di Maurizio Torti
Oggi a Miami, in Florida si svolge l’udienza di natura procedurale a carico di Trump. Lo stesso probabilmente si dichiarerà non colpevole e si discuterà delle condizioni della sua scarcerazione preventiva ed è possibile che vengano sollevate potenziali restrizioni sulla condotta di Trump durante l’avanzamento del processo.
Il consulente speciale Jack Smith assiste all’udienza preliminare dell’ex presidente Donald Trump a Miami, in Florida.
Smith è stato nominato a novembre dal procuratore generale Merrick Garland per indagare sulla gestione di documenti riservati da parte di Trump e sugli sforzi di Trump e dei suoi alleati per interferire con il trasferimento pacifico dei poteri dopo le elezioni del 2020.
Il consigliere speciale ha annunciato la scorsa settimana l’incriminazione dell’ex presidente per il caso dei documenti riservati, precisando che chiederà un processo rapido.
“Le nostre leggi che proteggono le informazioni sulla difesa nazionale sono fondamentali per la sicurezza degli Stati Uniti e devono essere applicate”, ha dichiarato Smith venerdì. “Le violazioni di queste leggi mettono a rischio il nostro Paese”.
Trump, pochi minuti fa è entrato in aula per l’accusa
L’ex presidente Donald Trump è entrato in aula davanti a un giudice magistrato della Florida dove si prevede che si dichiari non colpevole delle 37 accuse penali che deve affrontare. La procedura di prenotazione è durata circa 10 minuti, durante i quali è stata scattata una foto segnaletica al suo co-imputato, Walt Nauta.
L’ex presidente Donald Trump è stato arrestato presso il tribunale federale di Miami e sarà chiamato in giudizio con l’accusa di cattiva gestione di documenti riservati.
L’udienza di oggi sarà sia una “comparsa iniziale” che una cosiddetta “chiamata in giudizio”, e Trump avrà la possibilità di dichiarare la propria posizione nel caso.
Gli avvocati di Trump e dell’assistente di Trump e coimputato, Walt Nauta, sono in tribunale per loro conto e le regole della Florida richiedono che gli imputati siano rappresentati da almeno un avvocato abilitato nello Stato.
Il segretario di Stato Americano, Blinchen ha dichiarato: “a seguito della vittoria del contrattacco ucraino, l’Ucraina costringerà Putin a sedersi al tavolo per i negoziati”. Contemporaneamente Biden ha autorizzato l’ennesimo pacchetto di “aiuti” a Kiev, nuove munizioni, mezzi blindati, missili e attrezzature per la comunicazione sicura. L’elenco è lungo e ricco di armamenti di ogni tipo.
Macron ha inviato ufficialmente una richiesta per poter essere invitato al prossimo incontro dei paesi Brics che si terrà in Sud Africa. La richiesta non è passata inosservata, c’è incredulità e sorpresa ma al momento non c’è ancora risposta di accettazione o di rifiuto.
Il presidente del Kenya William Ruto, durante un incontro delle nazioni africane ha chiesto ai rappresentanti di rinunciare all’uso del dollaro.
Questi sono solo alcuni degli effetti del coinvolgimento degli USA nel conflitto sul territorio ucraino. L’Occidente oltre agli sforzi militari e economici per sostenere le forze armate ucraine deve aggiungere ulteriori sforzi al fine di poter continuare a credere o sperare in una vittoria dell’Ucraina sul campo di battaglia. Anche giornali come il NYT non possono evitare di scrivere che la controffensiva va male, le vittorie ucraine sono poco significative ma gli stessi giornalisti non smettono di chiedere l’invio di nuove armi e sostenere l’Ucraina fino alla vittoria.
Oggi il Presidente della Federazione della Russia ha tenuto un lungo incontro con diversi corrispondenti di guerra. L’intero incontro è stato trasmesso in videoconferenza e Putin ha risposto ad una raffica di domande anche molto scomode sulla crisi internazionale, sui rapporti con l’Europa, sugli attacchi nella Russia e sulla controffensiva ucraina.
In particolare segnaliamo una sua risposta: “se i bombardamenti nelle regioni della Russia continueranno, prederemo in considerazione la creazione di una zona sanitaria sul territorio dell’Ucraina”.
