Nei porti Olandesi arrivano continuamente navi container dagli USA con in pancia tonnellate di materiali militari, munizioni, mezzi blindati e pesanti come i carri armati.
Nella fase iniziale del conflitto in Ucraina, gli USA e altri paesi Nato erano riluttanti nell’invio di armamenti offensivi come i carri armati ma i tabù, giorno dopo giorno vengono superati dalla continua e crescente volontà politica di alimentare la guerra e sempre più probabile il coinvolgimento della NATO. L’obiettivo massimo è sconfiggere la Federazione della Russia sul territorio ucraino e fomentare crisi politiche sempre all’interno della Federazione della Russia. Per gli USA, la NATO e l’Europa, il presidente russo Putin, il suo governo, sono un obiettivo da colpire.
Diversi analisti militari, in particolare dagli USA , dalla Polonia e dal regno Unito, per mezzo stampa e media, denunciano la possibilità di una nuova offensiva russa in primavera e che questa sia l’ultima occasione per l’ucraina per prepararsi a respingerla.
Nell’ultimo mese gli USA hanno inviato un sistema di difesa aerea Patriot e anche la Germania conferma di aver inviato un altro sistema patriot. Queste armi non sono mai state inviate prima in Ucraina. L’elenco degli ultimi invii di armamenti o promessi è lungo e compaiono molte voci “nuove”, sempre dagli USA si preparano ad inviare mezzi blindati pesanti, come i moderni carri armati. In sintesi gli USA, la NATO e alleati si assumono ulteriori e maggiori rischi per “difendere” l’Ucraina.
Cosa è cambiato in ambito politico e militare? Gli USA continuano a evidenziare la resistenza inaspettata e alcune “vittorie” raggiunge dalle forze armate ucraine ma il cambio è dettato da i governi britannico e polacco che pubblicamente hanno chiesto un cambiamento nella posizione dell’alleanza occidentale. Gli stessi inglesi si dicono pronti per l’invio di mezzi blindati pesanti, cioè i cari armati.
Contemporaneamente, a Berlino, il dibattito è molto teso, il governo di Scholt è pressato dai Verdi e i Liberi Democratici, favorevoli all’invio dei carri armati ma anche alcuni membri del governo stesso come il ministro dell’Economia e vice-cancelliere tedesco, Robert Habeck è favorevole si legge in questa dichiarazione: “C’è una differenza tra prendere una decisione per se stessi e impedire ad altri di prendere una decisione.
Perchè ora l’alleanza mostra la volontà di un cambiamento, un’accelerazione nel conflitto? Gli analisti USA si nascondono dietro la propaganda “sul campo di battaglia si è raggiunto uno stallo” ma la verità è nell’idea di base, lentamente la guerra coinvolge sempre più gli alleati NATO, saranno inviate sempre più armi, uomini e il macello sarà ancora più ampio. Si scontrerà la determinazione dell’uno e dell’altro e quanto sta accadendo è chiaramente leggibile nella strategia della Federazione della Russia che risponde alla decisione dell’invio di armamenti sempre più offensivi da parte dell’alleanza atlantica, dal Regno Unito e dagli USA.
Il nuovo coordinamento dello Stato Maggiore della Federazione della Russia non è motivato da come narrano i media occidentali “uomini impreparati, burocrati al comando di un esercito impreparato”.
Come è cambiato il coordinamento delle forze armate russe. Il generale Alexander Lapin, precedentemente al comando delle forze armate russe impegnate nel Donbass è da 48 ore al comando di tutte le forze russe di terra, al vertice c’è solo Valery Gerasimov capo dello stato maggiore.Il generale Alexsander Surovkin è da qualche ora il vice di Gerasimov affiancato da altri due generali, Oleg Salyukov, comandante aviazione e Aleksey Kim. È da segnalare che al fronte la maggioranza delle truppe è composta dagli uomini al comando di Kayrov e del fondatore del gruppo Wagner Prigozhin. In questi mesi non sono mancate le critiche ai vertici militari e allo stato maggiore della Federazione della Russia e questa è una risposta, lo stato maggiore russo si posizione sul campo di battaglia.
Come spesso anticipato nei video messaggi del presidente russo Putin l’esercito si prepara per essere pronto a rispondere per qualsiasi evento bellico e non sono poche le voci di una ulteriore chiamata alle armi in territorio russo.
Il nuovo coinvolgimento diretto dello stato maggiore russo sul campo di battaglia è anche il segnale di un approntamento al coordinamento attivo per tutti i sistemi d’arma allertati sul territorio, incluso l’armamento nucleare.
Sul fronte di guerra
Nelle trincee è arrivato un altro nemico, il freddo e l’elevato rischio di congelamento. Dagli ospedali vicino al fronte, si segnalano numerosi casi di congelamento degli arti.
Le forze armate ucraine temono un’offensiva dai confini della Bielorussia per questo motivo molti mercenari stranieri si concentrano nelle città ucraine prossime al confine.
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