Leggendo i media ucraini e alcuni social da Kiev, è evidente una forte tensione nel governo guidato dal presidente Zelensky.
Nelle ultime settimane le manifestazioni di cittadini ucraini, mogli e madri sono sempre più frequenti e numerose. Chiedono semplicemente di avere informazioni dei loro cari partiti per il fronte e mai più ritornati. Cresce la consapevolezza che l’Ucraina, gradualmente, è oramai alla deriva e l’arrivo dei primi freddi preoccupa ancora di più.
Nelle vie e nelle piazze sono frequenti i casi di giovani non disponibili a raggiungere volontariamente il fronte ma devono affrontare la polizia ucraina, uomini, generalmente 3/4, pronti ad usare anche la forza per un nuovo arruolato da inviare al macello.
Nella capitale ucraina ci sono per strada molti uomini armati, il ruolo politico e militare dell’esercito, dei generali ucraini è evidente, dopo quasi due anni di guerra. Alcuni analisti evidenziano il pericolo, traspare la paura di una nuova “maidan”, un nuovo colpo di Stato al fine di avviare un nuovo percorso, dopo il fallimento della guerra.
La stampa internazionale, inclusa quella anglosassone, sembra aver abbandonato la campagna “l’Ucraina vincerà” per sostituirla con “la controffensiva è fallita, l’Ucraina non può riprendere la Crimea e il Donbass.”L’ex segretario della Nato, Rasmussen, ha pronunciato queste parole: “l’Uucraina può entrare nella NATO senza i territori del Donbass e la Crimea”
Il divieto di partecipare a negoziati con la Russia, imposto da Zelensky e nessuna chiarezza sulla possibilità di tenere nuove elezioni nel marzo del 2024 sono per chi ha capito il fallimento politico militare, un vero e proprio ostacolo da superare e se la politica non è pronta, l’unica via sarà certamente violenta e la presidenza di Zelensky è nel mirino.
A seguito del conflitto in Medio Oriente tra la Palestina e Israele, questo processo subisce una forte accelerazione e Zelensky, oggi, fa molta fatica ad attrarre attenzione verso l’Ucraina, alcuni video messaggi mostrano stanchezza ma anche la consapevolezza di essere arrivati ad un bivio, forse in un vicolo cieco. Zelensky in un appello ha chiesto agli alleati, come solitamente ha fatto, di continuare a sostenere l’Ucraina, di inviare armi, di continuare ad avere fiducia ma è andate oltre, “inviate armi e noi poi vi ripagheremo con i nostri soldi”.
Anche la moglie, Olena Zelenska si è attivata per lanciare appelli in aiuto dell’Ucraina, dalla Francia, la rivista L’Express gli ha dedicato la prima pagina: “Non dimenticate l’Ucraina”
La tensione politica cresce e vecchi politici fanno i primi passi, Poroshenko, molto seguito negli ambienti militari leggendo le sue pagine online sembra aver avviato una sua personale campagna di comunicazione elogiando i militari, alcuni corpi e le gesta eroiche. Tutto questo servirà a consolidare le relazioni politiche almeno con una parte delle forze armate ucraine.
Non sembrano ancora chiari i nuovi schieramenti ma la questione centrale è: continuare il conflitto anche se non esiste alcun piano militare oppure fermarsi e avviare i negoziati con la Russia.
Sul fronte di guerra la situazione dell’Ucraina è peggiorata. Da una posizione di offensiva è oramai su tutto il fronte in una posizione difensiva. le forze armate russe avanzano lentamente, non senza trovare la forte resistenza dell’esercito ucraino. I settori più caldi sono ritornati ad essere quelli raccontati circa 12 mesi fa come la città di Avdiivka dove da giorni infuriano battaglie continue. L’esercito russo è avanzato fino al villaggio di Stepovoye ma il controllo totale dell’area non è possibile affermarlo.
Le forze armate russe sono dentro il villaggio di Stepovoye ma incontrano ancora una forte resistenza ucraina e arrivano ancora nuovi rinforzi, perchè l’accerchiamento della città non si è ancora chiuso.
Nell’area di kherson, i corrispondenti non segnalano cambiamenti significativi ma il morale dei militari russi è alto e sono impegnati a respingere gli ucraini dalla testa di ponte nel villaggio di Krynok. Anche per questo settore, l’esercito ucraino è riuscito a trasferire ingenti quantità di droni che creano non pochi problemi alle linee dell’esercito russo.
Nelle ultime 24 ore, le forze armate russe, con missili, droni e artiglieria hanno colpito l’area di Kiev, Odessa, Poltava e Dnipropetrosk. Inoltre su tutti settori in cui sono segnalate posizioni militari ucraine, le forze armate russe continuano a bombardare con l’aviazione, missili e artiglieria, mentre gli operatori dei droni cercano di individuare le posizioni degli armamenti e dei soldati ucraini.
Nelle ultime settimane, l’esercito ucraino ha spostato molte difese aeree in questo settore.
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