di Vladimir Kozin
Il 22 giugno 2023, durante la sessione del Consiglio di Sicurezza russo, il Ministro della Difesa Sergei Shoigu ha annunciato le cifre aggiornate della fallita “offensiva” ucraina, mal organizzata dalla giunta di Kiev.
Ha riferito che dopo quasi 16 giorni di operazioni di combattimento attive dal 4 giugno, l’avversario ha subito pesanti perdite e non è più aggressivo come un tempo. Si sta riorganizzando e sta riportando in forze le sue unità decimate. Le forze che potrebbero in seguito lanciare un’offensiva vengono attinte da diverse unità e battaglioni. Questa è la situazione in un settore. In un altro settore, l’avversario dispone ancora di forze per ulteriori operazioni offensive, nonostante le notevoli perdite di equipaggiamento e personale.
Per quanto riguarda le forniture di equipaggiamenti militari a Kiev, in corso e programmate, è prevista la fornitura di 250 carri armati, tra cui circa 120 Leopard e 31 Abrams, fino al 2023. Ci sono anche 95 carri armati T-72 che sono stati recuperati da tutto il mondo. È prevista la consegna di 983 veicoli corazzati da combattimento per tutto il 2023. In totale, 822 veicoli, il grosso della spedizione, tra cui 740 modelli occidentali, arriveranno nel terzo e quarto trimestre del 2023. L’intenzione è di consegnare 273 sistemi di artiglieria da 155 mm nel corso dell’anno corrente. Si tratta di un numero più che doppio rispetto a quello consegnato finora.
Il Segretario del Consiglio di Sicurezza Nikolai Patrushev ha proseguito affermando di essere in possesso di informazioni rilevanti sugli equipaggiamenti perduti dall’avversario, condivise dal Ministero della Difesa, dal Servizio di frontiera del Servizio di sicurezza federale, dal Dipartimento di controspionaggio militare del Servizio di sicurezza federale e dalla Guardia nazionale russa. Ha fornito le seguenti statistiche. Dal 4 al 21 giugno, le truppe russe hanno distrutto:
– 246 carri armati, tra cui 13 carri occidentali,
– 595 veicoli corazzati da combattimento (ACV) e autoblindo (di questi, 152 ACV, tra cui 59 modelli occidentali, di cui 18 sono veicoli corazzati da combattimento Bradley statunitensi),
– 443 altri ACV,
– 279 sistemi di artiglieria da campo e mortai, tra cui 48 sistemi occidentali;
– 42 sistemi missilistici a lancio multiplo,
– 2 sistemi missilistici terra-aria
– 10 caccia tattici,
– 4 elicotteri,
– 264 droni
– e 424 veicoli a motore.
– Il totale dei militari ucraini è di oltre 13.000 vittime.
Secondo Patrushev, la quantità di automezzi militari che verrà consegnata all’Ucraina nel 2023, così come le armi già consegnate, non influirà seriamente sul corso delle ostilità. I loro armamenti sono deboli e inefficaci rispetto alle attrezzature moderne. La Russia non vede alcuna minaccia, tanto più che ha accumulato attivamente attrezzature di riserva e personale di servizio. L’esercito russo ha reclutato 114.000 persone come arruolati a contratto e altre 52.000 come volontari, essendo i volontari molto motivati.
Entro la fine di giugno 2023, la Russia completerà lo sforzo di creare un esercito di riserva e anche l’iniziativa di formare un corpo d’armata sarà completata nel prossimo futuro. Cinque reggimenti sono già pronti al 60%, sia in termini di uomini che di equipaggiamento. Per quanto riguarda l’equipaggiamento militare, le Forze Armate russe ricevono in media circa 112 unità al giorno. Questo include sia equipaggiamenti aggiornati che nuovi. Ciò significa che le forze armate russe hanno acquisito un notevole slancio e non si aspettano che qualcosa ostacoli i loro sforzi per creare questa riserva.
Al termine della sessione registrata, il Presidente Vladimir Putin ha dichiarato: “Da questo possiamo concludere che loro (l’alleanza occidentale) possono certamente inviare ulteriori attrezzature, ma la riserva di mobilitazione (dell’Ucraina) non è illimitata”. E gli alleati occidentali dell’Ucraina sembrano davvero determinati a combattere con la Russia fino all’ultimo ucraino. Allo stesso tempo, dobbiamo partire dal fatto che il potenziale offensivo del nemico non è stato esaurito; potrebbe avere riserve strategiche ancora inutilizzate, e vi chiedo di tenerlo a mente quando elaborate le strategie di combattimento. Dovete procedere dalla realtà”.
485° giorno sui fronti di guerra
Sono decine al giorno le missioni delle forze armate aeree russe. L’utilizzo di elicotteri e armi di precisione colpiscono duramente i depositi e gli equipaggiamenti ucraini, sempre più si tratta di armamenti occidentali.
Nel settore di Krasny Liman nel corso della giornata sono stati diversi i piccoli gruppi di fanteria ucraina che hanno tentato di attaccare la prima linea russa e sono stati tutti respinti.
In direzione di Kupyansk, lentamnte le forze militari russe avanzano costringendo a difficili manovre di soccorso all’esercito ucraino ben posizionato ma non in quell’area.
Nell’area dell’insediamento di Timkovka, nella regione di Kharkov, è stata sventata l’attività di due gruppi sovversivi/ricognitori ucraini”, ha dichiarato il portavoce.
Nella direzione di Donetsk, quattro attacchi ucraini sono stati respinti vicino agli insediamenti di Pervomaiskoye, Berdychi e Maryinka nella Repubblica Popolare di Donetsk.
Con una intensità minore, piccoli gruppi di ricognizione di fanteria ucraina, hanno attaccato nella regione di Zaporozhyee sono stato respinti.
Non ancora chiarito un mistero, sui social, generalmente amministrati o gestiti dai gruppi PMC di Yevgent Prigozhin, video e tesi denunciano un colpo nelle retroguardie dei PMC Wagner e il Ministero della difesa russo ha prontamente indicato di una provocazione.
Resta sempre molto complicato ricercare news e fonti in merito a questo conflitto, la censura, da parte dell’Unione Europe, sempre più feroce, oggi ha chiuso altri 5 testate giornalistiche russe. Riconoscere una fonte sicura e la continua attività di propaganda, da ambo le parti rallenta molto qualsiasi attività di ricerca e approfondimento.
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