di LAURA TUSSI
Assicurarsi un mondo giusto e sicuro, fondato sulla forza del diritto e non sul diritto della forza. ICAN è stata insignita del Premio Nobel per la pace 2017 per il suo contributo alla causa della proibizione delle armi nucleari
Un antecedente. La terrificante conferenza Nato a Vilnius in Lituania e la risposta propositiva del mondo pacifista
Grazie al premio Nobel per la pace attribuito alla rete internazionale ICAN per il disarmo nucleare universale e per l’abolizione degli ordigni di distruzione di massa nucleari, con il trattato Onu TPAN, tutti noi pacifisti siamo coinvolti ancora di più e a maggior ragione nella lotta Antinucleare. In Lituania, a Vilnius il 12 luglio 2023 si terrà una conferenza tra le nazioni Nato per decidere che gli Stati membri devolvano il 2% del Pil agli armamenti.
In risposta a questa nefandezza che solo la Nato poteva partorire, questa conferenza in Lituania, in risposta a tutto ciò, il 10 e l’11 giugno a Vienna, l’ufficio internazionale della pace e innumerevoli associazioni a livello mondiale, tra cui rete pace e disarmo, si riuniranno per lanciare appelli agli Stati membri contro la Nato in Lituania. E prima di Vilnius, le donne pacifiste, tra cui le donne Wilpf, di tutta Europa e addirittura di tutto il mondo, manifesteranno davanti alla sede Nato a Bruxelles l’8 e il 9 luglio. Siamo davvero sul crinale del baratro nucleare come, tra gli altri, afferma Alex Zanotelli.
Infatti il presidente ucraino non fa altro che parlare di pace giusta contro la Russia.
E così dicendo Putin messo con le spalle al muro sicuramente agirà di conseguenza e soprattutto si sentirà legittimato a intraprendere la gestione dell’uso delle armi nucleari. E questo comporterebbe l’Armageddon nucleare che inizierebbe con il lancio dei missili a media gittata che annienterebbero inizialmente circa un milione di persone, per dare inizio poi a un inverno nucleare con immediatamente un miliardo di morti e il diffondersi delle radiazioni in tutto il globo terraqueo e l’abbassamento repentino delle temperature fino a arrivare all’annientamento di tutte le forme di vita.
Ma noi tutti, l’umanità intera ha una possibilità di pace
Costruire una coscienza ecologica planetaria, condividere l’impegno di ICAN, il Premio Nobel per la pace che guarda al futuro dell’umanità.
Educare alla “terrestrità” e condividere l’impegno di ICAN – International campaign to abolish nuclear weapons, una rete mondiale per rafforzare l’impegno antinucleare, oggi sottovalutato e tralasciato.
La proibizione giuridica delle armi nucleari, votata da una Conferenza ONU, il 7 luglio 2017, è una importante conquista, da considerare quasi “storica”, dal punto di vista del movimento pacifista mondiale. Ma è solo una tappa verso la eliminazione di tali mostruosi ordigni, che richiede un ulteriore e non facile cammino, da orientare con una strategia intelligente e complessa.
Una ricaduta immediata del risultato già ottenuto è la possibilità di nuovi progressi per tutta l’architettura del diritto internazionale (incluso il diritto alla libera circolazione delle persone sulla Terra che è casa di tutti): un percorso che possiamo far coincidere con la nonviolenza efficace.
L’assegnazione all’International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN) del Nobel per la Pace è stato un riconoscimento a coloro che, in tutto il mondo, si sono impegnati da lungo tempo, e in particolare dalla nascita dell’Iniziativa Umanitaria (Oslo 2013), per l’eliminazione delle armi nucleari, e chiama tutti noi a unificare i nostri sforzi, al di là delle legittime e anche importanti differenze tra le organizzazioni della società civile, che rimangono una ricchezza, non un limite.
Condividere l’impegno dell’ICAN
Una proposta concreta a tutti i disarmisti e gli antinuclearisti di condividere le speranze che la campagna ICAN ha aperto alla possibilità di liberare l’umanità dal rischio dell’olocausto nucleare: non è cosa da poco che si certifichi da parte del Comitato per il Nobel l’importanza del Trattato di proibizione delle armi nucleari (TPAN).
Beatrice Fihn, direttrice esecutiva di ICAN, che è andata a ritirare il premio a Oslo il 10 dicembre 2017, ha dichiarato: «Every single partner organisation owns this prize and we all need to use it to maximize the impact of our organisations work on the ban treaty» (“Ogni singola organizzazione partner possiede questo premio e tutti dobbiamo usarlo per massimizzare l’impatto del lavoro delle nostre organizzazioni sul trattato di divieto”). Un autentico Premio Nobel per la pace umanitario e umanistico: plurimo e collettivo. Una vera svolta per il mondo pacifista e per i destini dell’umanità intera.