A seguito delle parole di Putin, Adrey Kartapolov, capo del Comitato per la difesa della Duma di Stato ha chiarito con dettagli cosa è la “zona sanitaria”. Semplicemente una parte o tutta l’Ucraina presuppone l’assenza di armi capaci di colpire la Federazione della Russia.
Adrey Kartapolov ha dichiarato: presumiamo che il nemico continuerà a bombardare le aree di confine, quindi è necessario prepararsi, il problema verrà risolto.
Non possiamo confermare ma unità cecene sono posizione lungo il confine di Belgorod.
Ogni giorno un tassello sul sabotaggio del Nord Stream, l’attacco era un piano conosciuto da diversi servizi segreti europei e non solo. Non era affatto un piano segreto, scrive Politico: la CIA sapeva e ha avvertito l’Ucraina tre mesi prima del sabotaggio, di non distruggere Nord Stream. La soffiata dall’intelligence militare olandese, secondo quanto riportato dai media.
L’agenzia di intelligence militare dei Paesi Bassi, MIVD, ha ricevuto informazioni su un “attacco imminente” a Nord Stream da una fonte innominata in Ucraina nel mese di giugno, tre mesi prima che una serie di esplosioni sottomarine colpisse i tubi lo scorso settembre, come dimostra un’indagine congiunta di testate giornalistiche olandesi e tedesche pubblicata oggi.
Secondo il piano ricevuto dal MIVD, il comandante in capo delle forze armate ucraine, il generale Valery Zaluzhny, era incaricato dell’operazione contro Nord Stream, che coinvolgeva una piccola squadra di sommozzatori a bordo di una barca a vela e che avrebbe dovuto svolgersi a metà giugno 2022.
Dal fronte di guerra 475° giorno di guerra e 9° giorno della controffensiva Ucraina.
Non è stata una giornata tranquilla, sui vari punti del fronte le forze armate ucraine hanno continuato a condurre attacchi ma l’intervento dell’aviazione russa non concede tregua, l’artiglieria, i campi minati e le forze speciali russe colpiscono duramente i militari ucraini. Ogni metro da conquistare o perso ha un enorme prezzo di vite umane, è una macelleria sociale per cui possiamo affermare che l’umanità non è più esistente. Questo conflitto necessita immediatamente di un cessate il fuoco e una risoluzione politica della crisi internazionale.
Il passaggio da un mondo unipolare ad un mondo multipolare è certamente irreversibile ma nessuno può immaginare il prezzo, i costi da pagare per questa trasformazione, una nuova era nascerà sulle ceneri del vecchio mondo.
Anche questa notte, missili e droni hanno colpito diversi territori dell’Ucraina e anche la capitale Kiev ma non sono precisati gli obiettivi colpiti.
Difficile fare delle analisi precise sulla situazione ma nuovi segnali sono molto chiari, l’allargamento del conflitto sembra inevitabile, purtroppo è solo questione di tempo. Fonti aperte hanno trasmesso una serie di video dall’aeroporto di Rzeszow-Jasenka in Polonia, molto vicino al confine con l’ucraina.
Dall’inizio del conflitto è il più importante hub logistico per immagazzinare e consegnare armi e attrezzature militari occidentali all’Ucraina. IN un video in particolare sono stati notati 6 sistemi missilistici terra-aria Patriot, posizionati lungo la pista e non in attesa di essere caricati e consegnati. La Polonia ha aumentato le sue difese al confine ucraino? Plausibile anche dopo l’incidente dell’ scorso ano a seguito dell’abbattimento di un missile antiaereo ucraino caduto in territorio polacco. Per alcuni analisti militari la motivazione potrebbe essere diversa, il posizionamento dei Patriot al confine polacco è utile per una maggiore prontezza delle forze armate polacche e di pianificazione di sabotaggi contro la Russia e la Bielorussia. Da segnalare inoltre, dal 9 luglio la Bielorussia sarà armata di missili con testate nucleari e oggi, il presidente Lukashenko ha così dichiarato: “abbiamo chiesto noi alla Russia di armarci con armi nucleari, le useremo se il nostro territorio verrà attaccato”.
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