miseria e dalla sofferenza,_
_da un’amara realtà che distrugge tutto ciò che costruiamo_
_(Io, con le ali aperte, nei cieli vedrei un altro mondo)_
_un mondo dove non si alzano i muri della tirannia che schiacciano i sogni, (il mio, il tuo, il sogno del Re e del figlio del Re)_
_(Io, come Angelo, non mi rassegno ad) un mondo in cui regnano l’oscurità e l’avidità in tutti i cuori, (nel mio, nel tuo, in quello del Re e del figlio del Re)_
*Buon Natale a Te, a Me, al Re, al figlio del Re e a tutti gli Angeli custodi* da parte mia, della mia famiglia e di tutta la struttura _”OOPP Campania, Molise, Puglia, Basilicata Ufficio 5 – Tecnico e Amministrativo per la REGIONE MOLISE”_ del Provveditorato interregionale per la Campania Molise Puglia e Basilicata _(Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti)_!
*HOLM _(a beneficio di chi parla solo l’arabo)_*
لو كنت نغمّض عينيّا
و تاخذني الأحلام من يديّا
و نعلى و نحلّق في سماء جديدة
و ننسى الوجايع ،
لو كنت نسافر في خيالي
نزرع و نبني قصور ليالي
يكبر فيها الحب و آمالي و نمحي الآلام ..
دنيا ترى فيها ملامح ناس
قوسها الضلم و البؤس و القهر
من واقع عاسر يعبث بكلّ ما نبنيه ،
دنيا علت فيها أسوار طغيان
سحق فينا أحلاما أحلامْ
و عمّ الظّلام و الأنانيّة في كل القلوب

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