India prima volta sulla Luna con il modulo Lunare Chandrayaan-3

L'ultimo volo di Yevgeny Prigozhin

Le prime immagini del lander della missione indiana Chandrayaan-3

Nel tardo pomeriggio del 23 agosto, un piccolo jet Embraer Legacy 600 con numero di registrazione RA-02795, appartenente al team della PMC Wagner di proprietà di Yevgeny Prigozhin è precipitato nel distretto Bologovsky della regione di Tver, zona dell’alta Volga, il fiume più grande d’Europa con dieci persone a bordo. Le notizie non sono tutte confermate in modo particolare i dettagli. L’aereo è decollato da Mosca ed è scomparso dagli schermi radar ma al momento le autorità russe non menzionano se ci sia stato una richiesta di aiuto o messaggi particolari dall’aereo.
Anche in questo caso i social giocano un ruolo importante che dimostra ancora una volta di essere un potentissimo e rapidissimo strumento di comunicazione. Un cittadino ha ripreso un aereo che precipitava a “vite” Un altro utente ha pubblicato i dati di volo, altitudine, velocità analizzando i dati dalla piattaforma Flight Radar. Secondo i registri, prima di precipitare il sistema ha registrato una manovra apparentemente strana, non usuale, l’aereo ha iniziato a perdere velocità per aumentare rapidamente e anche l’altimetro segnava l’aereo in rapida salita. Alcuni analisti e tecnici non sono riusciti a dare ancora una risposta a questa manovra del pilota ma se viene confermata questa analisi è possibile accertare che l’aereo non è completamente esploso durante il volo ma qualcosa è avvenuto.

Le autorità russe hanno pubblicato l’elenco delle persone segnalate a bordo dell’areo incluso l’equipaggio.

Membri dell’equipaggio
Levšin Aleksei, comandante;
Karimov Rustam, copilota;
Raspopova Kristina, assistente di volo.

Propustin Sergej
Makaryan Evgeniy
Totmin Alessandro
Chekalov Valeriy
Utkin Dmitrij
Matuseev Nikolaj
Prigozhin Evgeniy

Per circa un’ora da i vari corrispondenti e social le notizie indicavano nella presenza certa del leader della PMC Wagner come dall’elenco diffuso dalle autorità.

La conferma della morte di Yevgeny Prigozhin è stata diffusa in serata in parte dalla Tv di stato, limitata alla conferma della veridicità dell’elenco diffuso dei passeggeri, poi la Tass ha confermato che la squadra di soccorso e medici hanno riconosciuto il corpo di Yevgeny Prigozhin. Come la casistica degli incidenti aerei, il riconoscimento dei corpi, spesso completamente carbonizzati e non integri richiede sempre un analisi del DNA.

Al momento non ci sono dichiarazioni ufficiali su che cosa sia realmente accaduto, un incidente? Una bomba? Un sabotaggio?

Per alcuni giornalisti russi non c’è dubbio, Yevgeny Prigozhin è stato assassinato insieme a diversi comandanti della Wagner.

Il miglior finale di questa storia è la causa dell’incidente altre cause non sono positive per la Russia.

Scenario interno: dopo il ritiro delle unità Wagner dalla prima linea, alcuni dei comandati guidati dallo stesso Prigozhin, molto determinati, hanno voluto parlare con l’alto comando militare ma con una maniera non del tutto da “protocollo” istituzionale. A qualcuno tutto questo non è piaciuto e non ha “perdonato” il gesto di Prigozhin.

Scenario esterno: l’aereo è stato sabotato, forse con dell’esplosivo piazzato all’aeroporto di partenza nell’area di Mosca mentre l’aereo era nell’hangar o per le brevi operazioni di controllo. Se questo è il finale della storia chi ha messo la bomba? Agenti stranieri? È abbastanza inutile porsi la domanda di chi volesse assassinare Prigozhin, l’elenco è lungo dava molto fastidio a diversi servizi segreti e per ultimo anche il nuovo posizionamento della Wagner in Niger.

Le autorità russe si sono limitate solo alla pubblicazione dell’elenco dei passeggeri e a una informale conferma del riconoscimento di due corpi, quello di Yevgeny Prigozhin e del suo braccio destro Utkin Dmitrij. Gli altri membri sono indicati come altri comandanti del PMC Wagner, alcuni analisti segnalano che a bordo c’era l’alto comando militare della Wagner.

Ultima nota ufficiale, esami del DNA sui copi, l’apertura di un inchiesta e la costituzione di una commissione che dovrà provare a ricostruire quando accaduto e non è chiaro se a bordo di questi aerei sono istallate le scatole nere, contenitori quasi indistruttibili capaci di registrare ogni singola manovra del pilota, le comunicazioni tra l’aereo e la torre di controllo ma di questo nessuno ne parla.

Oggi 24agosto è l’ultimo giorno del 15° Meeting dei Paesi BRICS, giorno delle comunicazioni politiche sul futuro, segnaliamo la volontà di allargare e accogliere nuovi membri e una dichiarazione sull’uso delle valute nazionali nel commercio.

Modi il primo ministro dell’India ha dichiarato: “L’India è ora sulla Luna, il cielo non è il limite. il 23 agosto il modulo lunare Chandrayaan-3 ha effettuato correttamente l’allunaggio in una zona vicino al Polo Sud lunare alle 14.34 ora italiana. Una zona dove nessuno, finora, era sbarcato.

Modi ha aggiunto: Il Brics è un gruppo che cerca soluzioni collettive e basate sul consenso”. e ha proposto la creazione di un consorzio di ricerca spaziale del gruppo. L’India sostiene pienamente anche l’espansione dei BRICS. Il primo ministro indiano ha avanzato tre proposte per espandere ulteriormente la cooperazione all’interno del gruppo: cooperazione nel campo dello spazio, nel campo della sicurezza e organizzazione di concorsi in varie competenze. Inoltre, Modi ha suggerito di accogliere l’Unione Africana come membro dei BRICS.

Kiev, la Rada – il Parlamento ucraino, ha adottato una risoluzione che esclude qualsiasi cessione territoriale alla Russia in cambio della cessazione del conflitto. Questo parlamento non riconoscerà mai la Crimea, il Donbass e le due regioni Cherson e Zaporozije come territori della Russia.

È una scelta politica di questo parlamento attuale, guidato dal presidente Zelensky, oggi impegnato in una dichiarazione che prospetta una maggiore se non generale mobilitazione alla guerra, ogni cittadino ucraino deve combattere, l’appello è rivolto anche agli ucraini all’estero.
La volontà di questo parlamento a Kiev non offre, almeno dalle dichiarazioni, alcuni possibilità di un cessate il fuoco e l’avvio di un negoziato diretto con la Russia.
A questo punto, la mano continua ad essere quella dei militari, il conflitto continua fino all’ultimo ucraino. Una vera follia e un’enorme responsabilità di Zelensky e dell’Occidente che fanno poco o troppo poco per fermarlo.

 

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