All’alba diverse unità di combattenti palestinesi hanno sfondato la gabbia dove sono rinchiuse oltre due milioni di cittadini palestinesi.
Tutti i sistemi di sicurezza e in particolare Iron Dome, sistema anti missii di Israele non hanno funzionato.
L’attacco è stato preceduto dal lancio di migliaia di missili sulle città israeliane a ridosso della Striscia di Gaza, Sderot e Askelon le città più colpite. Al nord e al sud, i palestinesi hanno attaccato e ora controllano due basi militari israeliane. L’IDF non conferma ufficialmente ma da i comunicati ufficiali di Hamas, i prigionieri sono 35, alcuni civili e il generale di brigata Nimrod Aloni.
I leader di Francia, USA e Italia sono i primi a comunicare messaggi di solidarietà a Israele condannando l’attacco e dando il semaforo verde all’esercito israeliano: “Israele ha il diritto di difendersi”.
Per la cronaca, Israele è uno Stato che da anni occupa la Palestina ed è accusato, con prove, di aver creato uno stato di apartheid verso i cittadini palestinesi.
Dall’altra parte, l’Arabia Saudita fa appello per arrestare l’escalation ed accusa Israele per le sue responsabilità. il Qatar accusa Israele di essere responsabile di questa situazione a causa delle continue violazioni dei diritti umani mentre fonti egiziane, in contatto con membri dei servizi segreti di Tel Aviv, confermano della possibilità di un coinvolgimento di Hezbollah se la Striscia di Gaza verrà invasa dalle truppe di Israele.
Durante l’attacco i militari palestinesi hanno utilizzato anche droni per il lancio di granata contro i carri Merkava
L’aviazione israeliana ha portato una serie di attacchi all’interno della Striscia di Gaza, fonti da corrispondenti di guerra palestinesi e dal ministero della salute di Gaza riferiscono che sono 200 i palestinesi uccisi e 1650 feriti a seguito dei raid aerei israeliani, molti dei quali civili. C’è ancora molta confusione sul numero degli israeliani catturati dai dai combattenti palestinesi. Fonti giornalistiche riferiscono che i morti israeliani sono circa 100. Prigionieri forse 50, tra cui anche diverse donne, e ufficiali dell’IDF, nessuna conferma in merito al generale di brigata. Altre fonti denunciano un numero di prigionieri maggiore ma al momento non ci sono conferme ufficiali. Gli attacchi dell’aviazione israeliana sulla Striscia di Gaza continuano senza sosta.
Terminata la riunione di emergenza, il governo israeliano conferma lo stato di guerra indicando di liberare presto i territori ora controllati dai palestinesi e il portavoce accusa l’Iran di aver collaborato e aiutato i palestinesi a preparare questo attacco proprio al 50° anno dalla guerra dello Yom Kippur ottobre 1973.
Nota
Mappa pubblicata da ufficio stampa Hamas
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