Osservatorio della salute in ricordo del Dr. Franco Trinca

La bioelettronica e l’emodiagnostica

Osservatorio della Salute

di Loreto Giovannone

Con il progressivo, poderoso depotenziamento del sistema sanitario nazionale, operato delle politiche liberiste del governo negli ultimi quindici anni, aggravate dalle scelte errate nella cosiddetta pandemia. Gli enormi danni arrecati agli stessi principi della scienza medica ha spinto, all’inizio di questo anno, alcuni professionisti di grande esperienza pratica in campo medico a riunire le loro forze nel progetto OdS. Già dal nome lo scopo dichiarato è di onorare il Dott. Franco Trinca questo da un significato ancora più elevato ad una iniziativa che di per se è già enorme sul piano umano, professionale e medico. È innegabile che l’approccio metodologico messo in campo da OdS ricorda la evoluzione dell’antica scuola medica galileiana della reiterata esperienza, soprattutto nella sua componente più accentuatamente empirica e descrittiva suffragata dall’esperienza pratica. OdS si avvale della pluriennale esperienza pratica in diagnostica di altissimo livello nel campo medico, esperienza accresciuta negli ultimi tre anni nella diagnosi di affetti avversi da post trattamento gienico sanitario dei sieri a mRNA tramite osservazione diretta del sangue anche da pazienti con effetti avversi. L’altissimo numero di effetti avversi sono una drammatica emergenza a cui OdS dà già risposte concrete diagnostiche e terapeutiche onorando insieme al principio “primum non nuocere” la memoria di Franco Trinca dell’osservare e curare. Un nuovo campo di patologie nei danneggiati da pseudo “vaccini” è già comparso dopo l’anno 2020 e i membri di OdS sono da anni attivi nel settore. Di seguito la descrizione degli obiettivi di OdS per la cura e il benessere della persona.

Osservatorio della Salute

L’OSSERVATORIO DELLA SALUTE (OdS) nasce il 19 gennaio 2023 per volontà di un gruppo di professionisti che hanno condiviso esperienze in campo medico e di ricerca, al fine di favorire l’accesso e la fruizione del patrimonio di conoscenza medico-scientifica alla collettività. Al fine di non disperdere le conoscenze acquisite, i soci decidono di mettere a disposizione le proprie capacità e competenze professionali, pregresse ed acquisite, dotandosi della forma ufficiale di associazione per creare quel virtuosismo necessario al lavoro in rete. La scelta del nome ricade sulla promessa fatta al nostro amico e compagno di avventura Dott. Franco Trinca che voleva creare un punto di raccordo e cooperazione tra le diverse discipline inerenti la medicina con il fine di “osservare” e promuovere la salute in tutte le sue forme.

L’Associazione si propone di realizzare attività formative, socio-culturali, informative e divulgative, al fine di promuovere lo sviluppo, la coscienza e la consapevolezza del benessere psicofisico, diffondendo e affermando valori etici quali la centralità della persona, l’integrazione, la responsabilità, la partecipazione e la qualità del lavoro di tutti i professionisti. A tal proposito e grazie alle competenze del Dott. Franco Giovannini abbiamo potuto formare e avviare attività ambulatoriali in diverse città italiane, avvalendoci di una pluralità di metodiche diagnostiche che permettono al professionista di avere una visione completa del paziente. Tra queste metodiche vi è la microscopia, che ricopre soltanto una parte del lavoro da svolgere per una presa in carico efficace, coadiuvata da un’anamnesi dettagliata, un colloquio con il paziente, la valutazione di esami ematochimici e di eventuale refertazione già presente, oltre alle specifiche competenze diagnostiche proprie di ciascuno dei nostri professionisti.

Nella nostra associazione operano figure sanitarie qualificate quali medici, biologi, infermieri, farmacisti, operatori socio sanitari ecc ecc oltre a psicologi e altri professionisti in discipline olistiche, ognuno dei quali esercita rigorosamente all’interno delle proprie specifiche competenze, integrandosi con le altre figure laddove necessario. In questo momento di grande confusione e sofferenza ci dissociamo da quei personaggi che esercitano senza qualifiche riconosciute e comprovata esperienza nel campo scientifico e lasciamo alcune riflessioni necessarie alla comprensione del nostro operato.