Bombe atomiche USA in Italia
Nel nostro Paese abbiamo l’urgenza di sollecitare un cambiamento di rotta da parte del governo: l’Italia dovrebbe ratificare al più presto il TPAN, ossia il trattato Onu firmato da ICAN il 7 luglio 2017 alla sede delle Nazioni Unite, e che è valso alla rete internazionale ICAN il Premio Nobel per la Pace, in coerenza con l’art. 11 della nostra Costituzione, anche per dare impulso all’alternativa di un’economia di pace.
Per essere coerenti e credibili con quanto sopra richiesto, dovremmo anche liberarci con decisione autonoma, unilaterale, delle bombe atomiche USA ospitate nelle basi o fatte transitare (in “momenti eccezionali”?) nei porti “nuclearizzati”, in incostituzionale – e ormai del tutto anacronistica – ottemperanza della “condivisione nucleare NATO” da parte dell’Italia.
Tutti i gruppi possono aderire a ICAN (in Italia contiamo nove soggetti membri) – e invitiamo caldamente a farlo – compilando il seguente
form: http://www.icanw.org/become-partner.
Abbiamo aperto – su iniziativa dei Disarmisti Esigenti, un canale YouTube, in cui raccogliamo i brevi video-appelli di personalità dell’attivismo nonviolento che invitano i movimenti di base a fare parte costruttiva, creativa e attiva della rete internazionale ICAN.
Un canale YouTube
Hessel e Jacquard, Esigete, Edizioni Ediesse.
I Disarmisti Esigenti, progetto promosso dalla Lega per il disarmo unilaterale fondata da Carlo Cassola (www.disarmistiesigenti.org), sono un coordinamento di associazioni basate sui grandi moniti e appelli all’umanità del partigiano francese Stéphane Hessel con il suo libro postumo con Albert Jacquard, pubblicato in Italia da Ediesse, Esigete! Un disarmo nucleare totale. Una associazione con cui collaborano strettamente alle lotte per la denuclearizzazione è WILPF Italia.
Per collegarsi ai video bisogna andare sul canale YouTube “Siamo tutti premi Nobel per la pace con ICAN”.
Il trattato ONU è stato varato a New York nel Palazzo di Vetro da 122 nazioni dietro la spinta determinante della società civile internazionale organizzata in ICAN. A questa stesura erano presenti di persona Alfonso Navarra, storico ecopacifista, attivista nonviolento grande compagno di lotte insieme a Peppino Impastato, assassinato dal sistema mafioso, e importante protagonista delle battaglie per il disarmo nucleare da Comiso ai porti con rischio nucleare, Giovanna Pagani, dirigente di WILPF Italia, e lo scienziato italo-francese Luigi Mosca, stretto collaboratore di Stéphane Hessel.
Il Trattato è entrato in vigore il 22 gennaio 2021 dopo la 50esima ratifica da parte dello Stato dell’Honduras.
Due libri
Alfonso Navarra e Laura Tussi, “Antifascismo e nonviolenza”.
Con Alfonso Navarra e Fabrizio Cracolici abbiamo scritto il libro “Antifascismo e nonviolenza”: esso traccia, tra l’altro, il percorso che ha condotto l’ONU e la società civile internazionale al trattato del 7 luglio 2017. Lo slogan positivo della cultura di pace che sta alla base di questi trattati si riassume nel motto “Prima l’umanità, prima le persone”. Questo adagio, nella nostra interpretazione, applicata specialmente all’Italia, ma con un’ottica globale, contrappone la nuova cultura della pace del XXI secolo al rischio di una subcultura parafascista e sovranista e autoritaria e suprematista.
È quanto ancora esprimiamo con maggior approfondimento e rigore in “Memoria e Futuro”, il libro appena pubblicato da Mimesis con cui i Disarmisti esigenti propongono la “Rete di educazione alla terrestrità”: la coscienza planetaria ecologica riconosciuta dal diritto internazionale, come afferma una fondamentale carta dell’UNESCO. Questo saggio vede i contributi scritti di Vittorio Agnoletto, Moni Ovadia, Alex Zanotelli.
Tagliare e convertire le spese militari
“Memoria e futuro”, edizioni Mimesis.
La prima sezione di questo libro contiene commenti all’entrata in vigore del Trattato di proibizione delle armi nucleari (in sigla: TPAN), manifestati dagli interventi di Moni Ovadia, Mario Agostinelli, Vittorio Agnoletto, Alex Zanotelli: in particolare lancia appelli per tagliare e convertire le spese militari e per costituire i “comitati Petrov”, in memoria dell’uomo che ha salvato il mondo da un olocausto nucleare.
Ecco cosa significa per noi il Premio Nobel a ICAN e il nostro appello, da membri italiani, a condividerlo come impegno antinucleare: spronare e rafforzare il nostro lavoro di nonviolenti perché l’abolizione giuridica delle armi nucleari abbia peso geopolitico e si traduca, prima che sia troppo tardi, in decisioni conseguenti da parte dei governi, incluse le potenze nucleari!
Commenta per primo