IL SANGUE

Il sangue è un tessuto connettivo la cui componente corpuscolata, che rappresenta il 45% (globuri rossi, globuli bianchi, piastrine), è immersa nella matrice extracellulare detta plasma che rappresenta il 55%; la particolarità è che non viene prodotta dalle cellule stesse. Il Plasma è un liquido giallo costituito per il 90% da acqua che contiene sali minerali (Calcio, Sodio, Potassio, Magnesio, Cloro, ecc.), proteine (albumine, globuline, fibrinogeno e fattori della coagulazione) e altri elementi come ormoni, anticorpi, sostanze nutritive, enzimi, ecc.

Le sue principali funzioni sono:

-respiratorie, trasporta ossigeno e prodotti metabolici di scarto come l’anidride carbonica

-nutritive, veicola nutrienti a tutte le cellule del corpo

-raccoglie tossine esogene ed endogene per condurle agli emuntori

-difensive e di protezione contro agenti patogeni esterni

-previene perdite di sangue (coagulazione)

-comunicazione: trasporta informazioni ai vari distretti del corpo mediante mediatori chimici (ormoni, ormoni, citochine)

-regolatorie: pH, pressione osmotica e temperatura

Scorre nei vasi sanguigni il cui diametro varia: da grandi vasi come le arterie a piccoli vasi come i capillari, proprio per consentire a tutte le cellule del corpo nutrimento e ossigeno, quindi risulta essere l’indicatore più importante dello stato di salute di una persona.

LA BIOELETTRONICA

Il Professore Louis-Claude Vincent (1906-1988) tra le massime autorità della bioelettronica scoprì che per valutare le qualità dell’acqua potabile era necessario integrare ai metodi tradizionali i valori di tre nuovi parametri; più tardi scoprì che questi parametri erano applicabili in medicina e erano rappresentativi dello stato di salute o di malattia di un organismo: dalla perfetta salute fino allo stadio patologico. Oggi consentono di valutare il terreno biologico di ogni individuo. I tre parametri sono il pH, rH2 e ro, misurati nel sangue, nelle urine e nella saliva. La determinazione del pH (metabolismo protonico) è ben nota in chimica e biologia, consente di stabilire se è presente uno stato di acidosi o di alcalosi. Il potenziale elettrico rH2 rappresenta il metabolismo elettronico (redox) e la vita è possibile solo in un campo molto ristretto del pH e dell’rH2. A questi due parametri Vincent ne aggiunse un terzo, la resistività (r). Questo valore è il reciproco della conduttività elettrica e della pressione osmotica, corrisponde alla concentrazione in elettroliti della soluzione. L’organismo è sotto il punto di vista fisico un sistema aperto che assorbe continuamente energia, la utilizza e restituisce quella in eccesso: questo ricambio energetico è equilibrato nello stato di salute. Tutto ciò che comporta un discostamento dal range prestabilito di questi tre parametri nel sangue (sovraccarico di radicali liberi, ipossia, elettroliti, metalli pesanti, inquinamento elettromagnetico, accumulo di tossine, farmaci, batteriemia, micosi) non potrà che causare alterazioni riscontrabili nella goccia di sangue (da prelievo capillare) osservata al microscopio in a campo oscuro (MiCO): ecco che i globuli rossi potranno essere impilati, aggregati, immobili e la loro forma potrà variare (echinociti, acantociti, a palloncino ecc) e ancora la loro membrana potrà presentare proiezioni esterne, presentare piccole vescicole pleomorfe delineate dalla membrana stessa sia all’interno che all’esterno degli stessi, in funzione della variazione dei tre parametri. Anche le diverse sottopopolazioni dei globuli bianchi potranno subire variazioni di numero, di forma, presentare inclusioni; le piastrine potrebbero aggregarsi e potrebbero essere visibili cluster di fibrina.

I tre parametri bioelettronici sottolineano l’importanza dell’acqua nella vita, proprio perché senza acqua non ci può essere nè ionizzazione (pH), nè elettrizzazione (rH2), nè pressione osmotica (ro). Il tessuto vivente infatti possiede delle proprietà elettromagnetiche e diamagnetiche ad immagine e somiglianza dell’acqua che rappresenta la sua struttura essenziale. L’acqua interviene in tutte le reazioni biochimiche e biofisiche come reagente e reattivo e come input quantistico, e per questo può vantare il termine “matrice della vita”. L’acqua deve queste sue proprietà ad una struttura complessa caratterizzata dal legame idrogeno, che è fondamentale in tutte le molecole. Basta pensare al DNA in cui è basilare il collegamento con ponti idrogeno fra le basi puriniche. Il legame idrogeno sembra essere connesso al mistero della vita, in quanto capace di deformarsi, di variare in lunghezza seguendo i tipi di legame idrofilo o idrofobo, di realizzare gli equilibri fondamentali alla vita. L’acqua si forma quando molecole di H2O si legano fra loro con legami idrogeno. Una rete strutturata d’acqua è detta “coerente”, cioè in grado di mantenere una certa stabilità molecolare mentre è in movimento. La coerenza sarà tanto maggiore quanto più elevato sarà numero di legami idrogeno e parallelamente più alte saranno la capacità e la velocità di memorizzare, trasportare segnali e altre informazioni bioelettriche.

Grazie alla bioelettronica e all’emodiagnostica siamo in grado di valutare il possibile rischio cardiovascolare, in quanto nel fenomeno assai complesso della trombogenesi non si può non tenere in considerazione l’energia bioelettrica. In effetti è proprio quest’ultima a controllare, orientare e coordinare i meccanismi biologici le cui variazioni possono portare alle manifestazioni patologiche conclamate. Pertanto le caratteristiche fisico-chimiche del sangue sono strettamente correlate all’equilibrio vitale dei fattori pH,rH2,ro; da ciò l’impilamento ematico indica una tendenza allo squilibrio bioelettrico del sangue e fa da spia ad alterazioni dei parametri bioelettronici, che sono in ultima analisi le vere cause delle modifiche del potenziale Z. Indica altresì, secondo un ‘ottica quantistica, una perdita di coerenza dei sistemi e sottosistemi configuranti un tessuto o un organo, perdita dei domini di coerenza conseguenti al danno molecolare ingravescente. Pertanto l’incremento entropico coincide con un alterato equilibrio dei componenti ematici (impilamenti e alterazioni morfologiche degli eritrociti, emolisi, clusters di fibrina, materiale esogeno ossidante). In definitiva potremmo affermare che l’aumento del pH ed rH2 ematici e la diminuzione della ro ematica sono responsabili dello stress ossidativo (attraverso iperproduzione di proteine plasmatiche con alterazioni enzimatiche, aumento dei radicali liberi e della viscosità ematica) che inducendo un tilt dei sistemi tampone altera il potenziale Z.

MICROSCOPIA IN CAMPO OSCURO (MICO)

Il test su sangue vivo consente di effettuare un’analisi di tipo osservazionale dell’ambiente interno dell’organismo, il cosiddetto “terreno biologico”, a partire dall’analisi da goccia di sangue fresco. La metodica prevede l’analisi al microscopio di almeno 2/3 gocce di sangue, prelevate da dito (prelievo capillare con un pungidito). Si parla di test osservazionale di sangue vivo proprio perchè si osserva al momento, non essiccato e senza l’utilizzo di coloranti selettivi. La particolarità del microscopio a campo oscuro a differenza del campo chiaro è che la luce riflessa o rifratta dal campione appare su fondo oscuro.

Di seguito alcuni casi rappresentativi

Paziente 3 dosi, prima goccia, quadro coagulativo perfetto

Paziente 2 dosi, prima e seconda goccia
Paziente 2 dosi, prima e seconda goccia

Come rappresentato, non tutti i quadri clinici dei soggetti presentano situazioni di impilamento massivo degli eritorociti, indipendentemente dalla valutazione della prima, seconda o terza goccia del campione analizzato

 Materiali esogeni identificati attraverso Mi.Co.

 

 

Materiale autoluminescente di forma tubolare

Probabile guscio lipidico 

Materiale esogeno in campo oscuro (sx) e campo chiaro (dx)

Dal test si possono estrapolare informazioni sullo stato dinamico del paziente osservando:

– forma, dimensione e stato dei globuli rossi

– mobilità degli eritrociti

– tendenza ad impilamento/aggregazione degli eritrociti

– integrità/alterazioni delle membrane degli eritrociti (stress ossidativo)

– resistenza vitale

– presenza di globuli bianchi e sottopopolazioni (spia di potenziale stato infiammatorio)

– presenza di piastrine

– formazione di fibrina

– microrganismi e parassiti

– presenza di strutture simili a batteri contengono varie proteine del sangue

– deficit o squilibri dello stato nutrizionale

– inclusioni esogene

In conclusione riteniamo che solo l’integrazione della storia clinica del paziente, lo stato di salute al momento dell’esecuzione del test, gli esami ematici e il test osservazionale su sangue in vivo nella loro totalità e complementarietà consentano di studiare la strategia terapeutica da adottare.

Per info

www.ossalute.it Web site (in costruzione)

info@ossalute.it

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